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DESMONTEADA A SORAGA

Tra Festival del Puzzone di Moena DOP, Soraga, tradizioni e prodotti locali

Sabato 16 settembre 2023

Dopo anni di vacanze e weekend in Trentino, siamo finalmente riusciti ad intercettare una desmontegada o desmonteada, ovvero una festa tradizionale che celebra il ritorno a valle del bestiame, al termine dell’estate sugli alpeggi. E’ stata l’occasione perfetta per visitare e conoscere meglio l’incantevole paesino di Soraga in Val di Fassa, gustare il Puzzone di Moena DOP, assistere alla sfilata degli animali nella via principale e non solo…

Desmonteada de Soraga - pranzo tipico.



SORAGA DI FASSA
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

DESMONTEADA DE SORAGA
Cos’è la desmonteada o desmontegada?
Festival del Puzzone di Moena DOP
La Desmontegada di Soraga

SORAGA DI FASSA

A pochi minuti in auto dalla più famosa Moena, nel cuore della Val di Fassa, Soraga si presenta ai nostri occhi in tutto il suo tranquillo e pacifico splendore, con il bel lago che costeggia la strada e il parco sempre verdeggiante sul quale svetta il giallo della chiesa parrocchiale e il suo inconfondibile campanile sormontato dal bulbo rossastro.

Soraga di Fassa - giardini lungo l'Avisio.
Soraga di Fassa - Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.

Lasciamo l’auto subito dopo il palazzo del Comune, anche se in occasione della festa è stato organizzato un ampio parcheggio proprio dietro a Piaz de Bepo Roch, dove si trova il mercato di prodotti tipici locali e l’ufficio turistico. I posti auto sono a pagamento solo fino al 31 agosto e, più riparati dalla calca del centro, sono l’ideale per fare un giro nella graziosa cittadina.

Il territorio del Comune di Soraga di Fassa è particolare, poiché diviso in due parti: la prima comprende il paese, a fondo valle, mentre la seconda si estende ad una ventina di chilometri dal capoluogo, in località Fuciade, a est sul passo San Pellegrino, al confine con il Veneto.

Camminando sulla via principale o preferendo il percorso più defilato e rilassante lungo il torrente Avisio, siamo subito catturati dalla vivace semplicità, la quale, tuttavia, non deve trarre in inganno: l’abitato di Soraga, a 1.220 m s.l.m., è uno dei centri più antichi della Val di Fassa, nominato sin dal 1143 per il legame con il principato vescovile di Bressanone. Quando questo fu soppresso nel 1803, in seguito alle vicende napoleoniche, Soraga, insieme a tutta la valle, entrò a far parte dell’Impero austriaco, in cui rimase fino al 1918.

Da dove deriva il nome Soraga? Dal ladino (tutta la Val di Fassa è ancora depositaria di questa cultura e minoranza linguistica) “sorega”, che a sua volta ha origine dal latino “super aqua”: una chiara descrizione della posizione del paese rispetto all’Avisio. Il modesto gruppo di case si trova incastonato in un paesaggio incantevole: il torrente si allarga formando un lago, mentre dall’alto la cittadina è dominata dal Gruppo del Catinaccio, in particolare dalla Roda di Vael.

Desmonteada de Soraga - musica di gruppi folkloristici.
Desmonteada de Soraga.

Arrivati in prossimità della chiesa, notiamo una piacevole casupola in legno, vetrina di uno degli artigiani del posto: Soraga, infatti, è un laboratorio artistico per numerosi scultori e intagliatori, che hanno qui le loro botteghe artigiane.

D’estate rimaniamo incantati dai colori vivaci: dal verde dei prati all’azzurro del lago e del torrente, dal giallo ocra dell’intonaco della chiesa al marrone del legno delle case… Numerosi sono i parchi, alcuni anche attrezzati per i bambini, e i percorsi da fare a piedi, mentre in inverno la pista della Marcialonga di Fiemme e Fassa è la meta principale per gli amanti dello sci di fondo.

