BOTANICA E ZOOLOGIA (7)
Giovedì 16 novembre 2023
XIII lezione, a cura di Andrea Brogi
DEFINIZIONI
La zoologia si occupa dello studio del mondo animale.
Fino ad oggi la scienza ha descritto circa due milioni di specie animali e vegetali, ma si tratta di un numero sicuramente inferiore rispetto alla reale quantità, dato che esistono ancora luoghi praticamente inesplorati, come gli abissi oceanici e le foreste pluviali.
Gli esseri viventi sono divisi in cinque regni:
- Monera: batteri e cianobatteri;
- Protista: protozoi, alghe unicellulari;
- Funghi;
- Plantae: piante, alghe pluricellulari;
- Animalia.
Considerando in generale lo sviluppo dell’evoluzione, monera e protisti sono precedenti a funghi, piante e animali, che sono tre entità biologiche differenti l’una dall’altra.
Gli esseri viventi sono composti da cellule, che possono essere di due tipi:
- Procariote: è la cellula più antica; ha un nucleotide, non un nucleo, il DNA è sparso in una zona chiamata nucleotide; non ha organuli e possiede un flagello (il quale, quindi, richiama il movimento in un liquido). Batteri e cianobatteri possiedono questo tipo di cellula;
- Eucariote: il DNA è racchiuso all’interno del nucleo; la cellula presenta organuli ed è molto più grande e complessa. I protisti possiedono questa cellula, ma sono organismi unicellulari; i funghi e le piante sono pluricellulari, così come, ovviamente, gli animali, che hanno l’ulteriore caratteristica distintiva di essere mobili.
Gli organismi sono divisi in base a come si procurano nutrimento:
- Autotrofi: producono da soli il nutrimento. Ad es. la quasi totalità delle piante;
- Eterotrofi: non sintetizzano materia organica e, quindi, si nutrono di altro. Ad es. i funghi e gli animali.
Esistono sei categorie tassonomiche:
- Phylum (Divisione in botanica)
- Classe
- Ordine
- Famiglia
- Genere
- Specie: in zoologia una specie è un gruppo di individui che accoppiandosi generano prole fertile.
[Qui è disponibile un approfondimento sulle categorie tassonomiche.]
Una specie può essere:
- Autoctona: quando ha avuto origine nello stesso areale in cui si trova;
- Alloctona: quando è stata rilasciata a causa dell’azione (intenzionale o meno) dell’uomo in aree diverse da quelle in cui si è originata. Viene definita invasiva quando si espande molto rapidamente, creando un impatto importante sulle altre specie e sull’ecosistema;
- Endemica: quando è esclusiva di un determinato territorio, non si trova altrove. Se usiamo il termine endemismo possiamo riferirci ad un territorio che può essere molto ampio (es. un continente) oppure ristretto.
Nel mondo animale esistono 34 phyla composti tutti da invertebrati (circa il 95% delle specie totali); l’unico phylum che contiene i vertebrati è il Chordata, dentro cui ci sono comunque anche alcuni invertebrati.
Sono 9 i phyla, che hanno maggiori impatti sugli ambienti; altri 3 phyla importanti contengono i protisti, che sono amebe e flagellati, sporozoi (es. malaria), ciliati.
I 9 phyla principali sono tutti composti da organismi pluricellulari. In 7 di essi ci sono animali con un’organizzazione del corpo complessa, ovvero più evoluta, e presentano:
- Simmetria bilaterale, che è adatta ad animali mobili perché tutti gli elementi sensoriali possono concentrarsi in un punto, rendendo possibile rispondere prontamente agli stimoli esterni. Al contrario, la simmetria raggiata (es. riccio) permette di interagire con l’ambiente in modo uguale in ogni direzione;
- Cavità del corpo, cioè cavità digerenti complete o incomplete;
- Segmentazione, ripetizione di parti del corpo.
