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COLLE VAL D’ELSA: STORIA E NATURA

Un itinerario dal borgo medievale al Parco Fluviale dell’Elsa

Giovedì 19 settembre 2024

Colle Val d’Elsa mi ha sempre affascinata, fin da quando, ancora pendolare all’Università di Siena, mi capitava di passarci in bus e osservare dal basso la parte arroccata e più antica. Così, una volta che io e Lorenzo siamo divenuti Guide Ambientali, abbiamo deciso di realizzare un’escursione che comprendesse sia la parte storica sia quella naturalistica. Questo è l’itinerario ho percorso insieme alla fedele cagnolina Frida durante il nostro sopralluogo.

Lunghezza complessiva12 km
Tempi di percorrenza4h30min
Dislivello220 m.
Grado di difficoltàMolto facile
SCHEDA TECNICA

Lasciata l’auto al comodo e gratuito parcheggio di Porta Vecchia, godiamo immediatamente di un bell’affaccio panoramico sulla parte alta di Colle Val d’Elsa, composta dal Borgo di Santa Caterina e dal Castello. Ci incamminiamo, dunque, verso una delle entrate principali, passando accanto alla Cisterna con i suoi mattoni rossi e la forma circolare, e arrivando all’imponente Porta Volterrana, costruita nella seconda metà del Quattrocento e che somiglia ad una vera e propria fortezza.

Passiamo sul ponte ed entriamo nell’antico borgo medievale, dove ci accende una serie di palazzi dove abitavano famiglie nobili e importanti personaggi locali; è frequente, infatti, notare targhe e iscrizioni che ricordano gli abitanti più celebri della cittadina.

Colle Val d'Elsa.
Colle Val d'Elsa - Porta Volterrana.
Colle Val d'Elsa - Palazzo Campana.

Prima di iniziare davvero il nostro itinerario, il consiglio è di fermarsi per una gustosa colazione alla pasticceria Mario Barone, che offre interessanti opzioni senza glutine e numerose leccornie, alcune delle quali molto particolari. Dopo esserci ristorati, proseguiamo lungo la via principale del borgo, passando di fronte alla Chiesa di Santa Caterina e arrivando allo scenografico Palazzo Campana, dal quale inizia la parte di Castello.

Da non perdere è sicuramente la piazza principale, con il Palazzo del Podestà, la cui facciata è coperta di stemmi, il Campanile e la seicentesca Cattedrale dei Santi Alberto e Marziale; sul lato opposto, addossata alla facciata del seminario vescovile, notiamo la Fontana del Comune, dalla quale l’acqua zampillava attraverso una testa di cavallo del III secolo d.C., ora conservata al Museo Archeologico.

Poco dopo, un’altra fontana, quella del Sorriso, introduce il bel Palazzo dei Priori, con il suo meraviglioso fregio quattrocentesco; davanti ad esso è stato riaperto di recente il Teatro dei Varii, dove ora si svolgono spettacoli d’avanguardia.

Colle Val d'Elsa - Chiesa di Santa Maria in Canonica.
Colle Val d'Elsa - Casa-Torre di Arnolfo di Cambio.
Colle Val d'Elsa - Baluardo e panorama.

La Chiesa di Santa Maria in Canonica è una delle poche ad aver mantenuto l’aspetto romanico e nella piazza dominata da uno dei suoi fianchi incontriamo uno dei personaggi più illustri di Colle Val d’Elsa: il busto di Arnolfo di Cambio, nato proprio nella vicinissima Casa-Torre.

Usciti da dove un tempo sorgeva Porta al Canto, ci affacciamo al Baluardo, parte dell’antico sistema difensivo e da cui possiamo ammirare un bel panorama sulla parte bassa di Colle Val d’Elsa e sui monti del Chianti.

Un approfondimento di questa parte dell’itinerario è disponibile qui.

Ci troviamo adesso sulla Via Francigena, che percorriamo scendendo verso la Chiesa di Sant’Agostino e la piazza principale della zona di Colle denominata Il Piano, piazza Arnolfo di Cambio. Qui possiamo avere un primo assaggio di quello che era il Sistema delle Gore, una canalizzazione delle acque del fiume Elsa attiva fin da poco dopo il Mille: la forza dell’acqua metteva in azione i mulini e i macchinari degli artigiani e fu nei secoli fondamentale per l’industria della carta e per quella del cristallo.

Procediamo verso sinistra arrivando al Santuario della Beata Vergine del Renaio, sorta dove nel Cinquecento vi fu una miracolosa apparizione della Madonna, e alla Chiesa di Spugna.

Un approfondimento di questa parte dell’itinerario è disponibile qui.

Colle Val d'Elsa - Chiesa di San Tommaso.
Colle Val d'Elsa - piazza Arnolfo di Cambio.
Colle Val d'Elsa - Santuario della Beata Vergine del Renaio, interno.

