Dalla stazione di Castelir a Malga Bocche
Domenica 5 marzo 2023
I trekking invernali non mancano in Val di Fiemme, fantastiche alternative agli sci per chi non ama le piste o vuole concedersi una giornata diversa dal solito… Per me e per la mia cagnolina Frida sono modi fantastici per accompagnare Lorenzo, quando preferisce sciare. Così abbiamo scoperto numerosi itinerari alternativi da fare a piedi, senza necessariamente prendere gli impianti (e risparmiando il loro costo esoso!).
Il comprensorio sciistico dell’Alpe Lusia è uno dei più famosi della Val di Fiemme, con 30 km di piste adatte a tutti i livelli, da quelle per principianti alle ripide per gli sciatori esperti. L’area, particolarmente frequentata anche d’estate (qui vi raccontiamo il nostro trekking), offre numerose alternative: dal trekking invernale alle ciaspolate, dalla pista per lo slittino (lunga oltre 2 km) alle malghe e ai parco giochi per i bambini.
Il percorso che abbiamo scelto di fare (io e Frida, intendo) è piuttosto semplice da un punto di vista tecnico, ma si colloca in una media difficoltà a causa del notevole dislivello in salita. Può essere compiuto con gli scarponi da trekking invernali perché i sentieri sono molto battuti oppure con le ciaspole se è nevicato di recente (e in abbondanza).
DA CASTELIR A MALGA CANVERE
Lasciata l’auto nel parcheggio dell’impianto di risalita Castelir – Fassane, snobbiamo la cabinovia e ci sobbarchiamo la fatica di un’oretta e mezza di salita per circa 500 metri di dislivello. Il nostro sentiero, facilmente individuabile accanto al bar ristorante El Zirmo, è largo nella parte iniziale, che compie una morbida doppia curva prima di cominciare a salire in modo più brusco.
Seguiamo fin da subito l’indicazione per le località Costa Mongaia e Canvere. Ci troviamo già all’interno del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, istituito nel 1967 e che si estende su una superficie di quasi 200 kmq, comprendendo le Pale di San Martino, la foresta di Paneveggio, una parte della catena del Lagorai e una porzione della catena Lusia-Cima Bocche, dove ci troviamo noi adesso. Il territorio è composto da foreste secolari, prati, rocce e laghi, una ricca fauna di caprioli e cervi…
Dopo poche decine di metri ci lasciamo alle spalle il caos della folla degli sciatori e ci immergiamo nel silenzio del bosco, composto prevalentemente da abeti e larici. Alcuni scorci ci permettono di ammirare il panorama sulla catena del Lagorai, alle nostre spalle, e sulle cime oltre il passo Lusia, alla nostra sinistra.
Dopo qualche minuto passiamo il rifugio di Costa Mangaia, una deliziosa costruzione in legno alla nostra destra, e proseguiamo in salita in direzione di Malga Canvere, quando arriviamo al bivio con il sentiero (a destra) che ci porterebbe a Paneveggio.
Nella parte finale di questo primo tratto di sentiero la vegetazione si apre lasciandoci meravigliati alla vista delle iconiche Pale di San Martino, oltre alla catena del Lagorai. Qualche centinaio di metri dopo arriviamo a Malga Canvere o meglio ai pascoli innevati che la circondano, con bucoliche baite in legno e vecchi fienili, retaggio di una società contadina particolarmente attiva in questi prati fino a qualche decennio fa. Il paesaggio è davvero incantato!
MALGA BOCCHE
Il nostro sentiero si immette in una strada più ampia e battuta, che prendiamo a sinistra in direzione di Malga Bocche, che è distante solo una trentina di minuti. Il tratto è più o meno pianeggiante e non particolarmente faticoso: è una bella e comoda passeggiata panoramica tra parti di bosco e scorci sempre più vicini delle Pale di San Martino.
La strada sterrata n. 623 collega il Passo Lusia (2.056 m. s.l.m.) a Malga Bocche (1.946 m. s.l.m.), che dispone di un’incredibile terrazza sul gruppo dolomitico delle Pale, tra i più aspri e imponenti! L’agritur è situato nel comune di Moena (Val di Fassa) ed è aperto solo in estate, quando è possibile degustare prodotti tipici trentini.
Dopo aver ammirato l’incredibile panorama possiamo tornare indietro per il medesimo sentiero, proseguire dopo Malga Canvere e arrivare in circa 45 minuti in totale alla località Le Fassane, dove giunge l’impianto che parte da Castelir.
CHALET 44
Noi abbiamo scelto di fermarci a pranzo qui, allo Chalet 44, raggiungibile facilmente anche dalle piste da sci e quindi punto di ritrovo ideale per amici e parenti sciatori. Questo rifugio di montagna ha una forte vocazione al design contemporaneo, minimale, nordico e accogliente. Riesce a coniugare modernità e tradizione (ad esempio con l’uso del legno della Val di Fiemme), inserendosi perfettamente nel contesto naturale.
Ci siamo accomodati sulla terrazza esterna, al sole, godendoci la vista sulla catena del Lagorai e sulle Pale di San Martino. Nonostante il locale tenda a diventare un po’ troppo affollato, la proposta del menu è ottima: piatti tipici trentini con opzioni per celiaci e vegetariani. Io, ad esempio, ho optato per uno spaghetto senza glutine con pesto di pistacchi.
Dopo pranzo è arrivato il momento del ritorno: noi abbiamo preferito l’impianto per motivi di tempo, ma è possibile compiere il medesimo percorso a ritrovo, imboccando la strada battuta che conduce a Malga Canvere e girando a destra in discesa fino alla stazione Castelir.
Il punto forte di questo itinerario è senza alcun dubbio il panorama: possiamo goderne quasi in ogni momento del percorso e non possiamo che rimanerne appagati!
INFORMAZIONI
- Traccia GPS Outdooractive: https://out.ac/IHegRV
- Traccia trekking a Malga Bocche: https://www.outdooractive.com/it/route/escursione/val-di-fiemme-e-val-di-cembra/malga-bocche-oasi-di-bellezza-per-gli-occhi/37757491/
- Traccia ciaspolata “La Malga Canvere da Castelir”: https://www.outdooractive.com/it/route/ciaspolata/val-di-fiemme-e-val-di-cembra/la-malga-canvere-da-castelir/12869094/
- Ski Area Alpe Lusia: https://www.alpelusia.it/it/inverno/ski-area-alpe-lusia-bellamonte-e-moena
- Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino: https://www.parcopan.org/
- Malga Bocche: https://www.agriturismotrentino.com/it/agritur-malga-bocche/59-158/
- Chalet 44: https://www.chalet44.it/
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