9 PHYLA PRINCIPALI DEL REGNO ANIMALE
• PORIFERA (spugne);
• CNIDARIA (meduse, coralli, madrepore, anemoni di mare e idre). Sono più complessi delle spugne, hanno tessuti sviluppati e alcuni organi; possiedono una cavità dirigente incompleta (manca l’ano);
• PLATYHELMINTEHES (vermi piatti, a volte sono parassiti, ad es. la tenia);
• NEMATODA (vermi cilindrici); sono composti da un semplice tubo digerente dentro ad un corpo tubolare;
• MOLLUSCA (calamari, polpi, bivalvi, chiocciole, lumache…). Hanno tre caratteri distintivi: piede muscoloso per muoversi; mantello, cioè una lamina di tessuto; cavità del mantello;
• ANELLIDA (lombrichi e altri vermi segmentati, come la sanguisuga);
• ARTHROPODA; gli insetti, gli aracnidi (ragno, scorpioni, acari, zecche) e i crostacei (gamberi, gamberetti, aragoste, scampi, paguri, granchi…). La loro caratteristica determinante è che possiedono un esoscheletro protettivo articolato. È il phylum più grande con circa il 75% delle specie note;
• ECHINODERMATA (stelle marine e ricci di mare);
• CHORDATA (vertebrati + 2 gruppi di invertebrati marini). Hanno come caratteristiche di avere una corda dorsale o notocorda; un cordone nervoso tubolare dorsale; una coda postnale.
I vertebrati sono divisi in 7 classi:
- La classe degli Agnati: proto-pesci senza mascelle, ad esempio le lamprede che hanno una bocca che è una ventosa con denti;
- 2 classi di pesci;
- 1 classi di anfibi;
- 1 classe di rettili;
- 1 classe di uccelli;
- 1 classe di mammiferi.
Le ultime quattro classi sono dette dei tetrapodi perché di solito hanno quattro arti (tranne i serpenti e qualche altra specie, ma sono casi isolati di animali che li hanno persi).
PHYLUM ARTHROPODA
Sono invertebrati: possono essere molli o dotati di esoscheletro o, alcuni, di conchiglia.
La loro struttura di base è molto versatile e adattabile.
Caratteristiche principali:
- Esoscheletro;
- Capacità di fare la muta: l’esoscheletro è composto da strati, di cui il più esterno è la cuticola, che si rinnova con la muta perché altrimenti la struttura rigida impedirebbe la crescita;
- Metameria o segmentazione: il corpo è diviso in parti ripetute, ovvero i vari settori hanno parti uguali;
- Zampe articolate con giunture;
- Molti hanno un comportamento programmato complesso, cioè svolgono compiti complicati dopo un periodo specifico di apprendimento (es. api, ragni).
SUBPHYLUM TRILOBITI
Oggi sono estinti; hanno dominato i fondali marini per milioni di anni; sono state identificate 4.000 specie fossili, di cui la maggior parte abitava i fondali marini.
SUBPHYLUM CHELICERATI
Le prime due paia di appendici sono tipiche: le prime servono per l’alimentazione e sono simili alle chele, mentre il secondo paio può avere diverse funzioni a seconda della specie (ad es. alimentazione o ricezione sensoriale); le altre appendici servono per camminare.
- CLASSE MEROSTOMI
Ad esempio, il limulo, il cui sangue è usato nell’industria farmaceutica, mentre i pescatori li usano come esche. La maggioranza degli organismi di questa classe sono estinti e anche il limulo si sta estinguendo. Ciò provoca l’estinzione di una specie di uccello migratore che arriva sulle coste americane quando il limulo si riproduce e depone le uova. Se il limulo non c’è più, l’uccello si ferma sulla spiaggia, ma non riesce a ripartire perché non mangia… e quindi si estingue.
- CLASSE PICNOGONIDI
Sono simili ai ragni, abitano nel mare e sono carnivori.
- CLASSE ARACNIDI (ragni, scorpioni, pseudoscorpioni, opilioni, zecche, acari)
Di questa classe esistono circa 65.000 specie, che possiedono due sezioni (capo-torace e addome) e 4 paia di zampe per la deambulazione.
Ecco le specie principali:
SCORPIONI
In Italia sono velenosi, ma non mortali o terribilmente pericolosi. La pericolosità dello scorpione si misura in base alla proporzione tra chele e pungiglione: se le prime sono molto grandi vuol dire che lo scorpione è in grado di prendere e tenere fermo più facilmente la preda (insetti e piccoli invertebrati), quindi ha bisogno di meno veleno. In Italia, infatti, gli esemplari hanno chele grandi.
Gli scorpioni abitano luoghi umidi, riparati dal sole; sono animali quasi completamente notturni, si muovono di notte, escono solo per andare a caccia, perché sono prede per altri animali.
UROPIGI
Sono notturni, occupano ambienti caldi e umidi; hanno le prime appendici che si aprono e si richiudono dopo aver preso. Non ci sono in Italia.
