“I RACCONTI” DI F. KAFKA

Tra realismo e fantasia metaforica
MAGGIO 2023
Il volume raccoglie i racconti di Kafka che egli pubblicò quando era in vita, rispettando la suddivisione dei testi da lui voluta e data alle stampe in diverse edizioni. Il racconto più celebre è senza dubbio La metamorfosi, anche se i temi sono ricorrenti e caratterizzati dal binomio realismo-fantasia metaforica.

“LA PORTA STRETTA” DI ANDRE’ GIDE

Tra esasperazione ascetica e struggente eroismo
APRILE 2023
Uscito nel 1922, La porta stretta segna il primo grande successo letterario di Gide. Il titolo richiama la parabola del Vangelo di Luca sull’importanza della fede, intorno a cui ruota l’intera vicenda narrata.  I cugini Alissa e Jérôme si amano di un amore platonico: un sentimento puro, potente e ricambiato, nonostante il quale e proprio a causa del quale si innesta l’intera tragedia delle loro vite.

“LA RAGAZZA DI BUBE” DI CARLO CASSOLA

Oltre il Neorealismo
FEBBRAIO 2023
La giovane Mara abita a Monteguidi, piccolo paese della Val d’Elsa, e conosce il partigiano Bube, che si innamora di lei. Sulla loro storia si allunga l’ombra della violenza: Bube commette un delitto ed è costretto a fuggire all’estero, mentre Mara si emancipa gradualmente dalla famiglia… Due sono le possibili conclusioni per Bube: la condanna o l’amnistia, e per Mara: attendere o scegliere una nuova vita.

“UN BAGNO NELLO STAGNO SOTTO LA PIOGGIA” DI G. SAUNDERS

7 racconti di grandi autori e un commento su scrittura e narrativa
Sette racconti di quattro grandi autori della letteratura russa Turgenev, Tolstoj, Čechov, Gogol’) vengono analizzati come scatole nere cariche di dati e informazioni insospettabili dal meno ortodosso degli autori americani. Sulla scia della ventennale esperienza di professore alla Syracuse University, George Saunders descrive, ripercorre, scompone i racconti, pone domande e ci spinge ad un nuovo approccio alla lettura, alla scrittura e persino alla vita.

“IL BOSCO DEGLI UROGALLI” DI M. RIGONI STERN

Racconti di montagna
Sebbene il Sergente sia stato il primo libro pubblicato in ordine cronologico (1953), Paolo Cognetti sostiene che il vero “atto di nascita del nostro più grande scrittore di montagna” (p. X) sia stato l’edizione de Il bosco degli urogalli, nel 1962. Esso si colloca quale primo esempio di “nature writing” italiano: Stern amava il bosco selvatico, che per lui era sinonimo di salvezza.

“BENITO CERENO” DI HERMAN MELVILLE

La traduzione di Pavese per uno degli ultimi grandi racconti di mare di Melville
È molto raro che io legga libri che mi vengono regalati in edizioni così gradevoli e che minacciano di sgretolarsi da un momento all’altro, ma ho fatto un’eccezione per due motivi: in primo luogo per la traduzione di Cesare Pavese, che amo come autore ed ero curiosa di leggere in altre vesti; secondo di poi perché si tratta di una storia di mare e, pur con sapendo nulla di navi, Conrad mi ha fatto scoprire che adoro questo genere così di nicchia…

“IL GIOVANE TÖRLESS” DI ROBERT MUSIL

I foschi turbamenti di un adolescente
Attraverso l’incredibile capacità di Musil di restituire per iscritto i processi della mente, assistiamo ai dubbi del giovane allievo, alla sua ricerca di esperienze e di autenticità, agli arrovellamenti sulla morale. Törless, alla fine, si giustifica e si assolve, ma vive in una sorta di tormento dall’inizio alla fine del romanzo. E il lettore con lui.