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FENICOTTERI A FIRENZE

La poeticità atterra nel lago dietro l’aeroporto di Peretola

Fenicotteri visti da lontano.

Sono anni che un gruppo di fenicotteri sceglie di passare alcuni mesi dell’inverno nella piana di Sesto Fiorentino. La prima volta, quando si diffuse la notizia, ci abbiamo creduto in pochi: che ci facevano i maestosi ed eleganti volatili rosa nel lago dietro l’aeroporto? Si erano persi? Era una bufala? Sarebbero subito fuggiti? Io e mia madre siamo corse a vederli, un po’ riluttanti, un po’ emozionate, per niente attrezzate (senza binocolo, macchina fotografica o alcun equipaggiamento). Rintanate nel casottino di avvistamento scrutavamo il lago estasiate. “Non torneranno più”, ci siamo dette rientrando in auto e immergendoci nel grigiore cittadino. E invece…

Fenicotteri visti da vicino.
Gruppo di fenicotteri con uno che apre le ali.

Non solo i fenicotteri sono tornati tutti gli anni, ma stanno anche aumentando di numero. A fine dicembre ne sono comparsi una sessantina, dieci giorni fa se ne contavano 149 e adesso sembra che siano ben 250. Pare incredibile: dietro ad un aeroporto, tra aerei che decollano e rumori a dir poco innaturali, i fenicotteri trascorrono lieti le proprie ore. Per lo più mangiano con la testa immersa nella fanghiglia, litigano beccandosi a vicenda, si accoppiano, aprono e chiudono le maestose ali e volano a pelo d’acqua. Insomma, uno spettacolo.

Chi sono? Da dove vengono? Questo mistero ha coinvolto e affascinato tutti. A quanto pare sarebbero dei fenicotteri erranti; non seguono, cioè delle rotte migratorie, ma si spostano in diversi luoghi, che possono anche divenire delle tappe fisse. A quanto pare hanno onorato il lago di Peretola di divenire una di esse. Dove andranno poi? Si pensa nella Camargue… Ma per diversi mesi possiamo godere qui della loro rosea magnificenza.

L’arrivo dei fenicotteri nella piana fiorentina ha contribuito anche ad attirare l’attenzione su una zona troppo spesso ingiustamente trascurata. Il lago, che si estende tra il comune di Firenze e quello di Sesto (e che è ben visibile da monte Morello, a nord), è uno degli ultimi specchi d’acqua che costituivano un antico bacino lacustre tra Firenze, Prato e Pistoia. Alcuni resti di questo bacino sono ravvisabili negli specchi d’acqua della bella oasi WWF degli Stagni di Focognano a Campi Bisenzio e nelle aree di Agliana, Quarrata, Prato, Signa e Sesto Fiorentino.

Gruppo di fenicotteri con uno in volo.
Gruppo di fenicotteri con uno che atterra.

Il lago di Peretola, gestito per anni da un gruppo di cacciatori, è stato poi ceduo a Lega Ambiente, che tutt’ora se ne occupa. Sono rimasti alcuni vecchi capanni, un tempo utilizzati a scopi venatori, e l’ingresso è libero, sebbene non attrezzato e con molte zone interdette a causa dell’adiacente aeroporto.

Quanto rimarranno i fenicotteri? Probabilmente fino a marzo. Io, comunque, ho preferito non attendere troppo e sono andata a far loro una visita. Subito si sente la loro presenza: il suono che emettono, quella specie di gorgoglio più piano e più forte, filtra tra le canne e aumenta man mano che ci avviciniamo.
Sono solitamente ben visibili da entrambi i lati in cui si trovano i capanni, ma la luce varia, così come anche la loro distanza.

Cancello per accedere ai capanni.



I punti di osservazione sono raggiungibili dal Polo Scientifico di Sesto Fiorentino: si lascia l’auto alla fine delle strade, proprio dove comincia il campo. Possiamo scegliere se inoltrarci a diritto, verso Firenze, con il canale a destra, e passare un ponticello, aprire un cancello e seguire i sentieri intorno al lago, oppure tornare indietro, con il canale a sinistra finché non si gira da quel lato, poco prima del maneggio. In entrambi i casi, lo spettacolo di cui si gode vale senza dubbio la piccola e scomoda passeggiata.

I fenicotteri torneranno? Speriamo di sì! Certamente è rincuorante leggere che l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, che avrebbe distrutto il lago, è stato una volta per tutte accantonato (purtroppo in Tribunale). I fenicotteri, ma anche tuta la flora e la ricca fauna che popola lo specchio d’acqua sono perciò salve.

La romantica storia di questi fenicotteri e lo spettacolo che offrono ad appassionati di natura e fotografia naturalistica, ma anche a tutti i cittadini e i curiosi, sono un sospiro di sollievo che possiamo tirare, la speranza che alcune oasi di bellezza possano continuare ad esistere, anche nei luoghi più impensabili, come dietro un aeroporto, sorprendendoci proprio dove non ci aspetteremmo.

Punto interrogativo in una vignetta arancione.

INFORMAZIONI
Foto spettacolari dei fenicotteri, ma anche di tanti altri uccelli e animali che abitano il lago di Peretola si trovano sul gruppo Facebook “Gli amici del Parco e della Piana di Sesto Fiorentino”.



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