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“LA MOGLIE DELL’UOMO CHE VIAGGIAVA NEL TEMPO” DI A. NIFFENEGGER

Un romanzo di attese, incontri e viaggi nel tempo

Un regalo di Pasqua di Lorenzo, che è andato a sceglierlo nella mia libreria preferita, “Leggermente” all’Isolotto, anche se ha deciso di testa propria, ignorando il consiglio del libraio che avrebbe invece suggerito un romanzo di Stephen King. Ho apprezzato davvero molto il gesto di Lorenzo perché ha pensato ad un regalo su un argomento che adoro: i viaggi nel tempo. Anche se sono appassionata di serie televisive a questo riguardo, non avevo mai tentato una lettura! Ero fin da subito molto curiosa, ma ho preferito aspettare perché ho pensato che la lunghezza del romanzo e il suo tono fresco e accessibile a tutti lo rendessero particolarmente adatto alle vacanze. Infatti, l’ho letto tra il Salento, qualche giorno a Firenze e soprattutto il Trentino.

"La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger.
  1. Sinossi;
  2. L’autore;
  3. Cosa ne penso?

Nonostante la sua mole importante il romanzo non è impegnativo, ma molto scorrevole, soprattutto nella parte iniziale e in quella finale, mentre tende a rallentare nelle pagine al centro. Quando ho iniziato a leggerlo, infatti, ero intrigata dall’idea e dai personaggi, da come passato e presente si intrecciassero ed ero concentrata sul capire le dinamiche, cosa era prima e cosa dopo, come qualcosa dal futuro avesse creato le premesse nel passato per ciò che stava avvenendo nel presente.

Vediamo la storia d’amore nascere, conosciamo i due protagonisti e per la prima volta assistiamo alle loro conversazioni, pur sapendo già dove la trama li condurrà. La fine è accattivante per la sottile tensione, le burrasche, le difficoltà che sono particolari e speciali per la condizione di viaggiatore nel tempo di Henry, ma anche quotidiane, comuni, in cui tutti noi lettori possiamo immedesimarci.

Come accennavo, è il cuore del romanzo che non mi ha convinta davvero… Ciò che, secondo me, manca è una svolta, un colpo di scena, una rivelazione. La storia, invece, procede in modo sorprendentemente lineare, nonostante i cambi di scena temporali e i salti nel passato e nel futuro. Abituatami a questo elemento, la narrazione assorbe dentro di sé pure la spettacolarità dei viaggi nel tempo, la fa divenire quasi una pratica quotidiana, normale… Non vi è dilemma, dramma esistenziale, angoscia profonda legata a questo. Ci sono emozioni e sentimenti comprensibili, scelte etiche da compiere, ma nessun intrigo prende corpo tra le pagine, nessun segreto taciuto, nessun dubbio irrisolvibile. Nonostante la trama abbia un elemento così potentemente sovversivo, la storia procede secondo una logica quasi completamente prevedibile.

"La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger.


Può darsi che ciò dipenda anche dalla quantità di spoiler che abbiamo nel corso del romanzo, introdotti proprio grazie ai viaggi nel tempo. Magari l’intento è quello di far percepire al lettore cosa provano i protagonisti: Clare che sa già chi sposerà e Henry che conosce gran parte del proprio futuro o lo scopre quasi sempre in anticipo (tranne che per due episodi fondamentali, di cui comunque Clare è già stata informata…). Il risultato, però, è che non c’è alcuna vera suspence, se non l’attesa che si compia ciò che viene anticipato. Alla lunga, in circa 500 pagine, questo meccanismo, pure intrigante all’inizio, diviene un po’ noioso…

Uno degli elementi, invece, che ho più apprezzato è il tema del futuro che crea il passato gettando le basi per la realizzazione del futuro stesso: un circolo vizioso, un cane che si morde la coda. Non si sa dove si siano originati davvero gli avvenimenti che accadono nel presente. Senza anticipare troppo, cito l’esempio più eclatante: nel passato Clare si innamora di Henry proveniente dal futuro, nel presente lo conquista mentre per lui la giovane è ancora una sconosciuta, nel futuro è Henry a viaggiare nel passato per far innamorare Clare di sé. È un loop che adoro, una delle ragioni per cui amo il tema dei viaggi nel tempo. Il dilemma, però, non viene approfondito: tutto ruota intorno ai due protagonisti, non ci sono grandi rivelazioni né enormi crisi morali. Basta pensare che Henry mantiene la propria linea di condotta in modo più o meno invariato per tutto il romanzo, senza bruschi cambiamenti né oscillazioni. Allo stesso modo Clare rimane in una perenne attesa e in un innamoramento perpetuo che perdura intatto dall’infanzia alla vecchiaia. Speciale, sì, ma forse un po’ eccessivo.

Ciò che mi è veramente piaciuto e che trovo un’invenzione diversa e divertente è la novità per cui viaggiare nel tempo è un problema genetico. Mi pare una trovata adatta alla nostra contemporaneità, attuale e ben congegnata. Dato che è una stranezza del DNA, il viaggio nel tempo si applica solo per il corpo di Henry, non per gli oggetti che ha con sé, neppure per i suoi vestiti. Ciò crea notevoli inconvenienti ed è il motore che genera molti degli avvenimenti della storia.

Infine, come si sarà intuito, non sono una fan dell’amore come attesa infinita e pressoché totale abnegazione. Quella proposta da Clare non è il mio genere di dedizione, anche se posso ammirarne la pazienza e la costanza. Probabilmente sono eccessivamente individualista (in senso letterale, non dispregiativo), attribuisco troppa rilevanza e importanza all’identità di ciascuno per trovare di mio completo gradimento un amore come quello descritto.

In conclusione, La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo è un romanzo piacevole, piuttosto coerente (cosa non facile quando si scrive di viaggi nel tempo), senza grandi sbavature, ma anche privo di incredibili sorprese… ideale per l’estate e per distrarsi dal quotidiano con una lettura semplice e piacevole.

"La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger.


L’AUTRICE


Audrey Niffenegger (South Haven, Michigan, 1963) è una scrittrice, un’artista e una docente al Columbia di Chicago, dove attualmente vive. Nel 2003 pubblica il romanzo La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, dal quale viene tratto il film Un amore all’improvviso (2009). Successivamente ha pubblicato altre opere, come Un’inquietante simmetria (2009) e numerose graphic novel.

SINOSSI

Il romanzo si incentra sulla storia dei due protagonisti: Clare e Henry, che ha la particolarità di viaggiare nel tempo, anche se non a proprio piacimento. Il primo incontro nella vita di Clare avviene quando lei ha sei anni e lui proviene dal futuro, apparendole nel prato di casa. Nel presente si conosceranno per caso in biblioteca… Henry è affetto da un problema genetico di crono-alterazione, per il quale cerca una cura, mentre tenta di condurre il più possibile una vita “normale”.

IL LIBRO

Audrey Niffenegger, La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, Mondadori, Milano, 2021 (ristampa dal 2005).
> https://www.ibs.it/moglie-dell-uomo-che-viaggiava-libro-audrey-niffenegger/e/9788804686309


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