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RETHYMNO A CRETA

Visita alla città vecchia

Rethymno è stata la prima città che abbiamo visitato a Creta… A dir la verità, è stata la nostra primissima tappa in assoluto! Presa l’auto a noleggio da Heraklion, ci siamo diretti al nostro appartamento: il tempo di lasciare le valige e subito eravamo a gironzolare tra i vicoli della città vecchia. Le strade e i monumenti sono piuttosto deserti nel tardo pomeriggio e si animano invece la sera, quando i turisti si riversano nel centro occupando locali e ristoranti e facendo acquisti nelle numerose botteghe.

INTRODUZIONE

Rethymno non dà la sensazione di grande città (anche se è la terza per dimensioni, dopo Heraklion e Chanià) e, nonostante la miriade di bar sul lungomare, la città vecchia mantiene ancora il fascino del suo aspetto turco e veneziano. Le strade, infatti, sono un intricato reticolo con un crogiuolo di epoche architettoniche diverse: gli edifici veneziani sono spesso indistinguibili da quelli turchi e tutti risultano modificati successivamente. Prestando un poco di attenzione, è facile notare i fiori colorati e le splendide buganvillee, porte e balconi in legno decorati, pezzi di archi e antiche murature, luoghi inaspettati in cui sorgono moschee ed elaborate fontane.

Rethymno - tra le vie della città vecchia.
Rethymno - Federica tra le vie della città vecchia.

MOSCHEA KARA PASHA, LOGGIA E FONTANA RIMONDI

Nella città vecchia è bello girare e scoprire tante piccole, grandi opere. Iniziamo prendendo una delle strade principali: Ark Adhiou, il cui ingresso nel centro di Rethymno è caratterizzato dall’affascinante Moschea di Kara Pasha, costruita nel 1660 da Kara Musa Pasha, la tomba del quale si credeva fosse proprio la piccola cupola laterale. Oggi è sede di eventi culturali.

Proseguendo lungo la via sbuchiamo alla Loggia cinquecentesca, opera di Michele Sanmicheli e un tempo punto di incontro per i nobili della città; durante l’impero ottomano divenne una moschea, mentre adesso è un negozio di repliche di reperti museali.

Rethymno - Moschea di Kara Pasha di fronte.
Moschea di Kara Pasha
Rethymno - La loggia in pietra con archi.
La Loggia

Giriamo a sinistra e subito rimaniamo colpiti dalla Fontana Rimondi, che si affaccia sulla vivace piazza Petihaki. Costruita nel 1626 dal Rettore di Rethymno A. Rimondi e caratterizzata dalle imponenti tre teste di leone, era la principale fonte d’acqua della città. Insieme alla Loggia e alla Torre dell’Orologio (purtroppo non più esistente), la fontana delimitava la vecchia piazza veneziana, progettata secondo il modello architettonico della celebre piazza San Marco a Venezia.

Passiamo di fronte al Museo di Arte Contemporanea, che ospita una piccola collezione permanente di opere di scultori e pittori cretesi e greci, e arriviamo all’attrazione principale di Rethymno: la Fortezza.

Rethymno - Fontana Rimondi frontale.
Fontana Rimondi
Rethymno - ingresso dell'imponente Fortezza.
La Fortezza

LA FORTEZZA

L’imponente fortezza veneziana domina la città vecchia dalla cima di un’alta collina all’estremità ovest del lungomare. Nonostante sia in rovina, il luogo è ancora carico di grande fascino, specialmente al tramonto, e dalle mura si gode di un panorama a 360° sulla città, il porto e tutta la costa. In primo luogo, colpiscono le dimensioni: non a caso la fortezza era stata progettata per fungere da rifugio per tutta la popolazione di Rethymno.

Rethymno - mappa della Fortezza.


Considerato il più grande mai costruito, il forte fu eretto alla fine del Cinquecento in risposta ad una serie di assalti pirateschi da parte di Barbarossa nel 1538 e di Uluch Ali nel 1562 e 1571. Il progetto fu di un ingegnere italiano, Sforza Pallavicini, ed impiegarono dieci anni per portarlo a termine, con un’ingente spesa. Purtroppo, non fu altrettanto efficace: nel 1645, infatti, la città veneziana cadde in mano ai turchi in meno di 24 ore poiché essi si limitarono ad aggirare la fortezza; addirittura, nel 1834 lo scrittore inglese Robert Pashley scoprì che i fucili, alcuni proprio originali veneziani, erano del tutto inutilizzabili…

Rethymno - interno della Fortezza.
Rethymno - panorama sulla costa.
Rethymno - interno della Fortezza.
Rethymno - panorama della città.
Rethymno - archi dei magazzini.