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Siamo arrivati al Prà del Preve, l’area verde antistante la Chiesa e dove cominciano già gli allestimenti per il pranzo tipico alpino: la polenta è in cottura e continuamente mescolata dai volontari. È ancora presto e decidiamo di visitare la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli, risalente al XV secolo, sebbene il primo documento attestante la sua presenza risalga al 1512. Nel 1772, durante un temporale, un fulmine danneggiò la torre campanaria, che venne ristrutturata l’anno seguente, insieme a tutta la struttura.

Soraga di Fassa - Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, interno.
Soraga di Fassa - Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, altare maggiore.

Numerose furono le modifiche successive: nel 1882 una piena del torrente Avisio provocò gravi danni e la torre campanaria fu completamente ricostruita verso la fine del secolo. Nel 1922 la navata fu ampliata; tre anni dopo che la chiesa divenne parrocchiale (1959), l’edificio fu oggetto di un rifacimento.

Ciò che più colpisce oggi è il contrasto di colori e l’eleganza briosa di chiesa e campanile. Al suo interno notiamo subito l’altare maggiore, collocato qui nel 1802 e proveniente dalla pieve di Vigo di Fassa; nella nicchia centrale è presente una Madonna nera con Bambino, affiancata e coronata da angeli, mentre in quelle laterali troviamo le statue dei Santi Pietro e Paolo.

DESMONTEADA DE SORAGA

Sono circa le 10.30 e la festa sta cominciando ad animarsi… Prima che diventi troppo caotica per fare un giro tra le bancarelle di prodotti locali, decidiamo di avvicinarci al cuore della manifestazione, che combina uno dei più importanti prodotti locali, il formaggio Puzzone di Moena DOP, con la tradizione della desmonteada.

Desmonteada de Soraga - Puzzone di Moena DOP.
Desmonteada de Soraga - caseificazione live.

Cos’è la desmonteada o desmontegada?

Tipica di tutto il Trentino, la grande festa celebra la transumanza, il rientro degli animali dagli alpeggi dove hanno trascorso i mesi estivi. “Desmontegar”, infatti, significa scendere e il bestiame (cavalli, asini, capre, pecore, mucche, maiali) ritorna in valle dalle montagne, dalle vette e dalle malghe, per trascorrere in stalla i freddi mesi invernali. In queste occasioni i malgari indossano gli abiti tradizionali e portano con sé le forme di formaggio d’alpeggio prodotte durante l’estate; le mandrie e le greggi sfilano nel centro dei paesi, addobbate di nastri, fiori e campanacci e accompagnate da carri e altre figure tradizionali.

La Desmontegada, quindi, è una festa di fine estate, in cui sono protagonisti gli abitanti dei paesi e delle valli, in un clima di allegria, godereccio e divertente.

Desmonteada de Soraga - filatura live.
Desmonteada de Soraga - stand con legni intagliati.
Desmonteada de Soraga - stand con abiti tradizionali.

Festival del Puzzone di Moena DOP

In Val di Fiemme questa tradizione è andata ad intrecciarsi con il Festival del Puzzone di Moena DOP, tre giorni di esperienze a Moena, Soraga e Predazzo (che è Val di Fiemme ed è stato toccato solo in parte del ricco programma). Da sabato 15 settembre a domenica 17 settembre 2023 la festa è stata organizzata in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Puzzone di Moena DOP, che propone una serie di attività volte a valorizzare, far conoscere e aprire un confronto tra le produzioni e promuovere l’uso del Puzzone in cucina. Ogni anno, la Desmonteada è realizzata dal Comune di Soraga, in partenariato con altre realtà locali, associazioni, enti e aziende, come l’associazione Malghe e pascoli di Soraga.

Come è facile immaginare, il nome italiano Puzzone chiarisce fin da subito la caratteristica principale di questo formaggio. La versione in lingua ladina, invece, “Spretz Tzaorì”, nasce dalla parola dialettale utilizzata per indicare la “spressa”, cioè la massa casearia rappresa, pressata e spremuta dal grasso. Un tempo, infatti, i casari di montagna cercavano di “spremere” dal latte vaccino il maggior quantitativo possibile di burro, in quanto esso era considerato un prodotto molto più prezioso; ciò che rimaneva era un formaggio povero di grasso, consumato nella dieta rurale.

