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COME ORGANIZZARE UNA VACANZA

La nostra settimana (lunga) in Trentino

Prato verde con sentieri; bosco, montagne rocciose.

Come pianificare una vacanza? Mia madre è stata per me una grande e ancora imbattuta maestra nell’arte di organizzare le tappe, abbinare luoghi turistici a mete meno conosciute, scoprire piccole perle di rara bellezza. La ricordo bene: cartina in pugno, guida nella borsa a zainetto e scarpe comode; ed io che trotterello sempre, fedele, al suo fianco. Penso di aver ereditato da lei la capacità di scovare notizie, informazioni, chicche storiche e artistiche; negli anni, credo (e probabilmente il mio compagno se ne rammarica) di essere diventata piuttosto brava a districarmi tra siti internet, opuscoli cartacei, improvvisazioni dell’ultimo minuto, con l’entusiasmo di voler vedere sempre tutto. Al contrario di mia madre, però, non ho ancora ben fatto i conti con l’evidenza che la completa esaustività non è davvero un traguardo raggiungibile.

Quest’anno avevamo fissato una vacanza a Creta con un itinerario serrato che ci avrebbe portato a scoprire tutta la parte occidentale dell’isola e invece… Ma non facciamocene un cruccio! Il mio compagno, Lorenzo, ha la fortuna di poter contare su un piccolo e grazioso appartamento in Trentino, al Villaggio Veronza (Cavalese), dove facciamo tappa fissa una volta in inverno ed una in estate. Per questo agosto si è stranamente lasciato convincere ad organizzare le giornate della nostra settimana, così da avere, una volta arrivati, un piano (più o meno) certo.

Montagne con lago, ghiaccio non sciolto, prati verdeggianti, nuvole basse.
Passo Manghen
Tavolo da pic nic in legno, prato verde, boschi e montagne.
Villaggio Veronza

Ecco quindi alcuni spunti per organizzare una vacanza in montagna, mescolando un po’ le attività e alternando giornate impegnative ad altre un po’ più rilassanti, così che tutti possano davvero godere dei giorni lontani dallo stress quotidiano.

1. Alloggiare in un punto strategico – Questo, ovviamente, per noi che abbiamo già un appartamento è già assodato e non è oggetto di possibile scelta. Tuttavia, è sempre bene decidere il proprio alloggio secondo le attività che si desidera fare e i luoghi che ci piacerebbe visitare. Di conseguenza, meglio prima scegliere cosa vedere e, solo in un secondo momento, dove avere il proprio punto di appoggio. Questo ragionamento vale anche al contrario: se abbiamo già un appartamento, privilegiamo visite, escursioni e gite nelle vicinanze. Noi siamo in Val di Fiemme: sarebbe impensabile organizzare una passeggiata in Val Venosta. O meglio, potremmo anche farlo… ma a che prezzo? E perché, dato che ci sono così tante meraviglie da scoprire con un viaggio non sfiancante?

2. Alternare le attività – La strategia migliore per non litigare: se fossi da sola, farei escursioni ogni giorno, senza soste, senza distrazioni, sveglia alle sette, rientro e riposo. Ma non siamo tutti uguali… Lorenzo preferirebbe tanti barbecue, rafting, noleggio di ebike, terme. Cambiare le attività è anche molto utile per ridurre la stanchezza: è inutile pretendere di camminare otto ore per sette giorni di seguito (soprattutto se non si è particolarmente allenati): al quarto giorno, cosa ci godremmo? Inoltre, in ogni luogo ci sono tante opportunità da provare e spaziare ci consente un’esperienza migliore.

Federica con bici elettrica, mucche al pascolo e montagna con boschi.
Passo Oclini
Mucche al pascolo, boschi e montagne rocciose sullo sfondo.
Val Venegia

3. Non dare nulla per scontato – Non basta sapere cosa fare: dobbiamo conoscere anche come, quando, quanto costa, quanto tempo impiegheremo e così via. Prendiamo l’esempio più semplice: se so di voler fare un determinato trekking, dovrò conoscere quanto dista dal mio alloggio, quanti sono i km e qual è il tempo (orientativo) di percorrenza, se ci sono particolari precauzioni da prendere, quali indicazioni seguire… Sembrano cose banali, ma non è così. Molto spesso, infatti, mi è capitato di partire per una gita “allo sbaraglio” e, sebbene nella maggioranza dei casi tutto fili liscio, quando ci se ne pente lo si fa amaramente. Specialmente sui sentieri è fondamentale sapere prima quali indicazioni seguire ed è sempre meglio avere una mappa cartacea o una scaricata una sul telefono, poiché spesso non c’è linea e rimediare è una seccatura.

