per un weekend lento tra natura e cultura
Un piccolo disclaimer prima di lanciarmi nella descrizione di questi cinque fantastici luoghi, che mi hanno emozionata e affascinata: i primi quattro sono raggiungibili a piedi. Io ho camminato dalla stazione a ciascuno di essi e, sebbene richieda di certo un poco di allenamento e forza di volontà, non solo è fattibile ma consigliato. Passeggiando, infatti, si ha sempre la possibilità di inoltrarsi un un giardino in più, fermarsi ad un grazioso caffè all’angolo o fare una sortita in un negozietto.
VILLA TORLONIA
Originariamente Villa Colonna (e prima ancora Pamphilj) fu acquistata da Giovanni Torlonia nel 1797, quando fu nominato marchese. Dal 1802 al 1806 l’architetto Giuseppe Valadier fu incaricato di sistemare la tenuta e convertì l’edificio padronale in un elegante palazzo, trasformò il piccolo casino Abbati in una palazzina assai più graziosa (l’attuale Casino dei Principi), edificò le scuderie e un maestoso ingresso (purtroppo demolito in seguito all’ampliamento di via Nomentana). Anche il parco fu oggetto di una nuova organizzazione, anche se al momento non è piuttosto fatiscente.
Nell’Ottocento altre strutture furono aggiunte all’interno del giardino; in particolare un’area venne completamente trasformata con viali serpentinati, laghetti e piante esotiche e disseminata di edifici ed arredi di gusto fantastico: la Capanna Svizzera (poi trasformata in Casina delle Civette), la Serra, la Torre e la Grotta Moresca, il Campo da Tornei.
L’interno della villa e della Casina delle Civette meritano senza dubbio una visita. Della prima mi ha colpita il salone, riccamente decorato, e i bassorilievi del Canova; la seconda è un gioiello dell’arte Liberty, che si esprime nelle vetrate decorate con motivi tratti dal mondo vegetale.
Villa Torlonia, che per un breve periodo fu anche residenza di Mussolini, offre quindi un itinerario inusuale, ma di grande impatto attraverso scultura, architettura e arti decorative.
Sala da ballo di Villa Torlonia Casina delle Civette I pavoni- U. Bottazzi (1912)
MUSEO MACRO
Poco distante da Villa Torlonia, merita una visita una nuova realtà museale: MACRO – Museo di arte moderna e contemporanea. Considerato quale punto di riferimento dell’arte contemporanea a Roma, gli operatori del settore, ma anche il grande pubblico, si rivolgono a questa nuova realtà per le loro proposte di mostre. Scopo dichiarato del museo è quello di diventare sempre più polivalente, rafforzando il coinvolgimento e il rapporto con la comunità cittadina.
Di grande impatto è la struttura modernissima: dall’auditorium interamente rosso agli enormi spazi aperti che si aprono sul tetto, fino alla sala con una parete dedicata a quadri e opere degli ultimi decenni. L’arte si integra e fa parte dell’ambiente, proiettando lo spettatore in una dimensione parallela, rarefatta, in cui i pensieri si elevano e si concentrano.
GALLERIA D’ARTE MODERNA
Accanto al parco di Villa Borghese sorge l’imponente struttura della Galleria d’Arte Moderna di Roma, che ha una storia complessa e travagliata fin dall’esordio ufficiale nel 1925. Il museo vanta la più completa collezione dedicata all’arte italiana e straniera dal XIX secolo a oggi: quasi 20.000 opere dal Neoclassicismo all’Impressionismo, dalle Avanguardie storiche al Futurismo e al Surrealismo. D’impatto fin dalla scalinata con i leoni dell’opera Time is Out of Joint, le sale sono allestite in un susseguirsi di sculture e quadri, la cui composizione suggestiva catapulta in un ambiente fuori dall’ordinario. Burri, Canova, Kandinsky, Morandi, Giacomelli: splendido è l’allestimento, sebbene l’ordine cronologico e concettuale risulti sacrificato per dar spazio alla grandiosità scenografica.
TEMPIO DI ESCULAPIO
All’interno del parco di Villa Borghese, sorge il meraviglioso Tempio di Esculapio che si erge al centro di un lago, costruito tra il 1784 e il 1790. Dieci statue adornano il tetto, mentre al centro è posta l’enorme statua di Esculapio, visibile da ogni lato.
I Giardini del Lago sono il luogo ideale in cui passeggiare, fermarsi su una delle numerose panchine, ristorarsi e leggere un libro. Consiglio di noleggiare una barchetta e tentare l’avventura solcando le acque, circondati da anatre e cigni, protetti dalle fronde degli alberi.
RISTORANTE SEIPERDUE
Infine una tappa culinaria del tutto fuori dall’ordinario: il ristorante crudista Seiperdue. L’ambiente è curato e raccolto (ci sono solo 12 posti), con molte piante e lampade al sale rosa; il personale ospitale e gentile, attento alle esigenze dei clienti. Completamente senza glutine, il menu offre anche molte opzioni vegane. I piatti sono squisiti, ricercati e diversi dall’usuale: un perfetto bilanciamento di sapori, con accostamenti a volte un po’ arditi ma mai eccessivi. Si tratta del ristorante ideale per chi vuole assaggiare nuovi sapori, con una mentalità aperta e raffinata!
Un piccolo plus di questo ristorante è la posizione: a due passi dalla basilica di San Pietro, è il punto di partenza ideale per una passeggiata notturna per godersi una Roma diversa dal solito!
QUANDO?
Sempre, ma meglio in primavera.
QUANTO?
Due giorni.
DOVE?
ROMA:
Villa Torlonia – via Nomentana 70;
Museo MACRO – via Nizza 138;
Galleria d’arte moderna – via Francesco Crispi 24;
Tempio di Esculapio – via Ulisse Aldrovandi 6;
Ristorante Seiperdue – via Bonifacio VIII 14.
INFORMAZIONI
Villa Torlonia: www.museivillatorlonia.it;
Museo MACRO: www.museomacro.it;
Galleria d’arte moderna: www.galleriaartemodernaroma.it;
Ristorante Seiperdue: www.ristoranteseiperdue.it.
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