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MILOS: NON SOLO MARE!

Città e luoghi da visitare

Vista al tramonto: paesino di case bianche, chiesa con cupola e campanile, vegetazione e mare.

Ammettiamolo: noi siamo andati a Milos per il mare, le spiagge, l’acqua cristallina, i giri in barca… Eppure non sempre le cose vanno come previsto: così, a causa di un’influenza, ci siamo ritrovati ad esplorare l’isola senza poter fare il bagno. Ed è stata una piacevole sorpresa! Milos, infatti, presenta interessanti siti archeologici, tipici paesini con scorci colmi di fiori sulle pareti bianche delle case e paesaggi straordinariamente belli nella loro semplice tranquillità.

PLAKA

La città più tipica che abbiamo visitato è senza dubbio Plaka: arroccata su un rilievo, è praticamente deserta durante il giorno e si può godere di una passeggiata tra le vie tortuose, avventurandosi tra negozi e piante di buganvillee, risalendo la strada per vedere il panorama dalla piazza della cattedrale. Il laboratorio della sabbia è una tappa quasi obbligatoria: si tratta di un negozio artigianale che ha sul retro un museo dedicato ai vari tipi di sabbia; il proprietario è un ragazzo simpatico che guida il visitatore facendo osservare i granelli al microscopio, narrando le caratteristiche particolari dei campioni (alcune sabbie sono fosforescenti!). Belli sono anche gli oggetti realizzati: sottobicchieri, candele, lampade, ma anche veri e propri quadri.

Al tramonto la città si anima e quasi tutti si dirigono verso la fortezza veneziana, chiamata kastro: la fatica dell’erta salita è ben ricompensata perché il panorama di cui si gode è a 360 gradi sull’intera isola, sul mare e sulle terre circostanti. Quando il sole tramonta è emozionante vedere come i colori cambiano, le case bianche si tingono di rosa, la parte meridionale di Milos assorbe il calore mentre il mare si incupisce. In una parola: uno dei luoghi più romantici di Milos.


SITI ARCHEOLOGICI

La Venere di Milos (ora al Louvre) è una delle grandi perdite di quest’isola; ritrovata nell’800, sarebbe dovuta rimanere nella sua terra natia, mentre adesso c’è solo un triste cartello per i più appassionati tra i turisti. Vicino c’è un teatro romano, le cui dimensioni enormi (poteva accogliere fino a 7.000 spettatori) sono ora ridotte ad un decimo ma ben conservato: colpisce in primo luogo l’uso del marmo. Il primo nucleo del teatro fu costruito dagli abitanti di Klima (cittadina costiera visibile dal sito archeologico stesso) nel III sec. a.C.; distrutto, fu ricostruito come lo vediamo adesso dai romani dal I al IV sec. d.C. Rimangono dei sedili, l’auditorium, l’orchestra, il pavimento del palco e molti elementi architettonici elaborati che servivano come scenografia. Stupenda è la vista sul mare.

Poco distanti sono le catacombe, in cui i cristiani hanno cominciato a seppellire nel I sec. d.C. Si tratta di cunicoli scavati nella roccia vulcanica: adesso sono visitabili 200 metri e solo con una guida. E’ un ambiente suggestivo e interessante, soprattutto considerando che queste catacombe sono probabilmente addirittura più antiche di quelle di Roma.


PAESI DI PESCATORI

Acqua cristallina con vegetazione a sinistra e case di pescatori; alcune barche.

Lontani dai turisti, ci siamo regalati due passeggiate in piccolissimi paesi: Pollonia e Firopotamos. La prima è da sempre un porto di pescatori, ma non di navigatori (infatti le navi più grosse attraccano solo ad Adamas). La spiaggia con l’acqua bassissima è solo in parte attrezzata, le tamerici arrivano fino al mare e, camminando da un lato all’altro della città, si giunge ad una parte rocciosa che regala scorci su tutta la cala e sull’isola di fronte. Evitando il solito aperitivo in pieno centro, il mio consiglio è di defilarsi verso la tipica chiesetta bianca e azzurra in una splendida posizione e infilarsi nell’Opsidianos Art Cafe che ha la propria minuscola spiaggia ed è un salotto sul mare.

Sempre a nord, ma nella direzione opposta, c’è il villaggio di pescatori Firopotamos, straordinario nelle sue piccolissime dimensioni. Dall’acqua limpida sorgono, addossate alla roccia, le casette colorate dei pescatori. Il paesaggio è incredibile da tutti i lati… Forse è il luogo che più mi ha lasciata senza parole in tutta Milos. La cala si apre con una spiaggia ridotta su cui si affacciano poche case, intorno troviamo da un lato il villaggio con la chiesina sul mare e un promontorio in cui le rovine di una vecchia costruzione aprono una vera porta sul mare, dall’altro la costa, colorata dalle rocce e in cui si distinguono strette calette.

In conclusione, Milos è giustamente conosciuta per il mare (uno dei migliori delle isole Cicladi), ma offre anche tanto da visitare. E sarebbe un peccato non soffermarcisi, tra una nuotata e un bagno di sole!



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