4. Avere un’idea (sommaria) di dove mangiare – Colazione, pranzo e cena al bar o al ristorante spesso non sono sostenibili (anche economicamente). L’ideale è avere un abbozzo di programma su quali pasti fare in appartamento/hotel/panini preparati con alimenti comprati al supermercato e su quali invece godersi fuori. La mia raccomandazione è quella di trovare una giusta via di mezzo tra il sapere già in quali ristoranti si vuole pranzare/cenare (ad esempio facendo una ricerca su TripAdvisor o su qualche guida/blog/consigli locali) e l’improvvisazione (può capitare di scovare luoghi insoliti e che ci attraggono, quindi… perché no?);

5. Essere flessibili – Questo è forse il punto che mi riesce peggio. Io faccio un piano e lo seguo. Se non lo seguo (anche se non per colpa mia) mi sento a disagio. Devo lavorarci? Probabilmente sì, ma in ogni caso non è raro avere un bel programma e poi essere costretti a ritrattarlo, fare compromessi, modificare o eliminare qualcosa. Ci lascia sempre un po’ l’amaro in bocca. “Come sarebbe stato bello vedere quel posto!” Certo, ma se siamo stanchi morti/piove a dirotto ce lo saremmo goduti? La cosa migliore, quindi, è rimanere con una mentalità aperta, pronti a cogliere nuovi spunti e a rivedere i nostri programmi così apparentemente perfetti.

Per concludere, andiamo un po’ nel concreto. Io e Lorenzo partiremo da Firenze la sera del 6 agosto (giovedì); il nostro programma include nove giorni pieni e abbiamo fatto una lista delle attività maggiori che vogliamo sicuramente svolgere. Abbiamo scelto:

  • quattro trekking, di cui due più impegnativi ed due più semplici e rilassanti;
  • data la mia passione per gli animali e la nostra precedente esperienza di una breve passeggiata con gli alpaca vicino a casa, abbiamo deciso di provare una gita più impegnativa, sempre con gli alpaca, di 4 ore, con incluso una piccola merenda;
  • considerando il desiderio di Lorenzo di provare nuovamente le bici con pedalata assistita, faremo un tour tra natura e cultura (lungo il percorso ci sono infatti due forti);
  • poiché non può mancare una visita storico/artistica, vorremmo visitare la città di Merano con la sua arte e gli splendidi giardini;
  • entrambi siamo concordi sul provare l’ebbrezza del parapendio… sarà il regalo del mio compleanno!
  • Infine, per Ferragosto, ci aspetta un pranzo e una giornata rilassante con gli amici.

È chiaro che, sebbene sappiamo già che alterneremo le attività (ad esempio non faremo tutti i trekking consecutivi), potremo stabilire un ordine certo solo ogni giorno, dato che il tempo è piuttosto variabile. Abbiamo tuttavia già prenotato sia la gita con gli alpaca e sia il parapendio: abbiamo scelto di inserirli all’inzio della vacanza, così da poterli spostare in caso di pioggia. Un giorno è completamente libero perché mi piacerebbe ritagliare del tempo per scoprire di più in merito ai musei e ai paesi vicini a dove abbiamo la casa (in primo luogo Carano e Cavalese). Infine, alcune giornate sono impegnate solo per metà: ciò ci dà la possibilità di variare e… improvvisare!

Montagna con nuvole, rocce e prati verdi.
Pale di San Martino, vista dalla Baita Segantini

Quest’anno cercherò di fare un esperimento piccolo ma piuttosto impegnativo: vorrei riuscire a documentare tutti i giorni, dedicando a ciascuno uno spazio con la descrizione delle attività, delle gite e dei luoghi, ma anche delle soste, dei cibi assaggiati e delle emozioni provate… Vedremo!

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