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YOGA E MUDRA

Due libri introduttivi alla portata di tutti

A cavallo tra due anni, dal 2019 al 2020, ho letto due manuali molto diversi ma in un certo qual modo simili, sicuramente frutto di una mia ricerca interiore che da anni sto conducendo, tra filosofia, yoga e meditazione.


I cuori degli uomini sono tutti uguali, vogliono solo essere sereni e felici.


Albert Schweitzer

Con questa citazione si apre il libro di Gertrud Hirschi, I mudra dei desideri. Realizza i tuoi sogni con le antiche tecniche indiane (Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 2010). Mai scritte parole più vere, mai scelta affermazione più appropriata per l’inizio di un saggio del genere (anche se definirlo saggio è probabilmente inappropriato). Il mio 2019 si è concluso con la lettura di questo libro, regalatomi per Natale da una cara amica, appassionata di mudra, che ha colto nel segno donandomi qualcosa che da sola avrei stentato ad acquistare. Si tratta di un piccolo manuale, con un’introduzione a questo incredibilmente complesso universo; la scrittrice si focalizza però su qualcosa di molto semplice e concreto: i desideri. Chi non ne ha? Chi non vorrebbe si realizzassero?

Attraverso un percorso guidato il lettore viene invitato a riflettere sui propri desideri, a scegliere i più importanti, riconoscere quali sono i più autentici e veri; viene sollecitato a scegliere le parole con cui esprimerli (evitando le negazioni perché il nostro subconscio non riconosce termini quali “non” e “nessun”) e ad immaginare la realizzazione di ciò che desidera. Gradualmente, ma in mondo molto semplice e diretto, si giunge al cuore del messaggio di Hirschi: l’importanza delle tre 3 M: mudra, mantra e meditazione. I mantra o “parole della forza” “sono sillabe, parole o intere frasi che vengono ripetutamente pensate, sussurrate, pronunciate o cantate” permettendo di “acquisire una visione chiara di ciò che è importante, giusto, buono e bello” (p. 29). Mudra, che in sanscrito significa “segno” (“gesto portatore di gioia”), è una determinata posizione delle dita e della mano: ciò supporta la meditazione. Le posizioni delle mani (dalle quali passano i meridiani, ovvero canali di energia) esprimono un atteggiamento, uno stato interiore, che viene così liberato. Infine la meditazione: può essere fatta in forme diverse, concentrandosi sul respiro, liberando la mente, creando immagini e visualizzazioni a seconda del mudra e del mantra che viene ripetuto.

Due libri dedicati allo yoga e ai mudra con alcune carte.
All'interno del libro dedicato allo yoga: spiegazione e figura dei diversi chakra.

L’aspetto più pratico si concentra nella seconda parte del libro, al quale sono allegate quaranta carte, ciascuna con un mantra e un mudra. Hirschi spiega come scegliere la carta per la meditazione e per ognuna dedica una breve riflessione e guida nell’esecuzione delle tre M. Non si tratta di un libro approfondito sui mudra, ma di una loro introduzione utile soprattutto a coloro che vogliono avvicinarsi a questo mondo. Ciò che viene proposto e spiegato è adatto a tutti e, dopo aver letto l’introduzione, è possibile dedicare pochi minuti della giornata alla scelta di una carta e alla successiva pratica dei mudra. Si tratta di un universo affascinante, ma che purtroppo a volte tende a scoraggiare: a piccoli passi, un mudra alla volta è invece possibile addentrarcisi un poco.

Il 2020 si è per me aperto con la lettura di un libro legato allo yoga: Filosofia Respiro Posizioni Yoga quando il corpo incontra la mente e l’anima li avvolge di Ulrlike Raiser (Edizioni del Baldo, Verona, 2012). Ho trovato questo piccolo manuale pratico mentre ero alla ricerca di un’agenda per l’anno nuovo, in una graziosa cartoleria di Cavalese (in Trentino). Me ne sono subito innamorata. A parte le belle immagini e la stampa accattivante, era un po’ di mesi che avrei voluto leggere qualcosa sullo yoga, che pratico da ormai tre anni ma di cui non ho mai aperto un manuale. Questo, in particolare, è un’introduzione alla pratica con interessanti elementi di teoria e un’ampia sezione dedicata alle asana (le posizioni), che sono spiegate nel dettaglio. Per me è stato affascinante scoprire numerosi concetti che sono dietro qualcosa che pratico ogni settimana e che altrimenti sarebbe incompleto.

Libro dedicato ai mudra e le relative carte sparse sul parquet.
Ragazza che fa yoga tenendo il dorso del piede dex con la mano e restando in equilibrio. Sullo sfondo un lago e bosco.

Partendo proprio dal significato di yoga (in sanscrito yuj significata “attaccare” al tiro gli animali, ma anche “unione” perché gli animali sono uniti al giogo), che indica una filosofia basata sul concetto di unione di corpo, mente e anima, si passa ad aspetti storici (le prime citazioni sono nei testi sacri religioso-filosofici dei Veda del 1200-1600 a.C.) e ad una panoramica dei diversi stili di yoga, consigli sulla sua pratica (dove, quando, la figura del maestro) e ci si sofferma sull’importanza della respirazione. Oltre ai benefici e all’aspetto maggiormente concreto, si parla anche del prana (la forza presente in ogni cosa) e dei chakra (i centri energetici all’interno del nostro corpo) e di come le diverse asana riequilibrino lo scorrimento dell’energia attraverso di essi.

Pur volendo essere un manuale di avvicinamento allo yoga, a mio parere si tratta di un libro che ha fascino soprattutto per coloro che hanno già iniziato a praticare. Vedere i risultati e i benefici e comprendere poi la teoria è secondo me molto incisivo e convincente. Dopo la lettura di questo libro, mi sono convinta ancora di più che lo yoga necessita di una conoscenza e di un approfondimento di studio fondamentale per goderne appieno. Sebbene spesso purtroppo lontano dal nostro modo di pensare, trovo una profonda verità nella concezione orientale dell’unione di corpo, mente e spirito.

Lo yoga è sempre una ricerca. (…) un modo di considerare l’uomo come unione e non come separazione di corpo, mente e spirito. (…) una visione olistica dell’uomo per cui (…) ogni sua singola parte, materiale o spirituale, sia strettamente dipendente dalle altre.


Ulrlike Raiser, “Filosofia Respiro Posizioni Yoga”, p.8.



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