Il percorso “Orizzonti Dolomitici” e oltre
18 gennaio 2023
Come sanno bene molti di coloro che ci leggono o ci conoscono personalmente, io e Lorenzo, il mio compagno, abbiamo due visioni molto differenti delle attività invernali che possono essere divertenti. Soprattutto divergiamo su una: lui scia, mentre io lo detesto, preferendo di gran lunga camminare… Di solito, se posso, scelgo di non prendere gli impianti (anche per una questione economica): così ho passeggiato in luoghi magici come Pampeago, ai piedi del Latemar, o sull’Alpe Lusia, con la meravigliosa terrazza panoramica sulle Pale di San Martino. Nel caso dell’escursione sul Cermis, però, prendere la cabinovia è d’obbligo e può valerne la pena!
| Lunghezza complessiva | 2,5 km |
| Tempi di percorrenza | 1h30min |
| Dislivello | 210 m. |
| Grado di difficoltà | Facile |
L’Alpe Cermis è uno dei comprensori sciistici più facilmente raggiungibile, dato che si trova proprio accanto all’abitato di Cavalese. L’impianto, infatti, parte direttamente dalla città, vicino al Parco della Pieve e allo Stadio del Ghiaccio; qui, però, il parcheggio non è molto ampio e si riempie facilmente. In alternativa è possibile lasciare l’auto in uno spiazzo molto più capiente, prendendo l’impianto a Fondovalle, vicino alla Cascata di Cavalese e dove passa la pista dello sci di fondo.
Diciamo la verità: il costo del biglietto, per forza di andata e ritorno, non è affatto economico, ma permette di arrivare facilmente ad una notevole quota. Se partiamo dal centro di Cavalese dobbiamo cambiare la cabinovia a Fondovalle, dove prendiamo l’impianto che porta fino Doss dei Laresi. Da qui inizia la seggiovia che arriva al Cermis, ma sulla quale non saliamo.
I nostri amici sciatori possono divertirsi sulle numerose piste, di cui una la rossa Olimpia si sviluppa su un tracciato di ben 7,5 km e conduce dalla cima fino al fondovalle… Numerose sono anche le attività per i bambini, dai campi scuola ai parchi giochi, e per chi ama la cucina gourmet, dato che sono presenti vari rifugi e ristoranti.
Il nostro percorso inizia proprio alla fine dell’impianto Fondovalle – Doss dei Laresi: non è particolarmente impegnativo, nonostante sia in salita, ed è adatto a tutti. Unica fondamentale precauzione è dotarsi di ciaspole o di scarponi invernali con ramponi; in alternativa, potete utilizzare gli sci da alpinismo, ma solo per la salita.
Dal Villaggio Cermis (2.000 m. s.l.m.), cominciamo a salire lungo il percorso battuto e ben indicato, denominato “Orizzonti dolomitici” e che parte dalle baite proprio sopra al centro della scuola di sci. Superate le casette in legno con il tetto a punta, ci allontaniamo dal caos delle piste e ci immergiamo nel silenzio tra abeti e incredibili scorci panoramici.
Salendo di quota, infatti, la vista si apre progressivamente: possiamo ammirare le cime della Val di Fiemme e dei dintorni, dal massiccio del Latemar al Catinaccio fino alle Pale di San Martino e al Sella. La salita è un po’ faticosa, ma possiamo procedere con calma, mentre osserviamo le cime della catena del Lagorai avvicinarsi sempre di più…
Dopo meno di un chilometro e mezzo siamo arrivati al Rifugio Paion (2.230 m. s.l.m.), da cui possiamo ammirare un panorama mozzafiato: la Marmolada, il Cevedale, il Sallolungo svettano tra le altre montagne. Il punto di osservazione “Panorama 360°” permette di identificare le varie cime e dare un nome a tanta meraviglia innevata!
Chi vuole, può fermarsi al rifugio per una cioccolata calda, un bombardino, un pranzo o uno spuntino. Io e la mia cagnolina Frida abbiamo preferito proseguire, costeggiando il raccordo delle piste da sci e scendendo fino al rifugio Lo Chalet, che si pone nella conca tra la cima del Cermis e il Cimon to de la Trapola, poco distante dalla Forcella di Bombasel, sotto al massiccio Castel di Bombasel.
[D’estate qui abbiamo fatto la nostra prima ferrata!]
Il panorama è sempre incredibile e possiamo goderne comodamente seduti nell’ampia terrazza, tutta in legno, o dalle vetrate del locale, arredato con stile moderno e minimale, ma accogliente. L’architettura di questo nuovo rifugio riesce a coniugare il gusto contemporaneo e quello della tradizione; l’edificio è stato progettato dall’architetto Giovanni Berti nel 2018, che ha scelto il legno per realizzare una cornice romantica, mentre i colori del bianco e del grigio si armonizzano con le sfumature delle rocce, della neve e dei boschi circostanti.
La cucina propone piatti tradizionali e nuove ricette, secondo un menu che cambia con la stagione. I sapori sono quelli del territorio e dei prodotti locali, anche se con un tocco di innovazione e creatività. Noi ci siamo fermati qui per il pranzo, che era davvero delizioso… Unica pecca: la grande confusione per la folla di sciatori ed escursionisti, famiglie e gruppi di amici. Qui potete trovare la recensione completa su Tripadvisor.
Il rientro avviene sullo stesso percorso, prestando attenzione alla discesa e ai tratti ghiacciati. Chi vuole, può prendere la seggiovia dal rifugio Paion e scendere comodamente a valle… Occorre, però, prestare attenzione agli orari delle cabinovie e non attardarsi per non rimanere bloccati in una delle stazioni!
Il percorso “Orizzonti dolomitici” ed eventuali aggiunte per arrivare fino alla Forcella di Bombasel sono emozionanti per gli stupendi panorami che permettono di godere: a piedi, infatti, possiamo fermarci ad ammirare la meraviglia che ci circonda e, poi, ritrovarci per una sosta golosa con i nostri amici e compagni sciatori!
INFORMAZIONI
- Traccia Outdooractive “Orizzonti dolomitici”: https://www.outdooractive.com/it/route/escursione-invernale/val-di-fiemme-e-val-di-cembra/orizzonti-dolomitici/801414848/
- Alpe Cermis: https://www.alpecermis.it/inverno/
- Rifugio Paion: https://www.rifugiopaion.it/
- Lo Chalet: https://www.lo-chalet.it/
- La mia recensione su Tripadvisor: https://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g656841-d16809106-r878125245-Lo_Chalet-Cavalese_Province_of_Trento_Trentino_Alto_Adige.html
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