DALLE DUE ESTREMITA’ DEL GOMITOLO

“Come un respiro” di Ferzan Özpetek
“(…) la vita scorre come un respiro. E dentro ci lascia la nostalgia per ciò che avremmo potuto fare e la consapevolezza di ciò che siamo diventate.” Due grandi protagoniste, entrambe colpevoli ed entrambe innocenti, due punti di vista differenti e complementari, in un romanzo in cui i loro racconti si corrono incontro fino al fatidico evento che ha stravolto le loro vite.

UN BOSCO PER RITROVARE SE STESSI

“La donna degli alberi” di Lorenzo Marone
Difficile dare un’unica definizione a questo libro: è un diario, è una lunga descrizione del fascino della natura, è un saggio di riflessioni sull’esistenza, è un romanzo di formazione. È la vita, insomma, è la lotta per conoscere se stessi e per tornare a casa, sentire di appartenere ad un luogo, a qualcuno, a se stessi.

VITE E SEGRETI PER ESSERE LIBERI

Riflessioni sul romanzo “Teresa degli oracoli”
La storia, che si compone di numerosi flashback, si dipana intorno al personaggio di Teresa: anziana e quasi mummificata nel proprio letto, ha smesso di parlare ed interagire e sembra sia sul punto di morire… La sua morte imminente aziona un turbinio di narrazioni, ricordi, segreti di tutti i componenti della famiglia, ognuno custode di un frammento del passato che non riesce in qualche modo a superare, che ha condizionato la sua intera esistenza. Anche Teresa nasconde un segreto… ma quale? Verrà mai alla luce?

CRUDEZZA E INNOCENZA

L’avvincente lettura de Il treno dei bambini di Viola Ardone
Un libro toccante e profondo: attraverso lo sguardo innocente di un bambino, ci costringe a riflettere sul passato (della nostra storia italiana) e sulla vita di ognuno di noi, sulle scelte, sugli aut-aut che ciascuno si trova a compiere, irrimediabilmente. Proprio come il protagonista, cerchiamo un significato nella nostra esistenza e troviamo compromessi tra ciò che abbiamo preferito e quello che siamo stati costretti a sacrificare.

DISTOPIE

Città 117, Zona 7, Casa n° 46338: un romanzo terribilmente attuale
L’intervista all’autrice Martina Lusi offre importanti spunti di riflessione sull’importanza della diversità e dell’integrazione, dell’arte e della bellezza come modo di esprimere se stessi e la propria individualità. Qualche domanda anche sulla copertina del libro: da un disegno dell’architetto Pino De Grazia, il quale ha fatto del rapidograph il mezzo per realizzare le proprie splendide opere.

LA TERRA SANGUIGNA DE LA LUNA E I FALO’

Riflessione sul romanzo di Cesare Pavese
Si tratta di un libro duro sotto molti punti di vista.: la guerra civile tra partigiani e fascisti e la descrizione degli abitanti delle campagne, per gli agricoltori, gli orfani, i poveri e gli umiliati, le donne schiacciate da uomini violenti e da storie sanguinose. Viene disegnata un’umanità legata alla natura, che detta le regole dell’agricoltura e della pastorizia, che getta le fondamenta di un legame indissolubile con i suoi abitanti.