Un giorno nei borghi di Pieve e S. Andrea di Compito
Marzo-aprile, una splendida giornata e una vena di romanticismo: sono gli ingredienti perfetti per trascorrere un sabato o una domenica nel Borgo delle camelie, in occasione della mostra sulle Antiche Camelie della Lucchesia, che quest’anno ha celebrato il trentesimo anniversario.
Il borgo è in realtà l’unione di due piccoli villaggi: Pieve e Sant’Andrea di Compito, vicino a Capannori (Lucca). Non solo è possibile ammirare un’incredibile varietà di camelie (ignoravo quante fossero e come potessero essere così diverse), ma anche addentrarsi nella mostra allestita al Centro Culturale Compitese, in cui si legge la storia e la descrizione di questa pianta e si trovano alcuni banchini di prodotti tipici del luogo, dai formaggi ai salumi, dall’olio biologico fino al gelato. Per l’occasione sono aperte numerose strutture, altrimenti chiuse, come le ville Borrini, Orsi e Torregrossa: ciascuna con il proprio splendido giardino in cui proliferano le camelie, alcune di esse persino secolari.
Noi abbiamo parcheggiato davanti al Ponte alle Corti, che segna l’inizio del borgo di Sant’Andrea, davanti ad una fonte da cui sgorga l’acqua fresca e cristallina, che tutti gli abitanti dei dintorni vengono a raccogliere (e la fila di persone con le taniche vuote lo dimostra). Abbiamo scelto di fare il biglietto per poter accedere alla mostra e ai numerosi giardini aperti: sette euro a testa, che valgono senza dubbio la pena. Dal capanno dell’accoglienza abbiamo poi proseguito verso il centro culturale (se lo desiderate c’è un punto ristoro con prezzi accessibili e porzioni abbondanti), per poi immergerci in stradine e viottole, sorprendendoci ad ogni nuovo scorcio, alla vista di così tanti fiori e così poco profumo (le camelie, infatti, sono del tutto inodori).
Seguire l’itinerario consigliato si è rivelata un’ottima scelta, anche grazie alla guida che ci hanno fornito all’ingresso, ma potrei anche consigliare di perdersi e lasciarsi guidare dalle indicazioni agli angoli delle strade, seguire il sole, l’istinto, il desiderio di scoperta. Ci siamo inerpicati sulla Torre di segnalazione, da cui si gode un’inusuale vista su Lucca; abbiamo passeggiato nel giardino di Villa Orsi, dove si svolgeva la cerimonia del tè coreana e abbiamo degustato questa bevanda con un assaggio di platano fritto; ci siamo addentrati tra le camelie del Camellietum Compitese, un giardino nato all’inizio del ‘900 e che adesso conta più di mille piante.
“La vita è affascinante, dipende tutto dalla lente attraverso la quale la si guarda.”
Alexandre Dumas, figlio, La signora delle Camelie
Ogni weekend prevede un particolare programma di eventi e attività, ma a noi è bastato passeggiare in riva al torrente, osservare i fiori, scoprire i gatti distesi a prendere il sole o pronti a cacciare in mezzo all’erba, semplicemente lasciarsi andare, assorbire il sole, respirare un’aria diversa, godersi una giornata fuori dal traffico cittadino, dai centri commerciali sovraffollati, dalla solita routine.
Ci si accorge che in fondo sarebbe così facile lasciarsi andare ad una natura rassicurante, ad un’armonia potente e benefica.
Nella foto, il Camellietum Compitese, insignito nel 2016 del titolo di “Garden of excellence”, prestigioso riconoscimento che poche aree verdi al mondo possono vantare.
QUANDO?
Marzo – Aprile
QUANTO?
Una giornata – dalle 12.00 alle 17.00
DOVE?
Pieve e Sant’Andrea di Compito – Capannori (Lucca) – Toscana
INFORMAZIONI
http://www.camelielucchesia.it/
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