Viaggi

SALERNO IN UN’ORA

Itinerario per una “toccata e fuga”

Martedì 29 novembre 2022

Passate da Salerno e avete solo un’ora di tempo? La coincidenza del treno vi offre lo spazio di soli sessanta minuti: troppi per rimanere in stazione e troppo pochi per visitare tutta la città? Oppure, come me, capitate a Salerno per lavoro e riuscite a ritagliarvi un’oretta per mettere il naso fuori dall’ufficio? Questo itinerario, semplicissimo, gratuito e a piedi, è ciò che state cercando!

Salerno - Lungomare Trieste.
Salerno - Duomo, campanile.

Sono stata a Salerno in una giornata di fine novembre, con un cielo velato e la tipica luce fredda dell’inverno. Da Firenze il treno diretto mi ha lasciata in stazione alle 13.10, puntuale dopo il recupero in extremis di oltre un quarto d’ora di ritardo. Poco più di un’ora dopo dovevo trovarmi al centro dei Servizi Sociali, al SAT, per un incontro con le coppie durante un corso di preparazione all’adozione… Quindi, gambe in spalla e sono partita alla mini-scoperta della città!

Uscita dalla stazione sono stata subito colpita dall’atmosfera natalizia, con gli addobbi e le luci di Corso Vittorio Emanuele… Il mio consiglio è di non farsi irretire dai negozi, ma proseguire verso il mare per ammirare una delle attrazioni più famose di Salerno.

Salerno - Lungomare Trieste.


IL LUNGOMARE TRIESTE

Negli anni Cinquanta questo tratto era considerato il lungomare più bello d’Italia e ancora oggi non perde del tutto il proprio fascino, nonostante qualche discutibile edificio a forma di casermone e l’incuria che ha colpito altri palazzi… Ciò che veramente affascina è il viale, lungo quasi 2 km, che offre la possibilità di abbracciare con lo sguardo la costa dal Cilento alla Costiera Amalfitana.

Il lungomare è composto da tre viali paralleli, ornati da palme, pini e tamerici. Passeggiando possiamo guardare il panorama e arrivare fino alla spiaggia di Santa Teresa e alla Villa Comunale; oltre (ma non abbiamo il tempo per giungere fin lì), la nuova stazione marittima è stata progettata dall’architetto anglo-irachena Zaha Hadid che ha ricevuto diversi premi ed è stata celebrata in tutto il mondo per questa sua opera.

Anche se non potete arrivarci in solo un’ora, potete alzare lo sguardo dal lungomare per cogliere una bella prospettiva del Castello Arechi… Salerno è stata per tre secoli una capitale longobarda e proprio da un principe, Arechi II, prende il nome la roccaforte; egli si trasferì qui da Benevento e fece rinforzare la fortezza presente fin dall’epoca romana, arroccata a 300 metri sul livello del mare. Se avete il tempo di visitare il castello, potete ammirare un incredibile panorama della Costiera Amalfitana fino alla Calabria.

Salerno - Lungomare Trieste.
Salerno - Lungomare Trieste.


IL DUOMO DI SALERNO

Sono passati meno di venti minuti, così ci dirigiamo verso l’interno del centro storico raggiungendo in pochissimo tempo il Duomo, che si erge con la sua facciata barocca su una stretta piazza. Il primo impatto con l’esterno non rende omaggio al suo effettivo valore… Infatti, vale la pena di una visita.

Innanzitutto, le origini della cattedrale sono molto antiche: essa fu fondata per volontà di Roberto di Guiscardo a partire dal 1076, quando la città fu conquistata dai Normanni. Fu dedicata a San Matteo Evangelista, poiché sorge sul luogo della sepoltura del santo, mentre in precedenza vi si trovavano le chiese di Santa Maria degli Angeli e di San Giovanni Battista.

Salerno - Duomo, atrio.

Appena oltrepassato il portale d’ingresso cominciamo a cogliere la vera bellezza del complesso: l’atrio è costituto da 28 colonne di età classica con capitelli differenti l’uno dall’altro che sorreggono archi a tutto sesto rialzati; il loggiato dell’ordine superiore è caratterizzato da bifore e pentafore con decorazioni in pietra nera e intarsi policromi. Da qui abbiamo una vista privilegiata sul campanile arabo-normanno del XII secolo, edificato dall’arcivescovo Guglielmo da Ravenna e alto 52 metri. Oltre ai sarcofagi romani, riutilizzati in epoca medievale, disposti all’interno dell’atrio, colpisce la nostra attenzione la facciata della chiesa, in tufo nero e pietra calcarea con un’iscrizione secondo la quale il duca Roberto si è assunto le spese della costruzione dell’edificio. L’entrata principale è costituita da un possente portone in bronzo le cui 54 formelle sono state lavorate a Costantinopoli; la cornice marmorea in cui esso è inserito si discosta da quella medievale per la presenza di una coppia di leoni. L’atrio è un luogo molto particolare, con un gusto arabeggiante; non a caso è considerato il primo esempio di Architettura Mediterranea.