Tenendo sempre la sinistra passiamo sul fiume Elsa e saliamo verso un bellissimo punto panoramico, da cui possiamo ammirare la vista del borgo arroccato di Colle; l’installazione di una finestra gialla rende più divertente la vista e scattare un paio di foto è d’obbligo.

Stiamo ora uscendo dalla città, costeggiando la parte più industriale: passiamo, infatti, accanto alla fabbrica della Royal Crystal Rock, che continua la produzione di cristallo che ha reso celebre nel mondo Colle Val d’Elsa. Svoltiamo poi a destra per iniziare ad immergerci nella natura, senza privarci di alcuni affacci panoramici, con il borgo a destra e i poggi della Montagnola Senese a sinistra.

Colle Val d'Elsa - panorama.
Colle Val d'Elsa - Parco Fluviale dell'Elsa, cascata di Diborrato.

Dopo una leggera discesa arriviamo ad uno degli ingressi del Parco Fluviale dell’Elsa e al primo dei guadi che dovremo affrontare e che, fortunatamente, sono dotati di corde per aiutare l’equilibrio. Non appena ci affacciamo sulle acque di un azzurro incredibile, contornate da una folta vegetazione e interrotte da rocce che disegnano pittoreschi attraversamenti, capiamo subito perché il Parco Fluviale Alta Valdelsa o SentierElsa è così celebre… Esso, inoltre, si colloca all’interno di uno spettacolare canyon. Il sentiero è lungo circa 4 km e si snoda tra le rigogliose piante regalando continui scorci incantevoli, cascate e passaggi su ponti di legno, passerelle e pietre. 

In questo momento ci troviamo circa a metà del percorso e proseguiamo tra idilliaci scorci fino ad arrivare alla Cascata di Diborrato, alta quasi 15 metri, accanto alla quale si apre una comoda area picnic, e al Ponte di San Marziale. Consigliamo di salire sulla strada asfaltata per osservare dall’altro la cosiddetta steccaia, parte del Sistema delle Gore e che tratteneva le acque dell’Elsa. Poco oltre sorge dal Chiesa di San Marziale, dedicata al santo patrono di Colle e ornata da un elegante loggiato ottocentesco.

Colle Val d'Elsa - Parco Fluviale dell'Elsa.
Colle Val d'Elsa - Parco Fluviale dell'Elsa.
Colle Val d'Elsa - Parco Fluviale dell'Elsa, Ponte di San Marziale.

Torniamo sui nostri passi e ammiriamo nuovamente il sentiero che corre parallelo al fiume, fino ad arrivare al guado con il quale lo avevamo iniziato. Qui giriamo a sinistra e proseguiamo immersi nella natura, circondati dalla tipica vegetazione riparia, tra pioppi, noccioli, salici e ontani… Superiamo altri guadi e veniamo accompagnati dal suono dell’acqua ora più placida ora sballottata da rapide e cascatelle.

Nella parte finale del percorso possiamo osservare i resti dell’antico Ponte di Spugna, da cui passava la strada verso Firenze e che viene citato sia da Dante sia da Boccaccio. Discostandoci un poco dal fiume, attraversiamo alcuni orti e frutteti e saliamo nuovamente sul ponte vicino alla Chiesa di Spugna.

Un approfondimento di questa parte dell’itinerario (Parco Fluviale dell’Elsa) è disponibile qui.

Colle Val d'Elsa - lungo le mura.
Colle Val d'Elsa - vicolo.
Colle Val d'Elsa - lungo le mura.

Il nostro percorso è quasi terminato ma abbiamo ancora qualche perla nascosta da scoprire. Saliamo, quindi, verso la parte alta di Colle e arriviamo al Baluardo. Da qui svoltiamo subito a sinistra e percorriamo un tratto delle antiche mura per poi inoltrarci tra i vicoli medievali: l’atmosfera è davvero affascinante…

Passata la Fonte Coveri, ci spostiamo sull’altro lato delle mura e ammiriamo il panorama su Colle, mentre su un poggio poco distante distinguiamo la nostra ultima tappa, il Convento di San Francesco. È proprio qui, infatti, che termina il nostro itinerario: nel silenzioso chiostro e tra gli affreschi rinvenuti sotto successivi interventi di modifica della chiesa.

Un approfondimento di questa parte dell’itinerario è disponibile qui.

Colle Val d'Elsa - lungo le mura.
Colle Val d'Elsa - Convento di San Francesco, interno.

Dopo un ultimo sguardo al borgo, una vista davvero da cartolina, rientriamo alle nostre auto, consapevoli di aver attraversato momenti diversi della storia della città e di aver apprezzato gli aspetti storici, artici e naturalistici di questa perla incastonata nel Chianti Senese…


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