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VILLA SAN MICHELE A FIESOLE

Da monastero a hotel di lusso

Martedì 5 settembre 2023

In occasione dell’iniziativa “Visite ai giardini delle Ville fiesolane”, promossa dall’Associazione Fiesole For You in collaborazione con il Comune di Fiesole, sono riuscita (grazie alla puntuale segnalazione di mia mamma) a visitare un vero gioiello incastonato sulla collina… La serie di visite guidate da maggio a ottobre 2023, che si ripetono con cadenza annuale, porta alla scoperta di residenze solitamente chiuse al pubblico, come Villa San Michele.

Visita guidata: 1h – 5 euro

Lasciamo l’auto lungo la strada, all’inizio della salita, in via Doccia, prima del segnale di divieto di sosta: il parcheggio è libero e gratuito ma piuttosto stretto e con posti limitati. In alternativa è possibile arrivare in bus, con il numero 7 in direzione Fiesole, o trovare posteggio lungo la strada principale.

Villa San Michele a Fiesole.
Villa San Michele a Fiesole - panorama su Firenze.

Parcheggiata la mia vecchia Pandina lungo la strada, poco dopo l’incrocio con via Beato Angelico, proseguo a piedi lungo la salita, scortata da alti cipressi che si aprono su un bel panorama su Firenze. Dopo l’ultimo tornante scorgiamo l’elegante cancello di ingresso, purtroppo contornato delle auto degli ospiti dell’albergo di lusso, che è ora stanziato all’interno della villa.

Entriamo nel giardino, le cui aiuole perfettamente curate scortano un bel viale chiaro che conduce fino alla facciata del palazzo. Oltre la balaustra possiamo ammirare uno stupendo panorama di Firenze, in particolare del suo centro storico dove emergono i principali monumenti, come la riconoscibilissima cupola del Duomo.

In questo spazio veniamo accolti dalla guida, che ci introduce all’iniziativa e che, in qualità di architetto, ci illustrerà le caratteristiche della villa; il nostro gruppo sarà scortato anche da due elementi del personale dell’albergo, onde evitare di andare a invadere la privacy di alcuni degli ospiti. Durante la nostra visita, infatti, si stanno svolgendo sia un matrimonio sia un servizio televisivo sul cuoco del ristorante.

Villa San Michele a Fiesole - loggiato.
Villa San Michele a Fiesole.

STORIA

La struttura alberghiera è nata solo nel 1952, dopo la Seconda guerra mondiale, mentre prima la villa apparteneva a privati; purtroppo, la guerra ha devastato il palazzo e i proprietari del tempo, i coniugi francesi Teissier, furono costretti a trasformare la dimora in albergo per riprendere le spese della ristrutturazione.

Villa San Michele nacque originariamente come monastero, fondato all’inizio del XV secolo, probabilmente nel 1413, per i frati francescani sui terreni donati dalla famiglia fiorentina dei Davanzati; all’inizio vi abitavano solo sei frati, ma la struttura fu poi ampliata con una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. I Davanzati contribuivano al mantenimento del monastero, donando pure tratti di bosco, altri fabbricati e denaro; non a caso il loro stemma troneggia sulla facciata, proprio sotto a quello di San Bernardino.

Nel 1599-1600 fu realizzato un importante ingrandimento da parte di Santi di Tito, su disegno (si dice) di Michelangelo per la facciata e su sovvenzione di Giovanni di Bartolomeo Davanzati. La struttura che vediamo adesso è rimasta fondamentalmente in linea con queste modifiche.

Villa San Michele a Fiesole.
Villa San Michele a Fiesole - fontana.

In seguito ad un omicidio tra i frati, il monastero passò ai frati minori osservanti, che vi rimasero fino al 1808 quando gli ordini monastici furono sciolti da Napoleone e, nel 1817, tornò ad uso secolare. A questo punto, molti dei suoi beni più preziosi erano stati dispersi nelle chiese e nelle gallerie d’arte di Firenze. La famiglia che acquistò la villa, Cuccoli Fiaschi, realizzò anche il giardino e cambiò l’accesso costruendo il percorso, realizzando la strada contornata da cipressi.

