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CHIESA DI SAN JACOPO IN CAMPO CORBOLINI

Tra le vie di Firenze una piccola gemma nascosta

Firenze è una città che riserva sempre nuove sorprese, luoghi magici e spesso chiusi al pubblico, che però aprono le proprie porte in occasione di eventi, visite o mostre… Uno di essi è la Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini che ho avuto l’opportunità di visitare, grazie all’occhio sempre attento di mia mamma, in concomitanza con uno dei concerti organizzati dall’associazione culturale di quartiere Insieme per San Lorenzo, all’interno dell’iniziativa Suono Giovane.

Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini - esterno con programma del Suono Giovane.
Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini - interno.

STORIA DELLA CHIESA

Fondata nel 1206, divenne cinquant’anni più tardi proprietà dei Cavalieri Templari. In seguito alla scomparsa dell’ordine, la chiesa passò ai Cavalieri di San Giovanni, detti successivamente di Rodi o di Malta: il loro simbolo (una croce) è ben visibile nei capitelli del portico.

La chiesa era nota come San Jacopo dei cancelli, dalle inferriate che chiudono ancora oggi il portico prospiciente, formato da tre campate con volte a crociera. L’attuale nome deriva dall’antica toponomastica: via Faenza, dove la chiesa sorge, infatti, era il Borgo di Campo Corbolini perché sboccava sulla porta di Campo Corbolini, costruita con la cinta muraria del 1172. I Corbolini erano un’antica famiglia e possedevano numerosi edifici della piazzetta (il campo), oggi piazza Madonna degli Aldobrandini. La strada assunse poi il nome attuale: via Faenza era anticamente solo il tratto dopo via Nazionale, perché conduceva alla porta oltre la quale sorgeva il monastero delle faentine.

L’edificio subì molte modifiche nel corso dei secoli: nel 1311 vi fu aggiunto un piccolo ospedale militare; nel Settecento un convento femminile; nel 1808 le disposizioni napoleoniche soppressero l’Ordine gerosolimitano e la chiesa fu acquistata da Piro di Malta, che la ridusse in uno stato di completo abbandono. Fu la scuola internazionale Lorenzo de’ Medici a riportarla al suo antico splendore.

Subì poi gravi danni a causa dell’alluvione del 1966; oggi, dopo la fine dei restauri nel 2006, è sconsacrata e luogo per eventi e manifestazioni, oltre che per le iniziative culturali della vicina scuola internazionale.

Madonna col Bambino, affresco.
Madonna col Bambino, affresco
Matrimonio mistico di Santa Caterina, tavola.
Matrimonio mistico di Santa Caterina

INTERNO

Appena si varca il portone si rimane subito colpiti dalla sobrietà, che permette di ammirare le opere di notevole valore che si trovano all’interno dell’unica navata, terminante con un’abside a pianta quadrangolare; il tutto è sormontato da volte a crociera.

L’unica navata, frutto di rimaneggiamenti nel corso dei secoli ma che conserva ancora la struttura trecentesca, è decorata con iscrizioni commemorative e lastre tombali. Di particolare bellezza e rilevanza è quella del cavaliere Luigi Tornabuoni, soprannominato il leone di Firenze dal gran maestro Pierre d’Aubusson: la lastra fu scolpita con una vigorosa figura in bassorilievo da un artista fiesolano chiamato “il Cecilia” (1515).

Lastra tombale di Luigi Tornabuoni.
Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini - interno.

Si segnalano due altari laterali contrapposti: sopra quello di sinistra è posta una pala rinascimentale raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina, attribuita al Maestro del Tondo Borghese o al Ghirlandaio; sopra l’altro, invece, vi è una piccola nicchia affrescata.

Prima di giungere all’abside, la parete di sinistra si apre in una cappella laterale, dove un altare è sormontato da un quadro raffigurante la Decollazione di San Giovanni Battista.

La parete fondale dell’abside riporta un affresco con due angeli e una finta architettura di marmi policromi, che racchiudono un crocifisso ligneo. Interessanti sono le due lunette ai lati: una raffigura la Madonna col Bambino, mentre l’altra San Giorgio e il drago.

IL SUONO GIOVANE E L’ASSOCIAZIONE

L’associazione Insieme per San Lorenzo è nata nel 2004 da un gruppo di residenti e commercianti del quartiere di San Lorenzo, decisi a contribuire al rilancio e alla riqualificazione economica, sociale e culturale del quartiere.

L’iniziativa del Suono Giovane, in particolare, ha festeggiato nel 2021 dieci anni di attività ininterrotta: offre l’opportunità di una vetrina a giovani e talentuosi musicisti, che hanno poi avuto successo in importanti istituzioni concertistiche. Inizialmente i concerti si svolgevano solo presso il Museo di Casa Martelli, mentre negli ultimi anni hanno cominciato a dislocarsi in vari luoghi del quartiere, tra cui la Chiesa di San Jacopo.

Sabato 11 settembre, ho assistito con mia madre alle due performance del Quartetto Leonardo, formatosi nel 2019 e già affermato nel mondo musicale, vincitore anche del Premio Abbiati 2021. La loro performance ha incluso la Serenata Italiana di H. Wolf, il Quartetto in do magg. op. 59, n. 3 “Razumowskly” di Beethoven e il Quartetto in la minore op. 51, n. 2, di Brahms. I quattro giovani, di grande talento, hanno suonato i propri strumenti ad arco in un luogo semplice, ma di grande impatto, permettendo non solo di godere della musica ma anche di valorizzare una chiesa troppo spesso chiusa e sconosciuta.

Quartetto Leonardo.

San Giorgio e il drago, affresco.
San Giorgio e il drago, affresco

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