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“PANE E TEMPESTA” DI STEFANO BENNI

Un mosaico di personaggi e racconti tra favola e realtà

APRILE 2024

Tra gli acquisti alla Piccola Libreria ODV, dove è possibile trovare una gran quantità di libri usati e fare una donazione per sostenere progetti e associazioni del territorio, “Pane e tempesta” ha accompagnato altri due romanzi, ammaliante fin dalla copertina nell’edizione intonsa della Feltrinelli. Scartato dal precedente proprietario, che non sembra aver letto neppure una pagina, ha trovato così una collocazione sul mio scaffale…

  1. Sinossi;
  2. L’autore;
  3. Cosa ne penso?

Quando ho iniziato questo romanzo, pubblicato nel 2009, non ricordavo più lo stile e il particolare modo di raccontare di Stefano Benni, del quale qualche tanto tempo fa ho letto Margherita Dolcevita. Fin dalle prime pagine, però, sapevo che Pane e tempesta mi sarebbe piaciuto: comicità, tragicommedia, favola, amarezza e follia si mescolano producendo un risultato sorprendente, una storia avvincente seppur brevissima, poiché sono davvero pochi gli eventi di cui la trama si compone.

La storia principale è continuamente arricchita da flashback e digressioni, presentate sempre nella forma del racconto, che può essere di un episodio del passato (più o meno realistico), di una diceria o di una leggenda popolare, dichiaratamente inventato oppure ammantato di verità, fino ad arrivare al penultimo, quando Nonno Stregone narra il futuro, anche se (e questa è una delle incongruenze divertenti tipiche del romanzo) tutti i verbi sono al passato.

“Sarebbe bello durare quanto i racconti che abbiamo ascoltato e che raccontiamo.
Ma loro dureranno più di noi.”
p. 247

Stefano Benni, Pane e tempesta, Feltrinelli, Milano, 2009 (quarta edizione)


I racconti sono accomunati da alcune caratteristiche: sono poco credibili, allucinati, impossibili, ma la storia è trattata con una tale naturalezza che al lettore pare ovvio crederci. Gli elementi realistici non mancano ed è sufficiente cogliere i riferimenti alla storia e al mondo contemporaneo per apprezzare i racconti come un’alternativa alla solita narrazione seriosa e ingessata, un po’ noiosa a cui siamo abitati, ad una prospettiva accademica.

Occorre osservare, cambiare punto di vista, non limitarsi a guardare superficialmente la realtà, ma saper vedere oltre, apprezzando e contemplando anche ciò che ci è vicino, ascoltando gli altri, apprendendo dai loro racconti…

“(…) c’è chi cammina ma non vede mai niente, e chi sta fermo ma vede tutto quello che sta intorno.”

p. 180

In Pane e tempesta tutto accade con naturalezza, in un susseguirsi di gioie, dolori, amicizie, tradimenti… Il romanzo ruota intorno alla vicenda di un piccolo paese montano e del suo storico bar di periferia, che dovrebbe essere abbattuto e inglobato in un enorme centro commerciale/polifunzionale.

La trama principale si consuma in pochi giorni, che offrono la possibilità di parlare e raccontare di tanto altro: dalla storia del bar gli gnomi della foresta che viene abbattuta, da un cane apparentemente inetto e che si rivela prodigioso al desiderio di rivalsa di un bambino divenuto adulto, schierato dalla parte dei ricchi e dei potenti ma ancora memore delle vere amicizie, da una gara tra due incredibili cuochi al politico perennemente in campagna elettorale.

Stefano Benni, Pane e tempesta, Feltrinelli, Milano, 2009 (quarta edizione)


Il mondo descritto da Benni è quello delle favole e delle leggende, dove i personaggi sono individuati da epiteti e tratteggiati secondo le loro caratteristiche più particolari e incredibili, è un universo grottesco e allucinato, ma che riesce a descrivere la nostra realtà, i dubbi, l’avanzata ad ogni costo del progresso, l’avidità umana, il bisogno di intessere e conservare legami, tramandare la memoria, raccontare…

“(…) Ecologia (…) È una divinità che viene sempre tirata in ballo, ma conta meno di un industrialotto locale, e la usano anche per vendere le merendine. Tutti la nominano, ma pochi ci credono, e quasi nessuno perderebbe un piccolo privilegio in suo nome.” Così parla, ad esempio, lo gnomo di un racconto, inviato dai suoi fratelli ad indagare in cosa consista “l’Eccologia” degli umani, per eventualmente imparare da loro…

In uno stile frizzante e sorprendente, Stefano Benni tratteggia un universo parallelo e identico al nostro, ne scova i punti di forza e le debolezze: la speranza sembra risiedere tutta nei singoli individui, nella loro capacità di resistere, di fortificarsi e rimanere uniti, combattere per ciò in cui credono.

“Ci chiese come facevamo a essere così ben nutriti e allegri in tempi di recessione.
Gli spiegammo che noi eravamo lontani ed esclusi dai meccanismi delle grandi crisi monetarie, ma sapevamo bene cosa avevamo vicino.
E per noi ogni giorno è prezioso.
E abbiamo i racconti.
E sappiamo riparare le cose, voi no.
E anche se il vento ci soffia contro, abbiamo sempre mangiato pane e tempesta, e passeremo anche questa.”

p. 238

SINOSSI

Un bosco dietro un bar sta per essere abbattuto e Nonno Stregone, insieme ad una schiera di altri personaggi, cercano di salvarlo. La trama si arricchisce di tante storie e leggende, tra favola, comicità, satira e riflessione…

STEFANO BENNI

Come lui stesso scrive sul proprio sito (https://www.stefanobenni.it/) “non esiste una biografia del lupo Benni perché da trent’anni, tutte le volte che gliela chiedono, il lupo la cambia, dicendo un sacco di balle, o quasi-balle. Poiché nessuno ha mai controllato, Benni si è divertito a costruirsi almeno dodici biografie diverse.”

Stefano Benni, Pane e tempesta, Feltrinelli, Milano, 2009 (quarta edizione)


Nato a Bologna nel 1947, ha vissuto l’infanzia sull’Appennino. Ha scritto racconti e romanzi, tra cui Bar sport (1976), Il bar sotto il mare (1987), Achille pie’ veloce (2003), Margherita Dolcevita (2005), La grammatica di Dio (2007), Le Beatrici (2011).

Ha pubblicato anche raccolte di versi e nel 2011 la graphic novel Fen il Fenomeno, tratta da uno dei racconti contenuti in Pane e tempesta (2009). Recentemente, oltre a pubblicare altri romanzi e testi teatrali, Benni ha debuttato nella regia teatrale e è uscito un docufilm autobiografico Le avventure del lupo (2017).


IL LIBRO
Stefano Benni, Pane e tempesta, Feltrinelli, Milano, 2009 (quarta edizione)
> https://www.ibs.it/pane-tempesta-libro-stefano-benni/e/9788807017919


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