Il suo gusto è deciso e ricorda ancora le antiche tradizioni e i sapori contadini. Il Puzzone di Moena DOP, inoltre, è un formaggio a latte crudo, realizzato solo con latte di montagna, sale e caglio, senza alcun additivo o conservante.

Desmonteada de Soraga - preparazione della polenta.
Desmonteada de Soraga - caseificazione live.
Desmonteada de Soraga - caseificazione live.

La Desmotegada di Soraga

Anche se conosciamo già questo formaggio, ogni occasione è buona per assaggiarlo… Così ci avviciniamo al mercato di prodotti tipici e artigianali organizzato in Piaz de Bepo Roch, da cui si può godere di una bella vista sulla Chiesa e sul prato, oltre alle cime della catena montuosa del Catinaccio. Ci sono bancarelle di ogni tipo: dai prodotti in legno di ginepro ai quadri intagliati, dal pane al miele, dai vestiti con dimostrazione della filatura ad una piccola mostra fotografica, dagli abiti tradizionali ai bouquet di fiori.

Al centro della piazza tre sono le attrazioni principali: la musica dal vivo proposta da gruppi folkloristici locali (noi abbiamo assistito all’eccezionale esibizione di tre ragazzi, durata tutta la mattina); la caseificazione live con la Mélga de Fascia con la produzione del formaggio a partire dal latte, scaldato e al quale viene aggiunto il caglio; l’aperitivo servito su un antico carro in legno. Dopo aver girato tra le bancarelle e aver assistito ad una parte della dimostrazione di caseificazione e alla performance del gruppo folk, un certo languorino ci spinge verso l’aperitivo, che ci gustiamo lontano dal caos seduti accanto alla Chiesa.

Desmonteada de Soraga - aperitivo con Trento DOC e stuzzichini.
Desmonteada de Soraga - Federica e un calice di Trento DOC.

La scelta per i drink è abbastanza ampia: dai calici di Trento DOC (i soli in vetro) allo Spritz, dall’Hugo all’analcolico… Scegliamo i primi (5 euro a bicchiere) e chiediamo una versione vegetariana del mini-tagliere contenente crackers, cavolo cappuccio e, ovviamente, il Puzzone di Moena.

Intorno alle 12.15 la strada principale viene chiusa al traffico: sta per cominciare la sfilata della desmontegada! Precedono i carri e il bestiame alcuni giovani vestiti in abiti tradizionali e che fanno schioccare più volte le fruste; unico appunto e consiglio per chi, come noi, ha un cane particolarmente sensibile: evitate di stare vicino agli scoppi, perché sono davvero forti…

Desmonteada de Soraga - sfilata.
Desmonteada de Soraga - sfilata.
Desmonteada de Soraga - conclusione della sfilata.

La festa assume qui il suo carattere più emozionante: mucche e cavalli, accompagnati dagli allevatori locali, partiti all’alba dal Passo San Pellegrino, sfilano per la strada! Pastori, pastorelli e malgari camminano con i propri animali, insieme ad alcune pecore, capre, asini e maiali… È un tripudio di colori e suoni: il vociare in dialetto, i carri in legno che scricchiolano, gli animali che belano e fanno scampanare i loro possenti campanacci! Allegria e divertimento, ma anche tanto orgoglio per riuscire ogni anno a tenere viva e a preservare nella sua forma antica e genuina un rito antico e tradizionale.

La sfilata dura una trentina di minuti e gli animali vengono raccolti in recinti nel bucolico prato Prà del Preve, l’area verde adiacente alla chiesa. Qui è possibile per grandi e piccini avvicinarsi al bestiame, che bruca nella confusione, ancora ornato dei fiori e dei fiocchi. Proprio accanto, sono aperte le cucine per il pranzo dai sapori autentici; in grandi tavoli e sotto imponenti tendoni la gran parte degli avventori consuma l’abbondante ed economico pasto…

Soraga di Fassa - giardini lungo l'Avisio.
Soraga di Fassa - lago.


Noi preferiamo evitare il caos e, anche se sono già le 13, ci avviamo verso il lago, dove possiamo passeggiare tranquilli e indisturbati.

Ci sembra la perfetta conclusione della nostra mattinata alla scoperta delle antiche tradizioni del Trentino e non vediamo l’ora di assistere a qualche altra festa, fiera o desmontegada!


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