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LA VIA DEI CILIEGI DI VIGNOLA

Una passeggiata ad anello tra gli alberi da frutto

Venerdì 29 marzo 2024

Durante la mezza giornata che abbiamo trascorso a Vignola, dato che la fioritura dei ciliegi era in anticipo, ne abbiamo approfittato per una passeggiata lungo una delle strade più famose della zona, che attraversa i campi coltivati con questi alberi da frutto… L’itinerario, adatto a tutti, ha una durata di circa due ore (un’ora in bici) e non presenta particolari difficoltà, tranne il caldo e la forte esposizione al sole, soprattutto nel tratto tra i ciliegi.

Lunghezza complessiva7,4 km
Tempi di percorrenza2h
Dislivello32 m.
Grado di difficoltàMolto facile
SCHEDA TECNICA

Il nostro percorso inizia dal centro del borgo di Vignola, precisamente dall’ingresso alla Rocca, di cui consigliamo fortemente la visita. Secondo noi, infatti, questa cittadina è adatta per una sosta che riesce a combinare storia, arte, tradizioni gastronomiche e natura…

Lasciamo l’auto al parcheggio gratuito lungo via Zenzano, dove solitamente è possibile trovare un posto con facilità, grazie al veloce scambio di macchine che arrivano e ripartono. Da qui ammiriamo una bella vista sulla Rocca di Vignola, oltre ad apprezzare una delle componenti del percorso: la presenza del fiume Panaro, lungo il quale si sviluppa il sentiero che collega Vignola al vicino borgo di Marano sul Panaro.

Che partiamo dal parcheggio o che iniziamo la camminata dal centro cittadino, raggiungiamo velocemente il “Percorso Sole”, il sentiero attrezzato che fiancheggia il fiume. In un primo momento passeggiamo un poco discosti da esso, costeggiando il prato e la piscina dell’impianto sportivo di Vignola.

Percorso Natura/Sole da Vignola in direzione Marano sul Panaro.
Via dei Ciliegi a Vignola.

Il Centro Nuoto è immerso in una splendida area verde, il cui prato, in primavera, si colora di margherite e tanti altri fiori… Sono diversi gli sport che si possono praticare nell’impianto, dotato di campi da calcio e da tennis. Oltre che a zona di relax, lo spazio è usato anche per animazioni, spettacoli e concerti.

I pannelli indicano che ci troviamo sul Percorso Natura, che però è un po’ in disuso e i cui cartelli illustrativi necessiterebbero di essere sostituiti perché scoloriti, danneggiati o illeggibili, e sulla Via Romea Nonantolana, che in circa 200 km conduceva i pellegrini dall’Abbazia di Nonantola (MO) a Roma, passando attraverso l’Appennino.

Via dei Ciliegi a Vignola.
Via dei Ciliegi a Vignola - frazione di Pesa.

La strada torna adesso ad affiancare la corrente, all’ombra piacevole di grandi pioppi, salici e ontani. Oltrepassiamo due graziosi ponticelli e ci troviamo di fronte ad una deviazione: a dritto prosegue il Percorso Natura, mentre a destra imbocchiamo la strada asfaltata che conduce tra i ciliegi.

Giriamo, quindi, su via della Mattarella, che disegna un angolo retto, e seguiamo le indicazioni per “Via dei ciliegi Vignola Marano”, grazie alle quali che riusciamo a districarci tra vicoli e frazioni, imboccando la giusta direzione ad ogni bivio.

Fin dal primo momento siamo circondati da splendidi ciliegi in fiore! Solitamente ciò avviene a metà di aprile, ma il periodo è ora spesso anticipato a causa dei cambiamenti climatici. Noi ci siamo stati a fine marzo e il caldo aveva già portato a fiorire tutte le piante… Un vero spettacolo!

Via dei Ciliegi a Vignola - via Impresa.
Via dei Ciliegi a Vignola - via Impresa.

Ma perché tutte queste coltivazioni? Ci troviamo nel territorio della ciliegia di Vignola IGP, eccellenza della provincia modenese. Il Durone di Vignola, infatti, è una varietà di ciliegio, conosciuto anche come Bigarreau tardif de Vignola o Nero II di Vignola; i suoi frutti sono croccanti e molto saporiti, dolci e con dimensioni medio-grandi. Il colore della buccia è rosso scuro, tenente al nero, una caratteristica che conferisce il nome di questa varietà. L’appellativo di Durone, invece, deriva dalla polpa, che è molto consistente.

La fioritura è accompagnata da numerose iniziative locali, compresi spettacoli, passeggiate, seminari, mercati e degustazioni gastronomiche, eventi sponsorizzati dalle amministrazioni locali e da varie aziende, manifestazioni che si susseguono solitamente nella seconda settimana di aprile.

