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ANELLO DI SERPIOLLE

Lungo il Terzolle fino a Canonica

Sabato 25 marzo 2023

Le “Passeggiate della salute”, organizzate dalla UISP in collaborazione con il comune di Firenze, sono un’ottima occasione per scoprire il territorio fiorentino, tra sentieri, scorci, monumenti e panorami inaspettati. Dopo aver preso parte alla camminata del Galluzzo, io, mia mamma, Lorenzo e la nostra cagnolina Frida abbiamo cambiato zona e abbiamo aderito alla passeggiata nel Quartiere 5, dedicata alla scoperta della zona di Serpiolle.

Lunghezza complessiva6.6 km
Tempi di percorrenza1h55min
Dislivello194 m.
Grado di difficoltàMolto facile
SCHEDA TECNICA
Circolo di Serpiolle.
Campagna di Serpiolle.

La passeggiata è adatta a tutti, grandi e bambini, e facilmente percorribile anche con i nostri amici a quattro zampe; unica pecca è che sulla strada transitano pure le auto… quindi, occorre stare attenti per la maggior parte del tragitto. L’area di Serpiolle si estende a nord di Firenze, in una zona collinare, subito sopra Careggi. Il toponimo è di origine latina e indica un insediamento romano; le case del paesino si distribuiscono attorno al torrente Terzolle che si congiunge con il piccolo Terzollina nei pressi un ex mulino.

Il nostro itinerario inizia davanti al Circolo di Serpiolle, dove è possibile parcheggiare nel comodo spiazzo parallelo alla strada. Per arrivarci, occorre prestare un po’ di attenzione: appena dopo il circolo e la fontanella davanti, si apre sulla sinistra una stradina che conduce al parcheggio. In alternativa, se non avete un’auto di grandi dimensioni, potete lasciarla lungo la strada.

Il percorso inizia sulla strada asfaltata, che abbandoneremo solo per un tratto, a circa metà del nostro anello: via delle Masse costeggia il torrente, che ci troviamo a destra, circondato a volte dal sottobosco, altre da orti e piccoli campi coltivati.

Azienda Agricola Cuore Verde - galline.
Azienda Agricola Cuore Verde - asini.
Azienda Agricola Cuore Verde - orto.

Una sosta molto interessante è quella che è possibile presso l’Azienda agricola Cuore Verde, il cui proprietario, Marco Berretti, abituato a lavorare con le scuole elementari, realizza visite guidate della sua fattoria didattica. Qui troviamo asini, capre, conigli e tenere galline in miniatura, da compagnia, provenienti dal sud-est asiatico. Vi è anche una parte adibita ad orto, mentre alcune installazioni spuntano tra il verde: si tratta delle opere d’arte realizzate dal padre del proprietario. Ospitale e appassionato, questo moderno fattore accompagna con entusiasmo gli avventori: non possiamo che consigliare una capatina nel suo piccolo paradiso.

Riprendendo il cammino, continuiamo a costeggiare il torrente Terzolle, affluente del Mugnone, che sfocia poi nell’Arno, e imbocchiamo via di Serpiolle e via Dante da Castiglione. Al bivio, in corrispondenza di un gruppo di case ci dirigiamo a destra in via del Molino, dove la strada diventa sterrata e proseguiamo tra ville e campi fino ad un altro agglomerato di case, che prende il nome di Molino di Boso. Qui attraversiamo il torrente su un brutto ponte in cemento e iniziamo l’unica versa salita dell’anello.

Azienda Agricola Cuore Verde - capre.
Orto lungo il torrente Terzolle.
Sentiero lungo il torrente Terzolle.