Dall’armonia dell’atrio passiamo all’interno della chiesa, incontrando una piccola, momentanea, delusione: quasi completamente intonacata di bianco, ha forme seicentesche con alcuni sepolcri e un bel pavimento a mosaico nella zona dell’abside, voluto dall’arcivescovo Romualdo I Guarna un anno dopo la costruzione della chiesa. Prestando un poco di attenzione possiamo distinguere alcuni affreschi di scuola giottesca…

Salerno - Duomo, atrio.
Salerno - Duomo, atrio.

Nella parte terminale della navata si inserisce un coro ligneo delimitato da due amboni sorretti da colonnine tipicamente bizantine decorate con un intarsio di pietre policrome. Essi sono, rispettivamente, del 1180 (ambone Guarna) e del 1195 (ambone D’Ajello) e prendono il nome dai due arcivescovi che li hanno commissionati. Davanti, troneggia la colonna del cero pasquale, nel medesimo stile. A mio parere, si tratta delle opere più belle del duomo…

L’aspetto attuale della chiesa deriva dagli interventi operati dopo il terremoto del 5 giugno 1688; l’architetto Arcangelo Guglielmelli e poi Carlo Buratti hanno conferito l’aspetto di gusto barocco giunto fino a noi.

Salerno - Duomo, interno.
Salerno - Duomo, affresco.
Salerno - Duomo, ambone.
Salerno - Duomo, monumento funebre.
Salerno - Duomo, ambone.
Salerno - Duomo, affresco.

La vera chicca, però, è offerta dalla cripta a cui si accede dalla navata laterale sinistra e che custodisce le spoglie di San Matteo, uno dei quattro evangelisti, non a caso patrono di Salerno. Appena scese le scale ci troviamo immersi in un’atmosfera colorata e sospesa, dominata dalla decorazione ad affreschi che ricoprono l’intero ambiente…

Già dal 1081 le reliquie di San Matteo e quelle dei santi martiri e di altri santi furono deposte in questo luogo. Ne sono una testimonianza le lapidi, mentre l’aspetto attuale è un’opera degli inizi del Seicento, realizzata dall’architetto Domenico Fontana e dal figlio Giulio Cesare. Tutta la composizione ruota intorno al sepolcro di San Matteo, di cui sono custodite le reliquie e che è coronato da una doppia statua, creazione di Michelangelo Naccherino nel 1606. Il Santo è raffigurato mentre scrive il Vangelo con un libro poggiato sul ginocchio sinistro e una penna nella mano destra. Al suo fianco un angelo gli porge un calamaio.

Salerno - Duomo, cripta.
Salerno - Duomo, cripta.
Salerno - Duomo, cripta.

Usciti dal Duomo, dedicate un’occhiata al palazzo nobiliare che si erge di fronte e che prende il nome dagli antichi proprietari, la famiglia Giannattasio. Anche se adesso è stato acquistato dai Della Calce, è rimasto loro lo stemma in pietra sull’ingresso. La facciata in stile barocco è il prodotto di un rimaneggiamento seicentesco.

Salerno - Duomo, cripta.


VIA DEI MERCANTI

Abbiamo dedicato una ventina di minuti alla visita del duomo; se avete più tempo potete continuare con una sosta nella Pinacoteca e l’ingresso al Giardino della Minerva. Se, invece, in un quarto d’ora dovete tornare alla stazione, potete passare dai vicoli del centro storico, prevalentemente pedonale e costellato di negozi, bar, ristoranti, botteghe artigianali e alimentari.

La parte più antica di Salerno si estende in corrispondenza di via dei Mercanti, una viuzza larga al massimo 5 metri, così antica da essere stata la principale via commerciale in epoca longobarda. Veniva chiamata Drapparia perché c’erano i negozi che vendevano drappi, cioè tessuti.

Salerno - Via dei Mercanti.
Salerno - Palazzo Giannattasio.

Nel periodo natalizio, come tutta Salerno, anche Via dei Mercanti si addobba con le Luci d’Artista, delle quali abbiamo qui un assaggio… Nonostante la storia secolare, Salerno è divenuta meta turistica grazie a questa manifestazione: da novembre a gennaio le piazze e le strade, i parchi e la villa comunale sono decorate con luci natalizie a tema. La città offre così uno spettacolo unico nel suo genere, arricchito da diversi mercatini di Natale con prodotti tipici locali. A partire dal 2016, inoltre, viene installata sul Lungomare Trieste anche la ruota panoramica più grande d’Europa; la pandemia ha interrotto la tradizione, ma speriamo possa riprendere in futuro!

Da via dei Mercanti, proseguiamo su una strada più larga e commerciale, Corso Vittorio Emanuele, che ci conduce alla stazione. Abbiamo terminato il nostro tour di Salerno… e non vediamo l’ora di tornarci per approfondire la visita!

Salerno.
Federica presso gli uffici del SAT di Salerno.


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