La maturazione delle ciliegie, invece, avviene intorno tra metà giungo e i primi di luglio, mentre l’albero, che può raggiungere fino ai 10 metri di altezza, viene piantata solitamente in autunno oppure a febbraio-marzo.

Via dei Ciliegi a Vignola.
Via dei Ciliegi a Vignola.

Proseguiamo seguendo le indicazioni e oltrepassiamo casali agricoli, villette recentemente ristrutturate, palazzine con giardini curatissimi e strutture abbandonate, come quelle nella frazione di Pesa, dove un grande cedro, a lato della strada, offre riparo ad un palazzo con l’intonaco verdognolo e scorticato.

La bellezza dei ciliegi in fiore è una vera poesia! Filari di alberi meravigliosamente ornati, i petali bianchi che risaltano sui prati verdeggianti, le chiome chiare che spiccano sulle colline circostanti…

Via dei Ciliegi a Vignola - cartelli di pericolo.


Solo una pecca stona con questa atmosfera idilliaca: l’abnorme quantità di cartelli minacciosi e macabri, appesi ovunque su tralicci, alberi, muri delle case… Le scritte recitano parole gravi, dai divieti di cogliere la frutta ad allarmi più generali; leggiamo, a caratteri cubitali accompagnati da simboli di morte: “Vegetazione avvelenata”, “Attenzione Frutta avvelenata”, “Attenzione Pericolo”, “Attenzione! Piante disinfestate”, fino ad arrivare al cartello più chiaro ed esaustivo: “Coltivazioni trattate con prodotti velenosi. Non toccare. Non mangiare. Non asportare alcun prodotto. Pericolo di morte. Divieto di passaggio e di sosta.”

Capisco la necessità di impedire agli avventori di cedere alla tentazione e addentare un frutto o riempire un cestino di ciliegie… Capisco l’impiego massiccio di disinfestanti e altri prodotti chimici… Ma tutto questo mi sembra eccessivo, soprattutto considerando che queste ciliegie vengono vendute ed esportate e, quindi, mangiate da centinaia, migliaia di consumatori! Mi domando: è allarmismo oppure ci stiamo cibando di frutta che teoricamente possiamo considerare “avvelenata”?

Lasciamo perdere la polemica e godiamoci il paesaggio, che, dopo la località Pesa, raggiunge il massimo splendore: via Impresa, infatti, è una delle strade più belle del percorso, con gli alberi più fitti e alti…

Il nostro consiglio è quello di svoltare a sinistra immergendoci tra i filari e abbandonando la parte più abitata a favore di una a maggior carattere agricolo, con persino le galline che beccano tra l’erba.

Nell’ultimo tratto l’asfalto cede il passo allo sterrato per poi ricongiungersi al Percorso Sole, che imbocchiamo a sinistra. Noi, infatti, non siamo arrivati fino a Marano, ma abbiamo preferito rientrare verso Vignola, a causa della pesante cappa di umidità e del poco tempo a disposizione.

Via dei Ciliegi a Vignola - ciliegi in fiori e colline.
Via dei Ciliegi a Vignola - veduta sulle colline circostanti.

Ci troviamo nuovamente sul Percorso Natura, che corre lungo la sponda sinistra del fiume Panaro, partendo dalla periferia della città di Modena e arrivando fino alla località di Casona di Marano. Il territorio vignolese è attraversato per intero da questo percorso e possiamo tornare verso il centro cittadino osservando il tipico ambiente fluviale di un territorio al confine tra pianura e collina, tra pioppi neri, sambuco, noccioli e ontani, oltre a qualche ciliegio che cresce qui fuori dalle cure dei campi agricoli.

In un punto la vegetazione si interrompe e possiamo ammirare una bella vista sulla Rocca di Vignola, che svetta tra gli alberi componendo un quadro suggestivo. Proseguiamo fiancheggiando nuovamente i campi sportivi, fino alla presa del canale San Pietro e al centro del paese.

Percorso Natura/Sole in direzione Vignola - affaccio sul fiume Panaro e  sulla Rocca.
Percorso Natura/Sole in direzione Vignola - la Rocca.

Si conclude così il nostro itinerario alla scoperta del territorio di Vignola e dei suoi suggestivi ciliegi. La passeggiata è piuttosto breve (circa 2 ore) e adatta a tutti, anche se occorre prestare attenzione nelle ore più calde e ai colpi di sole. Si tratta di un itinerario percorribile anche in bici, che possono chiudere l’anello in circa un’ora.

Nonostante alcune mancanze, come l’assenza di panchine o tavoli da picnic (tranne in un solo punto) e l’incuria dei pannelli illustrativi, e l’inquietante presenza dei cartelli di minacce di morte, l’esperienza è gradevole e magica, soprattutto per chi ama scattare foto e immergersi in un’atmosfera quasi magica…


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