Il Terzolle è uno dei corsi d’acqua minori più conosciuto dai fiorentini; prende il nome dalla pietra miliare “Tertium lapidem”, che segnava il terzo miglio dall’antica Florentia della via Cassia nova. In realtà i romani chiamavano questo torrente Rivus Frigidus per la freschezza delle sue acque. Troviamo una traccia di questo nome nel vecchio borgo di Rifredi (oggi parte del Quartiere 5 di Firenze). Proprio nella parte alta di questa zona, il torrente scorreva lungo via delle Gore, così chiamata perché fino alla metà del Novecento erano presenti diversi mulini, il cui movimento era garantito dalle gore, ovvero canali artificiali che deviano l’acqua incanalandola verso le macine. L’area del Terzolle è adesso protetta, comprendendo una superficie di 1970 ettari, tra le colline a nord di Firenze sul versante est di Monte Morello.

Lungo il Torrente Terzolle.
Olivi in via della Collinuzza.
Panorama da via di Canonica - Cercina.

Il paesaggio è bucolico: viti e olivi si alternano a piccole parti boschive, mentre il panorama si apre progressivamente sulle colline circostanti e sulle pendici di Monte Morello. Alla fine della salita, ci troviamo a ridosso di una grande villa e del suo viale di accesso, delimitato da filari di imponenti cipressi.

Via della Collinuzza sbuca in via di Canonica, il punto più panoramico di tutta la passeggiata. Abbiamo, infatti, raggiunto il crinale e, tra i campi ben curati di olivi, possiamo ammirare la campagna circostante. Identifichiamo facilmente Trespiano e il suo cimitero e l’agglomerato di case di Montorsoli. Dall’altro lato, invece, un occhio attento può riconoscere la Pieve di Sant’Andrea a Cercina e ciò che resta del Castello di Castiglioni. Per noi è facile identificare questi luoghi perché li conosciamo bene da altri trekking che abbiamo fatto nella zona, che non è rinomata ma straordinariamente ricca di perle nascoste. (Qui potete trovare la passeggiata che comprende il Ponte Romano, la Pieve di Cercina e il Castello di Castiglioni.)

Continuando ad ammirare il panorama ai lati, passiamo davanti al Podere Riseccoli e salendo leggermente godiamo di una stupenda veduta di Fiesole. Il crinale prosegue lungo la strada asfaltata di via di Canonica, su cui sorgono alcune eleganti dimore, come Villa l’Aurora. Le mura aranciate, color ocra, e su cui svettano prosperosi degli alberi di mimose, creano un bel contrasto con il verde dei campi; degna di nota è la storica Villa Maria Josè, lo stemma e la dedica a San Cristoforo.

Panorama da via di Canonica - Montorsoli.
Panorama da via di Canonica - Trespiano.
Panorama da via di Canonica.

L’ultima delle importanti dimore è denominata La Piazza. Da questo punto in poi la discesa è più ripida e il panorama è adesso rivolto verso la piana di Sesto Fiorentino. Ci troviamo in via di Capornia, che scende repentinamente e in modo piuttosto spiacevole per le mie ginocchia, fino ad arrivare al cancello di Villa Terzollina.

Proseguendo a diritto possiamo soffermarci sul Monumento alle Partigiane (1986), sorto nel luogo dove nel 1944 furono rinvenuti i corpi di Mary Cox e Maria Penna Caraviello, due donne vittime della ferocia fascista, mentre a sinistra attraversiamo il Ponte “Napoletano”, sopra il Terzolle e che, in inverno, tende ad allagarsi. Al bivio, giriamo una curva a gomito verso l’Azienda agricola e il maneggio La Valle e, tra alcuni edifici residenziali, la via Nuova del Mulino ci riporta in via delle Masse, dove giriamo a destra per tornare al Circolo di Serpiolle.

Via di Canonica.
Via di Canonica.

La passeggiata ci ha condotti alla scoperta di una zona amena, a due passi da Firenze (molto vicino a Careggi), e ci ha sorpresi con un itinerario che sale verso punti panoramici facilmente raggiungibili, ma non privi di fascino.

INFORMAZIONI

Via di Canonica - panorama su Firenze.
Ponte "Napoletano".

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