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TREKKING INVERNALE DEL GIRO DEL SOLOMBO

Un anello tra boschi e panorami (anche con le ciaspole)

Martedì 2 gennaio 2024

Uno dei percorsi più classici e versatili in Val di Fiemme, poco distante dal centro di Cavalese e nei boschi che si sviluppano nel comune di Ville di Fiemme, in particolare tra Carano e Daiano, è il “Giro del Solombo”: un itinerario da fare a piedi, di corsa o in bicicletta oppure con gli scarponi invernali e persino con le ciaspole se c’è neve. Una passeggiata, quindi, per tutte le stagioni e adatta quasi a qualsiasi escursionista, alle famiglie con bambini e a chi porta con sé gli amici a quattro zampe!

Lunghezza complessiva10,8 km
Tempi di percorrenza3h
Dislivello207 m.
Grado di difficoltàFacile
SCHEDA TECNICA

Il Giro del Solombo, che prende il proprio nome dal colle intorno al quale l’anello si sviluppa, è un percorso progettato dagli enti turistici locali e abbastanza pubblicizzato, soprattutto online e grazie ai cartelloni segnaletici. La versione che proponiamo è leggermente più lunga: quasi 11 km invece di 7,3 km e ha inizio non in località Calvello, ma dal Villaggio Veronza, dove durante il giorno si trova parcheggio più facilmente.

Vi avevamo già parlato di questa escursione in un articolo dedicato a semplici percorsi nei dintorni di Cavalese. Adesso la proponiamo in modo più approfondito, focalizzandoci soprattutto sull’aspetto e la percorribilità in inverno; infatti, ci sono stata in qualsiasi stagione: dall’estate all’autunno, quando presenta i colori caldi del foliage, grazie alla presenza di numerosi larici. L’ultima volta che io e l’immancabile Frida (il nostro cane) vi abbiamo camminato era inverno ed era nevicato da poco, anche se non era necessario l’impiego di ciaspole.

Giro del Solombo - strada asfaltata verso Calvello.
Giro del Solombo - strada asfaltata verso Calvello.

Partendo dal Villaggio Veronza, possiamo incamminarci prima lungo il Sentiero di San Francesco, che si immerge per un tratto in un bel bosco di betulle e che prosegue poi fino ad arrivare alla deviazione per il Sentiero dei Pini. Qui, invece di svoltare a sinistra, ci manteniamo sulla strada carrabile verso il Calvello, che raggiungiamo in una decina di minuti. La zona, essendo poco esposta al sole e un po’ umida, mantiene più a lungo il manto nevoso e crea suggestivi scorci tra gli alberi, le montagne circostanti e i ruscelli ghiacciati…

Arrivati in località Calvello, tra alcuni masi e una moderna abitazione in legno, proseguiamo abbandonando l’asfalto e prendendo il sentiero a dritto, che viene segnalato subito come Giro del Solombo. Lasciate alle spalle le abitazioni, incontriamo una graziosa baita in legno, di colore scuro e circondata da un giardino il cui prato in estate è perfetto e curato in ogni dettaglio.

Giro del Solombo - baita in legno.
Giro del Solombo - panorama sulla catena del Lagorai.

Ci inoltriamo nel bosco, composto prevalentemente da abeti rossi, pini e larici, con una sorprendente varietà di paesaggio ed inaspettati scorci sulle località circostanti. Il sentiero è sempre largo e ben percorribile, con salite e discese piuttosto dolci, quasi pianeggiante in questo primo tratto. L’itinerario, infatti, non è impegnativo dal punto di vista tecnico, solo un po’ più lungo rispetto ad altri che possiamo trovare nella zona.

Mentre passeggiamo lungo il versante maggiormente esposto al sole, possiamo notare una deviazione che conduce sulla cima del Solombo, un piccolo colle (1.416 m. s.l.m.) a monte dell’abitato di Carano. Il nostro percorso non prevede questa salita, ma si limita a girare intorno al monte, in un anello quasi completo e che permette di apprezzare la differenza tra i versanti.

