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TRA I LAGHI DI SUVIANA E BRASIMONE

Sull’Appennino tosco-emiliano: paesini arroccati, panorami e itinerari inusuali

Qui il suggerimento che io e Lorenzo abbiamo seguito è stato dato da un nostro amico, il quale ci ha più volte menzionato la bellezza, la frescura e la tranquillità del Lago di Suviana, situato sull’Appennino bolognese e non molto frequentato anche nella calura estiva. Abbiamo perciò organizzato (diciamo la verità, è un plurale maiestatis perché in realtà “ho organizzato”) una gita per visitare un po’ la zona: partendo da Firenze, ci siamo prima fermati al Lago del Brasimone, dove abbiamo pranzato, e abbiamo poi proseguito per arrivare a quello di Suviana con tappa intermedia nei paesini di Bargi e Stagno, da cui si gode di splendide viste sulle colline e sul grande specchio d’acqua.

Lago del Brasimone.

LAGO DEL BRASIMONE

Il lago o bacino del Brasimone, a 850 m sul livello del mare, è un lago artificiale realizzato sulla montagna bolognese lungo l’omonimo torrente agli inizi del Novecento e completato nel 1911. Si tratta del primo dei quattro bacini costruiti dalle Ferrovie dello Stato per l’alimentazione della linea ferroviaria Bologna-Pistoia (Suviana, Pàvana e Santa Maria). La sua funzione principale è ancora adesso quella di produzione di energia elettrica; le acque del lago, infatti, servono per la regolazione annuale dell’energia producibile nella centrale idroelettrica di Santa Maria, poco più a valle, e vengono anche utilizzate per il pompaggio giornaliero in quella del lago di Suviana.

Sulla costa sud-orientale, ben visibile dal punto ristoro situato sulla riva opposta, sorge il Centro Ricerche Brasimone dell’ENEA, dove, secondo un progetto del 1972, avrebbe dovuto sorgere un reattore nucleare (progetto abbandonato dopo l’incidente di Chernobyl e il referendum del 1987).

Il lago gode di una cornice davvero meravigliosa: immerso tra boschi e montagne, ha un’acqua cristallina, limpida e azzurra; non a caso fa parte del Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone, area protetta dal 1995.

Lago del Brasimone.
Lorenzo con alle spalle il Lago del Brasimone.
Appennino e chiesetta di Bargi.

BARGI

All’interno dello stesso comune di Camugnano, ove si estende anche la maggior parte del lago del Brasimone, sorge il piccolo paese di Bargi, arroccato su una cima da cui si domina il sottostante bacino di Suviana. Si tratta di uno dei borghi meno abitati della zona (circa 40 anime!), ma è perfettamente riconoscibile, dato che la chiesa principale, edificata proprio sulla punta di un cucuzzolo, è visibile dalla chilometri di distanza, dalla strada e da tutte le valli e colline circostanti. Un tempo a Bargi sorgeva un castello, il quale però fu completamente distrutto nel Quattrocento e di cui non rimane alcuna traccia; la famiglia che ne fu proprietaria volle probabilmente anche la costruzione della chiesa. Essa, dedicata ai Santi Giacomo e Cristoforo, è molto più grande e imponente delle altre dei dintorni, specie considerando che rimane una chiesa di campagna; anche la sua posizione così dominante è piuttosto inusuale.

Noi abbiamo lasciato l’auto in paese e abbiamo scelto di salire a piedi: una breve passeggiata che ricompensa della fatica: la chiesa è infatti molto suggestiva e, sebbene anche l’interno non sia privo di interesse, soprattutto per gli intarsi di marmi policromi, si rimane colpiti dal bellissimo panorama sul lago e sui boschi circostanti.

Paesaggio dell'Appennino.
Chiesa di Bargi.
Lago di Suviana e boschi.

STAGNO

Sempre nel comune di Camugnano, anche questo piccolo borgo quattrocentesco conta pochissimi abitanti; è un agglomerato di case arroccate attorno alla chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. Edificata come semplice oratorio nel 1570, divenne parrocchiale nel 1840 ed è caratterizzata da due erte scalinate di accesso che separavano l’ingresso degli uomini dalle donne. Dal belvedere dietro la chiesa (un piccolo spiazzo dominato dal campanile) si gode di un incredibile e rilassante panorama sul lago di Suviana.

I Longobardi arrivarono qui dal pistoiese nel VI-VII secolo e furono loro a portare il culto di San Michele Arcangelo. In questo luogo sorgeva un tempo un antico castello, che nel Medioevo era cinto da ampie mura difensive: di tutto ciò non rimane traccia, anche a causa degli scontri tra Pistoia e Bologna, che devastarono la zona. Nonostante dal XIII secolo i territori passarono sotto l’autorità bolognese, la casata longobarda degli Stagnensi mantenne il potere fino al 1306, quando fu costretta a cederlo ai potenti Conti di Panico. Gli scontri si conclusero definitivamente nel 1522 e Stagno tornò definitivamente sotto il controllo del comune di Bologna.

Inoltrandosi tra le tranquille strade del borgo, si nota l’architettura tipica appenninica, di cui Stagno è un esempio unico: tetti ricoperti con lastre di arenaria, portali e finestre, piccoli portici, iscrizioni sulle pietre… tutto ci trasporta indietro nel tempo. Non a caso fino al 1972 il borgo era raggiungibile solo a piedi!

Lago di Suviana.
Chiesa di Stagno.

LAGO DI SUVIANA

Questo grande bacino si è formato in seguito della costruzione di una diga alta 91,5 metri, costruita tra il 1928 e il 1932 e che colpisce ancora adesso per la sua imponenza. Il lago è alimentato principalmente dal torrente Limentra orientale (o Limentra inferiore) ed è il più grande della provincia e uno dei maggiori della regione Emilia-Romagna.

A 500 metri sul livello del mare, viene utilizzato non soltanto per la produzione di energia idroelettrica ma anche per attività balneari e sport acquatici; la frescura che lo caratterizza anche in estate lo rende l’ideale per scampare alla calura. Rispetto al lago del Brasimone, le cui rive sono prevalentemente erbose, quello di Suviana presenta un ombroso bosco molto esteso ed è attrezzato con vari punti di ristoro e strutture balneari.

Federica con come sfondo il paesaggio del lago di Suviana.

Lago di Suviana.
Vignetta con punto interrogativo.

INFORMAZIONI

Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone: www.enteparchi.bo.it/Laghi_di_Suviana_e_Brasimone



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