– parte II –
Dopo la prima parte dedicata alla visita di Cavalese, con alcuni suggerimenti gastronomici e il Magnifico Mercatino di Natale, al panorama dal Monte Cermis e alla passeggiata lungo il torrente Avisio, ecco altri luoghi magici da esplorare sotto le feste (e non solo).
ITINERARIO DEI PRESEPI
Non sono mai stata una grande appassionata di presepi, tuttavia quelli costruiti qui in Val di Fiemme sono belli e toccanti non solo per la maestria della loro realizzazione, per la varietà, le minuzie dei particolari e talvolta la grandezza delle costruzioni ma anche e soprattutto perché sprigionano una tradizione popolare, la passione e l’impegno della gente del luogo.
Iniziamo quindi dai più “caserecci”:
I presepi nel bosco di Zanolin
Nella piccola frazione di Zanolin (a Ziano di Fiemme) ci si inoltra nel bosco di abeti e larici seguendo un percorso molto suggestivo e della durata di circa un’ora. Qui troviamo lungo la strada decine di presepi, creati dagli abitanti del paesino per invitare a respirare l’atmosfera natalizia a contatto con la natura. L’atmosfera è magica: alcune stelle attaccate ai tronchi guidano il sentiero e divertenti pecorelle indicano la presenza di un presepe. Ce ne sono di tutti i tipi: realizzati con pigne o noccioline, ricavati nel tronco degli alberi, appoggiati su una ruota; alcuni più grandi, altri minuscoli. All’inizio del percorso si è invitati a prendere una mappa, sul cui retro c’è un cruciverba interattivo: bisogna rispondere a domande relative ad alcune delle composizioni per scoprire la parola nascosta… Questa esperienza creativa è adattissima per le famiglie, ma divertente anche per adulti e ragazzi che non hanno perso il loro lato di bambini e che sono pronti a scoprire giocando.
Tesero
Il centro storico di questo piccolo paese diviene una sorta di museo di presepi a cielo aperto, un lungo e intricato itinerario che in ogni angolo porta a scoprire nuove composizioni create dagli abitanti del luogo. Alcune sono di notevole fattura, con i personaggi intagliati nel legno e i paesaggi ricreati fin nei particolari.
Da non perdere il grande presepio nella piazza principale e la notevole esposizione sul tema della Natività nelle cantine e nelle stalle di Casa Jellici, dove sono esposte opere di collezionisti e manufatti tradizionali di svariata provenienza (dai presepi a grandezza naturale a quelli intagliati in un unico blocco di legno, ad altri in cartone e alle miniature).
Il percorso dei presepi è una notevole occasione per scoprire la stessa città di Tesero. Passando dall’ufficio informazioni, infatti, è possibile ritirare non solo la mappa delle esposizioni (alcune di esse sono valutabili e, riconsegnando la cartolina, si diviene a tutti gli effetti membri della giuria popolare che a febbraio elegge il miglior presepe), ma anche un itinerario per scoprire aspetti storici, architettonici e artistici. Accanto ai diversi luoghi di interesse, infatti, sono presenti targhe che ne danno una spiegazione e contengono parole in dialetto che possono essere riportate sulla cartina. E’ un percorso divertente e interessante, ricco di fascino e scoperta: Tesero, infatti, conserva numerosi edifici tipici e antichi, con la loro caratteristica struttura (stalla, appartamento e sommità in legno per seccare il foraggio), la cappella di San Rocco, con gli affreschi dei lavori proibiti la domenica, un forno a bulbo che sporge da un palazzo, pitture cinquecentesche affioranti dalle facciate e soprattutto un fitto reticolo di corti, che collegano edifici e vie senza soluzione di continuità.
Varena
Un grande e storico presepe diffuso, “Sulla via di Betlemme”, situato nel centro di Varena, con 100 personaggi e ben 700 metri di sentiero, realizzato per la prima volta nel 1989 da un gruppo di volontari. Sono rappresentate diverse attività alcuni lavorano la creta, altri sono pastori, altri ancora conciano le pelli. Non mancano i mestieri antichi (fabbro, maniscalco, falegname) e momenti di vita agreste con la battitura del grano, il lavoro del mugnaio, del fornaio etc. Il presepe è molto suggestivo la sera, ma godibile anche di giorno. L’ho potuto ammirare svariate volte e ciò che mi colpisce di più è sempre il torrente che vi scorre al centro e che fa girare il mulino e la macina: in miniatura è racchiusa la bellezza e la poeticità dei lavori di un tempo.
PONTE VECCHIO DI PANCHIA’
Passando da un paesino all’altro è interessante attraversare il Ponte Vecchio, situato a Panchià, in legno di larice e con una campata ad arco sopra il torrente Avisio. Costruito nel 1905, è sostanzialmente integro e unico in valle; si tratta di un bene culturale per l’interesse storico ed architettonico.
PREDAZZO
In primo luogo il mercatino di Natale, con la piccola pista di pattinaggio sul ghiaccio e i prodotti tipici locali. Posto nella piazza di fronte alla chiesa, è ben illuminato e al calare del sole la facciata del municipio si anima con diverse proiezioni. Non si può non ammirare la cattedrale, di grandi dimensioni, consacrata ai Santi Filippo e Giacomo.
Merita senza dubbio una visita anche il Museo Geologico delle Dolomiti, creato nel 1899 e adesso sede territoriale del MUSE (Museo delle Scienze di Trento). Con un allestimento curato fin nei minimi dettagli, racconta l’affascinante storia delle Dolomiti di Fiemme e Fassa e il rapporto tra natura e popolazione, oltre ad esporre la più ricca raccolta di fossili invertebrati delle scogliere medio-triassiche conservata in Italia. E’ un museo godibile anche per chi, come me, non è un appassionato di rocce e ha una scarsissima conoscenza della geologia.
Queste sono solo alcune delle idee per visitare la Val di Fiemme, ma i paesi e gli itinerari non mancano. Ad esempio per chi preferisce una passeggiata nella natura con scarponi o ciaspole è consigliatissimo il passo Lavazè – Oclini!
INFORMAZIONI
Presepi nel bosco di Zanolin: www.presepinelbosco.com
Tesero: www.presepiditesero.it Varena: www.presepiovarena.it
Museo Geologico delle Dolomiti: www.muse.it
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