Nel 1900 la proprietà fu comprata da Henry W. Cannon, Presidente di una banca di New York, il quale realizzò i giardini nella forma che vediamo adesso, eresse grandi serre e restaurò l’edificio secondo la moda vittoriana, con l’aggiunta di cancelli in ferro battuto. A lui dobbiamo inoltre la trasformazione del cortile in un giardino d’inverno, coperto con un tetto di vetro e ferro.

Dopo i gravi danneggiamenti della Seconda guerra mondiale, la villa fu acquistata nel 1950 da Monsieur Lucien Teissier e Madame Mary Teissier come residenza privata. Per finanziare le spese di ristrutturazione furono loro a trasformare la residenza in albergo.

Nel 1982 la grande azienda Orient-Express Hotels, già proprietaria dell’Hotel Cipriani di Venezia, acquistò Villa San Michele e il terreno circostante. Fu avviato un restauro complessivo degli edifici, questa volta con la collaborazione della Soprintendenza alle Belle Arti di Firenze. Nel 2014 Villa San Michele è stata ribattezzata Belmond Villa San Michele, poiché l’Orient-Express Hotels Ltd. ha cambiato nome in Belmond Ltd.

Villa San Michele a Fiesole.
Villa San Michele a Fiesole.

Il principale intervento del Novecento è dovuto a Pietro Porcinai, importante paesaggista, chiamato ad intervenire su Villa San Michele negli anni ’82-83. Insieme all’ingegner Bernardi, gli fu chiesto di studiare un ampliamento dell’albergo e la sistemazione esterna sia antistante sia posteriore. Porcinai, in effetti, ristrutturò la parte frontale e recuperò la posizione del pozzo davanti al cancello, insieme alla vasca con funzione di fontana. Ci passiamo davanti, mentre avanziamo verso la facciata della villa…

Porcinai aveva proposto un progetto per costruire un parcheggio non visibile; tuttavia, a causa di polemiche con la Sovrintendenza, ciò non venne mai realizzato. Sempre opera del grande paesaggista, è il sistema di illuminazione del giardino, volta a creare atmosfera senza essere eccessiva; lui stesso disegnò e fece realizzare da un artigiano del Mugello le luci che troviamo lungo il percorso, con la forma ad uovo e nascoste dalla vegetazione, mentre sulle facciate le appliques sono verticali, proiettanti un fascio di luce sia sopra sia sotto. Questa era una grande novità, particolarissima per il tempo. Porcinai stilò anche un elenco delle piante da utilizzare, con l’intento di creare un giardino fiorito, colorato, in un ambiente mediterraneo (ibiscus, gelsomino) e attraverso una simbologia specifica e coerente col chiostro.

Villa San Michele a Fiesole.
Villa San Michele a Fiesole.

VISITA

Avanziamo attraverso il giardino è diviso in due zone: la parte antistante, dove ci troviamo adesso e a cui si accede dal cancello, e quella sul retro dell’edificio, collegato dal loggiato e dalla chiostrina interna. Dopo aver ammirato il panorama, scendiamo lungo una scala e arriviamo al giardino romano, così chiamato perché fiancheggia l’antica strada romana. Sopra di noi di estende la meravigliosa loggia panoramica e possiamo scorgere gli affreschi che decorano le volte.

Davanti irrompe tra i colori verdeggianti del giardino l’opera contemporanea di un artista argentino: una finestra sospesa nel vuoto. Dopo il successo delle precedenti edizioni, Villa San Michele ha rinnovato il progetto artistico realizzato in collaborazione con Galleria Continua di San Gimignano, grazie al quale vengono esposte all’interno della struttura le opere di artisti contemporanei, come Sun Yuan e Peng Yu. Alla medesima iniziativa appartiene anche l’inquietante installazione posta accanto al portone di ingresso, proprio sotto il portico della facciata: un uomo seduto in poltrona, con un enorme masso al posto della testa: l’opera rappresenta le informazioni e la tecnologia che creano un peso e impediscono le relazioni interpersonali. Col medesimo intento comunicativo, all’interno troviamo statue di persone senza volto, impossibilitate a parlarsi. Lo scopo del progetto è quello di creare un dialogo tra architettura rinascimentale e arte contemporanea… A me non dispiace, ma non tutti apprezzano azzardi simili.