PSEUDOSCORPIONI
Somigliano molto agli scorpioni, ma non hanno la coda. Di solito si trovano nei primi centimetri di sottobosco. Sono un po’ predatori e un po’ detritivori; hanno chele con ghiandole velenose.
RAGNI
I corpi sono sempre formati da due segmenti; riescono ad abitare tantissime nicchie ecologiche e varietà di habitat. Le prime appendici servono per iniettare il veleno, le seconde hanno funzioni sensoriali e riproduttive (infatti, se guardiamo da davanti l’esemplare maschio, è facilmente distinguibile perché è come se indossasse due guantoni).
Sono predatori, carnivori e mangiano prevalentemente insetti.
OPILIONI
Somigliano ai ragni, ma hanno un solo corpo e zampe lunghissime. Non fanno ragnatele, ma vagabondano sul suolo. Sono carnivori e alcuni anche predatori. Vivono in ambienti ricchi di sostanza organica, umidi.
ZECCHE E ACARI
Sono animali parassiti. Gli acari sono invisibili, più piccoli di 1 mm e occupano tanti habitat, alcuni sono parassiti, altri spazzini. Le zecche sono parassiti esterni ematofagi.
SUBPHYLUM CROSTACEI
Esistono circa 40.000 specie sia di acqua dolce sia salata sia terresti, tra cui il “porcellino di terra”. Hanno di solito branchie ed esoscheletro calcificato; presentano cinque paia di appendici, le prime due sono dette antenne e hanno funzioni diverse (es. ricezione sensoriale, locomozione); il terzo paio sono mandibole; il quarto e il quinto sono mascelle. Possono essere sospensivori, filtratori, predatori attivi, parassiti o detritivori.
- CLASSE BRANCHIOPODI
Sono di solito nel mare, visibili solo al microscopio; sono composti da un carapace con due valve. - CLASSE COPEPODI
Molti di essi sono parassiti, soprattutto di specie marine. - CLASSE OSTRACODI
Sono minuscoli e presentano un carapace. - CLASSE CIRRIPEDI
Hanno un esoscheletro modificato in un guscio calcareo; sono crostacei con un peduncolo che si ancora, una parte carnosa e una conchiglia finale. Sono filtratori, non parassiti, ma si appiccicano alle superficie, come scogliere, navi, animali marini. Non hanno un vero esoscheletro ma una specie di guscio, che creano con le secrezioni calcaree che secernono. - CLASSE MALACROSTACI (granchi, gamberi)
Sono la classe più importante (circa il 70% dei crostacei). Hanno da 1 a 3 paia di appendici modificate in massillipedi per l’alimentazione; il primo è chiamato arto raptatorio, cioè per cacciare e di solito corrisponde alle chele.
Esistono tre ordini principali: isopodi, a cui appartiene il porcellino di terra; anfipodi, molto simili ai gamberetti ma si muovono in un modo particolare, dandosi la spinta, hanno una colorazione rosa chiaro, scavano gallerie sulla costa alimentandosi della decomposizione della sostanza organica; decapodi, che corrispondono all’ordine più grande, hanno 5 paia di arti ambulatori, sono in buona parte marini, ma anche di acqua dolce e terrestri.
IMMAGINI
- https://www.chimica-online.it/biologia/differenza-tra-cellula-animale-e-vegetale.htm
- https://www.lacebeauty.it/spugna-di-mare/
- https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2018/05/19/native-e-aliene-la-mappa-delle-meduse-nei-nostri-mari_11a88941-fc0c-4ccc-996e-3376edd3dfe5.html
- https://www.cesan.it/infestanti/lo-scorpione/
- https://www.colkim.it/it/rubrica-di-mauri-n-5-scorpioni-e-pseudoscorpioni/
- https://www.amoreaquattrozampe.it/curiosita/curiosita-sui-ragni-tutto-cio-che-non-conoscevate/69959/
- https://www.servizipidstore.it/ragno-opilione/
- https://www.galluradisinfestazioni.it/news/2018-08-20/la-differenza-tra-cimici-dei-letti-e-acari
- https://www.baritoday.it/casa/sicurezza/porcellini-terra-cosa-sono-come-eliminarli.html
- https://www.green.it/granchio-di-mare-cosa-serve-sapere/
- https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/09/20/news/gambero_di_fiume_italiano_conservazione_estinzione_gambero_rosso-318088026/
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