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“L’AMORTE” DI ALESSANDRO BERGONZONI

Una raccolta di poesie per tutti

AGOSTO 2024

Un altro regalo di compleanno anticipato, dopo “Il tempo del corpo” da parte di Lorenzo: questa raccolta di poesie che mia mamma mi ha donato, con tanto di dedica (sua e dell’autore), dopo aver partecipato ad un seminario in cui Alessandro Bergonzoni era uno dei relatori…

  1. Trama;
  2. L’autore;
  3. Cosa ne penso?

Scrivere un’impressione su un libro di poesie è sempre molto difficile… Tanto dipende e muta a seconda del momento della lettura e di quanta attenzione abbiamo posto. Lo stesso componimento, letto a distanza di pochi giorni o anche solo di qualche minuto, può variare moltissimo nella risonanza che ha dentro di noi.

In ogni caso, due sono gli aspetti costanti che mi hanno colpita: innanzitutto, la quantità di poesie, che sono sempre brevi, ma numerose e pubblicate come una sorta di flusso di coscienza, senza indicazione da parte dell’autore o alcuna divisione in sezioni.

È la carne
che ci mangia…
Incartami l’urlo
che lo faccio a casa.
Dolore da asporto.
p. 22

Alessandro Bergonzoni, L’Amorte, Garzanti, Milano, 2013.



I patti non si rispettano,
tra loro,
aspettano un padrone.
Il suo compito era accompagnare l’errore
attraverso l’inverosimile
senza passare dalla giustificazione.
Se abbastanza ricco
per mantenere un segreto
tutta la vita?
p. 44

L’altro tratto caratteristico è quello di giocare con le parole, con i modi di dire, le espressioni fatte, che continuamente usiamo nella nostra conversazione quotidiana. Mentre leggiamo un verso ci aspettiamo alcune frasi fatte o abbinamenti scontati, che vengono puntualmente traditi, aprendo a nuove sfere di significato.

Ci mandano allo sbaraglio
ma era là che volevamo andare.
Come calciatori di farfalle
o sciame di riuccisi.
(Gli uomini
che ci passano accanto
han questo di bello.)
La linea che unisce
il patto diabolico
e l’efficacia del bene
è a zig-zag.
Intanto serpeggiamo.

p. 28

I temi portanti sono chiari fin dal titolo: da una parte la morte (uccisione, genocidio, annientamento, oblio, distruzione), dall’altra l’amore (sesso, famiglia, identità, nascita, desiderio, volontà). Si legano e si stringono in modo indissolubile, mentre sono spesso entrambi presenti nella medesima poesia.

Alessandro Bergonzoni, L’Amorte, Garzanti, Milano, 2013.


(…)
Sapremo
se la morte
è una forma di evasione
o il portento
un modo per non accontentarsi d’esser vivi.
Faremo come certe ciglia:
cadremo in silenzio.
Siamo nati per nascere.

p. 37

Alcune poesie sono divertenti, leggere, si affrontano con un sorriso sulle labbra, mentre altre sono crudeli, truci, inaspettatamente spietate. Arrivano al lettore, che si identifica con alcuni dolori, riflette sul mondo e sulle proprie relazioni.

Mi accompagni in bagno?
Non puoi andarci da solo?
Mi sto preparando per quando sarà paralizzato…
Mi accompagni o no?
No, mi sto preparando per quando sarò sorda…
p. 39

Campeggiano oppure volano:
sono le ansie staccate dai motivi.
È come avere sedici fori
al posto del cuore,
e un tiranno che sostituisce la verità
con un suo dipinto.
p. 102

L’ansia da rimedio
obnubila l’inerzia da reazione,
ma è con la rabbia da impotenza
che si formano le paure da bellezza.
Il verso
in cui si legge l’urlo,
qual è?
p. 97

(…)
Non guardare mai
mentre ti assolvono,
potresti accorgerti che sono colpevoli.
p. 86

Inutile negarlo: alcuni componimenti mi hanno parlato e altri mi hanno lasciata indifferente, ma mi sono fatta coinvolgere dall’atteggiamento irriverente, serio e al tempo stesso ironico, sempre sull’orlo dell’ossimoro, creando l’inesistente e mettendo in dubbio la realtà o la verità.

Buono.
Come un fucile
senza uomo.
p. 155

TRAMA

Pubblicata nel 2013, questa raccolta di poesie è la prima edita da Alessandro Bergonzoni, che racchiude così una serie di componimenti brevi, fatti di versi frammentati e spezzati, immagini suggerite, emozioni urlate o celate. Una chiave di lettura è fornita dal titolo stesso: amore e morte, inestricabilmente legati.

ALESSANDRO BERGONZONI

Alessandro Bergonzoni, L’Amorte, Garzanti, Milano, 2013.


Nato a Bologna nel 1958, è comico, cabarettista e drammaturgo, oltre che scrittore, umorista, attore e paroliere. Laureato in giurisprudenza, ha scoperto la passione per la comicità e il teatro e ha presto iniziato a giocare con il linguaggio, creando situazioni surreali e paradossi. Dal debutto in teatro a soli 24 anni non si è mai fermato ed è entrato anche in televisione grazie al Maurizio Costanzo Show nel 1985, partecipando poi a Il bello della diretta su Rai 1.

Ha ottenuto importanti riconoscimenti per le sue produzioni teatrali e ha partecipato a numerosi programmi radiotelevisivi; ha vinto la Palma D’Oro di Berdighera con il libro comico Le balene restino sedute (1989), dal quale è nato uno spettacolo teatrale portato in tournée per due anni. Varie sono le collaborazioni, come quella con il gruppo musicale Stadio, per cui ha scritto il testo di una canzone (L’appostamento) e suggerisce i titoli degli album.

Continua, tra altri riconoscimenti e grande successo di pubblico, la sua attività soprattutto nei teatri. 

IL LIBRO
Alessandro Bergonzoni, L’Amorte, Garzanti, Milano, 2013.
> https://www.garzanti.it/libri/alessandro-bergonzoni-lamorte-9788811682837/


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