Gli Ottomani non cambiarono molto l’aspetto della fortezza; la modifica più significativa fu l’aggiunta di una grande cittadella pentagonale proprio fuori dalle mura. Il numero degli abitanti interni aumentò notevolmente: la fortezza, infatti, era completamente costruita fino all’inizio del Novecento. Durante l’occupazione tedesca, gli edifici furono trasformati in prigioni e dormitori. Dopo la fine della guerra, gli abitanti cominciarono a trasferirsi fuori e le costruzioni in rovina furono demolite. Il luogo è adesso visitabile grazie a grandi restauri pubblici e vale davvero il biglietto dell’ingresso (4 euro).

All’interno si rimane meravigliati della vastità degli spazi e dalla mastodontica struttura che domina il paesaggio e si getta sul mare. Oltre ai bastioni, subito si identifica un grande edificio a cupola, che un tempo era una chiesa e che fu trasformato dai turchi in moschea, dedicata al sultano dell’epoca Ibrahim. Entrandovi, si può ammirare una favolosa cupola e un bel mihrab (la nicchia che indica la direzione della Mecca) policromo, con una decorazione elaborata e un’iscrizione dal Corano. Degne di nota sono anche le fondamenta dei magazzini, di cui si può ammirare la struttura ad archi, e le enormi cisterne.

La Fortezza è il luogo ideale da cui vedere il tramonto: i raggi del sole scompaiono dietro le montagne cretesi e illuminano la pietra delle mura che si tinge di ocra e sfumature di arancio.

Rethymno - Moschea del Sultano Ibrahim.
Moschea del Sultano Ibrahim
Rethymno - Fortezza al tramonto.
Rethymno - Chiesa di San Teodoro.
Chiesa di San Teodoro
Rethymno - tramonto.

MOSCHEA DI NERETSES

Restaurata e utilizzata come conservatorio e per i concerti, ma altrimenti chiusa al pubblico, la moschea è celebre per il suo minareto che domina il panorama. Sorge in via Emmanouil Vernardou e durante l’occupazione veneziana fu trasformata in una chiesa dedicata a Santa Maria dell’ordine cattolico dei monaci agostiniani. Nel 1657 divenne la moschea centrale della città: a questo periodo si devono importanti cambiamenti, come la cupola ottomana. Il minareto, invece, fu costruito nel 1890 con lo scopo di “essere il minareto più bello d’Oriente”; effettivamente è il più alto della città e il più ben conservato a Creta.  

Rethymno - Moschea di Neretses.
Rethymno - buganvillea in fiore.

MUSEO ARCHEOLOGICO E BASILICA

Nella stessa piazza della Moschea di Neretses, sorge il museo archeologico, adibito all’interno della chiesa di San Francesco, un bellissimo edificio che un tempo faceva parte di un complesso veneziano e in seguito fu inglobato in quello della vicina moschea. Da non perdere il magnifico arco con decorazione policroma proprio accanto. La collezione ospita importanti reperti minoici, ceramiche, gioielli, spade e sarcofagi, oltre ad un’insolita statua di Afrodite romana, rimasta incompiuta.

Poco distante, è ben individuabile la Cattedrale dedicata alla Vergine Maria e per questo chiamata anche Grande Signora. L’antica chiesa, eretta nel 1844, fu distrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e in seguito demolita, per costruire la nuova struttura, imponente ma non particolarmente bella, mentre è degno di nota il campanile accanto.

Rethymno - arco con decorazione policroma.
Arco con decorazione
Rethymno - campanile della Cattedrale al tramonto.
Campanile della Cattedrale
Rethymno - via del centro.
Via Adhiou

IL PORTO

Uscendo dalla Città vecchia vera e propria, merita una visita il porto interno o veneziano, con il suo bel faro del XVI secolo. Una curiosità: i massicci frangiflutti che delimitano il porto non servono a molto: esso, infatti, tende a riempirsi di fango fin da quando i veneziani lo costruirono e solo poche grandi navi possono entrarvi. Sicuramente il porto è il luogo più suggestivo del lungomare.

DOVE MANGIARE?

Evitando il porto e alcuni locali più affollati, abbiamo optato per Vassilis, un ristorante tipico e a conduzione quasi familiare proprio sotto la Fortezza. Con i tavoli distribuiti in uno stretto vicolo, l’arredamento vintage e le numerose foto in bianco e nero appese alle pareti, siamo rimasti colpiti dal carattere schietto e verace del posto e anche del servizio. Inutile dire che abbiamo mangiato benissimo! Nel ricco menu (con prezzi piuttosto bassi) abbiamo scelto un mix di antipasti vegetariani… Semplici e gustosi!

Rethymno - tavoli del Vassilis Restaurant.

DOVE ALLOGGIARE?

Il nostro consiglio è Rethymno Hills: ottimo rapporto qualità – prezzo, personale gentilissimo, splendida vista sulla città e appartamenti grandi, nuovi e con tutto il necessario.

Una piccola chicca aggiuntiva è che la nostra prima sera ci hanno portato due bicchieri di rosé e due cioccolatini…

Rethymno - camera di Rethymno Hills.



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