Racconti di montagna
Sebbene il Sergente sia stato il primo libro pubblicato in ordine cronologico (1953), Paolo Cognetti sostiene che il vero “atto di nascita del nostro più grande scrittore di montagna” (p. X) sia stato l’edizione de Il bosco degli urogalli, nel 1962. Esso si colloca quale primo esempio di “nature writing” italiano: Stern amava il bosco selvatico, che per lui era sinonimo di salvezza.
“IL GIOCATORE” DI DOSTOEVSKIJ
Un angosciante spaccato di epoche e uomini
Una vena umoristica scorre attraverso il racconto, che ha anche dei tratti chiaramente caricaturali; tuttavia, una sensazione di angoscia pervade l’intera narrazione e contagia il lettore. Questo, dunque, non si sente un mero spettatore di vicende lontane e distanti, per quanto tragiche, ma è direttamente coinvolto: vorrebbe intervenire, scuotere i personaggi, cercare di prevenire l’inevitabile, la catastrofe, l’abbrutimento, che incombono e verso cui l’intera storia corre a precipizio…
FIABE AFRICANE
Un’occasione rara per scoprire un universo quasi sconosciuto
Questa raccolta è molto particolare: trasporta il lettore nel mondo dell’Africa indigena, con i suoi animali, le tribù e le gerarchie sociali… Un crudo realismo domina le favole ed è una delle caratteristiche principali di una letteratura popolare che rispecchia anche timori e caos dei popoli.