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VILLA ALDOBRANDINI-BANCHIERI-ROSPIGLIOSI A PRATO

Un dialogo tra opere di diversi secoli

Domenica 23 marzo 2022 – durata della visita: 1h

In occasione delle giornate del FAI di primavera del 2022, abbiamo deciso di dedicarci alla scoperta di alcune ville e giardini vicini a Firenze. Così abbiamo potuto visitare la Badia Fiesolana, la Villa Medicea di Careggi e Villa Rospigliosi a Lamporecchio. L’ultima delle nostre mete era, guarda caso, un altro palazzo antica proprietà della famiglia Rospigliosi e che sorge a pochi chilometri da Firenze, nel comune di Prato: Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi.

Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - facciata.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - Lorenzo e Federica.

Di ritorno dalla nostra gita a Lamporecchio, arriviamo a Prato e troviamo un comodo parcheggio nella vicina chiesetta e raggiungiamo il cancello della villa a piedi: ci accoglie un lungo viale di cipressi, curato e suggestivo. In fondo intravediamo la facciata della villa con le sue decorazioni ocra, mentre subito alla nostra destra ci fermiamo a leggere il pannello illustrativo curato dalla Società Agricola Koiora su un percorso didattico all’interno del giardino e dedicato al sostegno delle persone con disagio dello spettro autistico.

La nostra visita guidata parte proprio dal viale, al confine con il bel prato davanti alla villa e in cui subito possiamo notare alcune installazioni… Da qui abbiamo una vista privilegiata sull’architettura della dimora e distinguiamo subito le due parti da cui è composta. Progettata nel Quattrocento, infatti, la villa si divide in due corpi: il primo riporta lo stemma della famiglia e sopra vi si affaccia la colombaia, mentre il secondo è stato aggiunto successivamente nel corso del Settecento e presenta una meridiana.

La dimora è passata di diverse proprietà: il primo signore fu Luca Panchelli, poi fu acquistata dalla famiglia Aldobrandini, successivamente dai Banchieri e infine dai Rospigliosi. Gli Aldobrandini erano una ricca famiglia fiorentina, mentre i Rospigliosi provenivano da Milano e si erano trasferiti a Pistoia nel Duecento per sfuggire alle persecuzioni di Federico Barbarossa, si dedicarono all’agricoltura e ai commerci. Loro è anche la splendida Villa di Lamborecchio, che troneggia mastodontica ed elegante tra la pianura e la campagna.

Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - viale.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - installazione di Gloria Campriani.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - installazione di Gloria Campriani.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - le frasi nascoste di Myriam Cappelletti.

La villa di Prato si trova alle pendici dei monti della Calvana ed è delimitata ancora oggi dal rio di Poggio Secco. Tuttavia, la tenuta era un tempo molto più estesa e si allungava ben oltre la strada che conduce a Firenze e che adesso segna il confine del lungo viale di cipressi.

Il giardino è delimitato da un lato dagli edifici un tempo adibiti a frantoio e vinsantaia, che oggi sono utilizzati per mostre di arte contemporanea ed eventi. Le installazioni che vedevamo già nel giardino, infatti, sono opere dell’artista Gloria Campriani, che lavora principalmente con fili di lana intrecciati, realizzando creazioni di grande impatto. L’esposizione presente al momento della nostra visita era curata da Riccardo Farinelli, Solo il caso ci potrà salvare; la mostra proseguiva con il video della performance di un altro artista, Giovanni Termini, posizionato nell’ex vinsantaia, ora utilizzata come rimessa degli attrezzi. Sicuramente le opere di Gloria Campriani ci colpiscono maggiormente, in particolare quella creata durante il lockdown e che rappresenta il virus Covid-19. La stessa artista svolge anche performance nel giardino, intrecciando i fili di lana tra gli uomini che diventano un telaio vivente, simboleggiando l’unione tra le persone e la natura. Un’ultima chicca è nascosta in questa parte della tenuta: le frasi che Myriam Cappelletti ha disseminato lungo il percorso…

Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - giardino all'italiana.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - giardino all'italiana.

Sull’altro lato rispetto a frantoio e vinsantaia, entriamo nel giardino all’italiana della villa con la limonaia che conserva diversi agrumi, tra cui limoni, aranci e bergamotti. L’ispirazione per questo luogo proviene dai ninfei e dalle ville romane classiche, a cui guardano anche le forme geometriche e le sculture, Eros, Afrodite e, dentro la grotta, Zeus e Ganimede. L’arte del Settecento entra in dialogo con quella contemporanea: l’artista Serena Fineschi, infatti, ha aggiunto l’istallazione delle aureole di neon ai busti, per simboleggiare l’amore per la natura; la protesi in metallo della statua e il titolo Libera di scegliere di restare è invece opera di Giovanni Termini.

Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - statua settecentesca con installazione di Serena Fineschi.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - statua settecentesca con installazione di Giovanni Termini.

Ci avviciniamo alla grotta, dove la statua di Zeus e Ganimede si erge come nel Settecento; le decorazioni della grotta sono ispirate alla grotta del Buontalenti e i materiali utilizzati sono vari, con addirittura delle conchiglie, mentre il soffitto raffigura il cielo. Purtroppo la grotta ha subito gravi danneggiamenti: vi era, infatti, un ricco ornamento con tema satirico e bucolico con persone e animali… Intravediamo una piccola casa e una chiesa con un campanile. Nel Settecento il giardino aveva una funzione di luogo di ozio e riposo e lo stile deriva dal Rococò tipico del periodo, ma con un’importante influenza dal rinascimento fiorentino.

Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - grotta.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - grotta con statua di Zeus e Ganimede.

La decorazione della facciata è frutto di una ristrutturazione del Novecento, volta a slanciare e alleggerire la villa. Finalmente entriamo nella villa vera e propria e ci troviamo in uno stretto corridoio, che dà sulla porta d’ingresso in asse con la grotta.

Purtroppo non possiamo fare foto perché si tratta di un’abitazione privata, ma gli ambienti sono ricchi di mobili e ben distribuiti. A sinistra si apre il salottino con arazzi seicenteschi raffiguranti giochi del tempo e la caccia ai cinghiali e alle volpi; alle pareti sono appese armi per duelli e un fucile da caccia; molto interessanti sono gli alberi genealogici esposti, tra cui uno in cui la famiglia Rospigliosi compare in basso, accompagnata dalla Villa di Lamporecchio, facilmente riconoscibile.

Un’altra stanza, in fondo, contiene ritratti, mogli e mariti a coppie, con un gioco di simmetrie creato dalle cornici uguali, mentre le allegorie ne presentano una ottagonale.

Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - facciata.
Villa Aldobrandini Banchieri Rospigliosi - giardino all'italiana.

A destra dell’ingresso c’è una piccola cappella, che conserva ancora il pavimento originale, dipinto a mano in stile veneziano. In questo luogo, dedicato a Santa Cristina, vi sono ancora oggi battezzati i discendenti della famiglia; altri oggetti che catturano la nostra attenzione sono i crocifissi in avorio e in legno (le cui braccia possono essere abbassate prima di Pasqua) e i preziosi reliquiari, tra cui uno del Seicento in argento.

Conclusa la visita abbiamo gettato un’ultima occhiata all’armoniosa facciata della dimora, aranciata sotto gli ultimi raggi del sole…

La giornata di apertura del FAI ci ha permesso di scoprire gli interni di una villa solitamente chiusa al pubblico, ma anche di vedere come l’arte contemporanea possa entrare in dialogo con i secoli passati attraverso opere site specific.  

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