Parte I – La chiamata intercontinentale presentava sempre qualche problema, per il fuso orario, il computer, la connessione insufficiente, calamità naturali o imperscrutabili volontà divine. Il volto di Rachele si frantumò in un centinaio di pixel e si ricompose in una smorfia, come se quel continuo sgretolarsi le provocasse davvero qualche dolore e l’agonia della conversazione interrotta si protraesse in modo naturale nel fermo immagine che seguiva ogni frammentazione, un nuovo, esasperante silenzio.