Giro del Solombo - bosco.
Giro del Solombo - bosco.
Giro del Solombo - panorama sul Villaggio Veronza e sulla catena del Lagorai.

Il bosco si mantiene fitto e ombreggiato, anche se in un punto è stato distrutto dalla tempesta del Vaia (2018), che ha deturpato il paesaggio, ma ha permesso di godere di un maggior panorama sulla valle. Questo tratto di percorso, infatti, si snoda proprio sopra la Val di Fiemme, fino alla località Cela e Aguai, che rimangono sul fondo, proprio accanto alla Strada Statale delle Dolomiti (SS48).

Superato questo tratto, quando è possibile scorgere persino il borgo di San Lugano, il sentiero gira e sale dolcemente: ci troviamo immersi nella parte più incantata del bosco, dove domina il silenzio e la neve si deposita e rimane sugli alberi… L’atmosfera è davvero magica, soprattutto dopo una nevicata e in bassa stagione, quando gli sporadici passanti sono ancora più rari…

Giro del Solombo - panorama su Lagorai, in particolare sul Monte del Cermis.
Giro del Solombo - panorama sulla Val di Fiemme.
Giro del Solombo - panorama su San Lugano.
Giro del Solombo - bosco.

Ad un tratto gli alberi si aprono e, in località Sedel, il sentiero si trasforma in una strada carrabile. La presenza e il passaggio di auto non è frequente, soprattutto durante l’inverno, quando neve e ghiaccio ricoprono l’asfalto. Mentre il bosco prosegue a sinistra, prati e pascoli si stendono alla nostra destra, offrendo dei bellissimi scorci panoramici soprattutto sulla catena del Lagorai, ma anche, proprio davanti a noi, sul tozzo Monte Cucal e, alle sue spalle, Cornacci.

Arriviamo così in località Ganzaie, dove sorge l’omonimo albergo (e dove si trova il grazioso percorso tematico del Bosco Nascosto di Daiano). Prima di giungere all’hotel, possiamo svoltare a destra (proprio sul sentiero che compone il Bosco Nascosto), tagliando gran parte del percorso e tornando velocemente al Calvello…

Giro del Solombo - bosco.
Giro del Solombo - bosco.
Giro del Solombo - bosco.
Giro del Solombo - località Sedel.

Tuttavia, il nostro consiglio è quello di proseguire fino ad arrivare ad una lunga discesa, da cui con un solo sguardo possiamo abbracciare l’intera vastità del Lagorai e la profondità della valle ai suoi piedi…

Prima di giungere all’abitato di Daiano, svoltiamo a destra, dove incontriamo un laghetto, riqualificato nel 2018 e che in primavera e in estate si presenta come un delizioso specchio d’acqua ricco di vegetazione. Ai lati della strada ci sono i pascoli delle mucche, degli asini, dei maiali e dei cavalli, tutti di proprietà dell’azienda agricola e ristorante Tito, il Maso dello Speck, che vediamo poco dopo.

Possiamo fermarci per un pranzo veloce o per una merenda, per poi completare il nostro anello scendendo lungo il sentiero a sinistra, indicato come Badalò, che ci riconduce al Calvello. L’ultimo tratto di strada è il medesimo dell’andata e ci porta al punto di partenza.

Giro del Solombo - bosco.
Giro del Solombo - panorama su Monte Cucal e Cornacci in località Ganzaie.
Giro del Solombo - panorama sulla catena del Lagorai in località Ganzaie.

Siamo arrivati al termine della nostra escursione, che possiamo trasformare in un’attività dell’intera giornata, magari aggiungendo alcune deviazioni (ad esempio verso il Bosco Nascosto o il borgo di Daiano), oppure limitare ad una mattinata. In ogni caso, questo semplice itinerario ci colpisce sempre per la sua diversità in ogni stagione e ci incanta con le atmosfere e i panorami che ogni volta ci regala…

Giro del Solombo - in direzione Ganzaie.
Giro del Solombo - panorama sulla catena del Lagorai.
Giro del Solombo - discesa lungo il percorso Badalò.

INFORMAZIONI


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