Villa San Michele a Fiesole.
Villa San Michele a Fiesole - esposizione di arte contemporanea.

Saliamo adesso lungo i terrazzamenti e rimaniamo stupefatti davanti alla facciata sul retro della vita, completamente coperta di un glicine secolare, di oltre 400 anni di età; sotto, ricavate tra i terrazzamenti si aprono i piccoli giardini e le finestre delle camere private.

Solitamente le strutture religiose sono caratterizzate da un chiostro, che qui, però, non fu possibile costruire a causa della conformazione del terreno. Fu, perciò, creato un surrogato: all’interno dell’edificio è presente una chiostrina, di piccole dimensioni, ora trasformato in un salottino, mentre il resto è una trasposizione esterna. Il porticato laterale rappresenta simbolicamente quello interno, così come il prato sul retro, molto grande e diviso in quattro sezioni; al centro era posta una colonna, poi sostituita con una croce e ora con una stele e una fontana.

All’ombra del bel pergolato vediamo dal basso gli ombrelloni della piscina e l’area oggetto di dispute tra Procinai e la Sovrintendenza: il paesaggista aveva progettato due specchi d’acqua su altrettanti livelli. La piscina al piano superiore doveva essere bassa e svilupparsi dove erano state trovate tracce di una cava di pietra: doveva, quindi, sfruttare la parete rocciosa. Si trattava di una piscina naturale particolarmente all’avanguardia, mentre quella sottostante era più regolare, con possibilità di essere coperta. Nel 1984 Porcinai si ammalò e venne sostituito dall’architetto Berardi, il quale portò a termine la piscina classica, tradizionale, rivestita tuttavia di pietra serena, arenaria locale.

Villa San Michele a Fiesole.
Villa San Michele a Fiesole.

A Porcinari dobbiamo anche il recupero del boschetto a est, fondamentale per raffrescare d’estate; adesso si estende sopra la limonaia e termina accanto alla piscina. Nella parte denominata Bosco di Leonardo, sono presenti brevi sentieri per passeggiate tranquille e rilassanti. Due sono le cappelle: una convertita in camera, l’altra recentemente ristrutturata. Proprio verso di essa ci dirigiamo con un itinerario in salita, ma molto semplice e gradevole, che conduce al piccolo orto, i cui prodotti sono usati nel ristorante dell’albergo, principalmente a scopi decorativi. Arriviamo così alla terrazza, dove in estate viene praticato lo yoga, davanti alla facciata della Cappella di San Francesco, intonacata di bianco.

Purtroppo, non possiamo addentrarci oltre nel bosco, ampio due ettari e mezzo e dove si dipana anche il sentiero storico che porta a Monte Ceceri (accessibile dall’esterno). Per secoli questo terreno boschivo è stato un angolo di pace e ispirazione per i monaci che abitavano qui… Alla fine del XV secolo si dice che proprio su queste pendici Leonardo da Vinci collaudò la sua macchina per volare.

Villa San Michele a Fiesole - Cappella di San Francesco.


Cominciamo a tornare sui nostri passi e, prima di salutarci, la nostra guida ci regala un’ultima curiosità su questo luogo spettacolare. Leggenda vuole che esista una linea ideale che collega sette monasteri dedicati a San Michele, da un’isola dell’Irlanda fino a Israele. Si tratta del colpo di spada che l’arcangelo ha disegnato per cacciare il diavolo all’inferno! I monasteri si trovano, quindi, in Irlanda, Inghilterra, Francia (Mont Saint-Michel), Piemonte, nel Gargano, su un’isola della Grecia e, infine, in Israele; tre di essi sono equidistanti e tutti sorti intorni. Villa San Michele o, meglio, il monastero dedicato al santo, si trova proprio su questa linea ideale! Davvero molto affascinante…

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