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TREKKING AD ANELLO CEPPETO – PESCINA – FONTE

A Monte Morello, soli tra more, rocce, boschi e fonti

Domenica 21 agosto 2022

Negli ultimi weekend di agosto abbiamo deciso di fare qualche trekking tranquillo vicino a Firenze, così da non perdere l’allenamento conquistato in Trentino… Questo giro ad anello, piuttosto semplice, sarebbe davvero un gioiellino, peccato alcuni tratti di sentiero sono lasciati in stato di quasi totale abbandono con rovi, vegetazione e pure un albero caduto! Non abbiamo incontrato praticamente nessuno lungo il percorso ed è l’ideale nel periodo estivo

Lunghezza complessiva9 km
Tempi di percorrenza3h30min
Dislivello250 m.
Grado di difficoltàFacile
SCHEDA TECNICA


Dato che la calura estiva minaccia di farsi opprimente durante la giornata, preferiamo partire piuttosto presto e raggiungiamo il nostro punto di partenza prima delle 9.30.

Il piazzale Ceppeto (564 m.) si trova poco sopra Montorsoli (Sesto Fiorentino), sulle pendici di Monte Morello, a meno di trenta minuti in auto da Firenze; il parcheggio è molto comodo perché è possibile lasciare l’auto nel grande spiazzo sterrato a lato della strada.

Qui sorge anche l’Oratorio di San Jacopo a Ceppeto, la cui facciata è avvolta nei ponteggi da tempi immemorabili, per una ristrutturazione. L’abbiamo trovato chiuso, ma conserva all’interno gradevoli affreschi della fine del XVI secolo. Il casale di Ceppeto ha origini molto antiche e da esso prese il nome la chiesa parrocchiale di San Jacopo nel XI secolo. La chiesetta era parte del patronato della famiglia Catellini da Castiglione, che si estendeva su sei parrocchie, annesse alla pieve di Sant’Andrea a Cercina. Proprio ad essa fu congiunto anche l’Oratorio di San Jacopo, dopo essere stato unito alla parrocchia di Santa Maria a Starniano (1561).

Oltre l’antico edificio possiamo ammirare un bello scorcio di panorama, mentre dall’altro lato della strada è aperto il Bar Consigli. Ci dirigiamo a lato di esso, verso destra, dove imbocchiamo un’ampia via in discesa, con diverse biforcazioni. Ci manteniamo su via Miramonti e teniamo sempre la sinistra, continuando a scendere in quella che diventa una comoda forestale (via della Chiocciola). La passeggiata è gradevole e il sentiero segnato con il n. 6 (CAI); la pendenza diviene più ripida e in corrispondenza di un tornante imbocchiamo la stradina a destra, che si inoltra nel bosco.

Trekking Monte Morello - panorama.
Trekking Monte Morello - Oratorio di San Jacopo a Ceppeto.
Trekking Monte Morello - casolare.

Questo è sicuramente uno dei tratti che ho apprezzato di più: il sentiero è ombreggiato e silenzioso, grossi massi lo cingono da un lato, mentre la vegetazione diviene sempre più fitta. Incrociamo un casolare con alcuni alberi di fichi e continuiamo a scendere, seguendo le indicazioni sempre per il n. 6 (che adesso va a coincidere con il n. 68).

Subito dopo aver attraversato il Torrente Carzola (381 m.), piuttosto melmoso, deviamo verso destra e iniziamo a costeggiare il corso d’acqua. I guadi successivi sono tutti secchi e i ciottoli bianchi si stagliano sul verde dei rovi. La vegetazione è particolarmente rigogliosa e la zona fresca e umida… Sarebbe gradevole se non fosse che nell’ultimo tratto le piante hanno invaso il sentiero e, sebbene abbia amato assaggiare qualche succosa mora, i rovi hanno reso difficoltoso il passaggio.

Trekking Monte Morello - Torrente Carzola.
Trekking Monte Morello - Federica.
Trekking Monte Morello - Torrente Carzola.

Dopo circa un’ora e mezza dalla nostra partenza siamo sbucati su un altro tratto di forestale, maggiormente curato (via di Pescina, in direzione Pescina, lungo il n. 6b), che in circa mezz’ora ci ha condotto all’omonima frazione abitata. La strada è larga e carrozzabile e l’ambiente intorno a noi cambia completamente: fa caldo, gran parte del sentiero non è coperta dagli alberi e un lungo filare di cipressi fiancheggia i tornanti in salita.

Costeggiamo un’ampia tenuta e la Fonte Letizia, un vecchio e caratteristico abbeveratoio di campagna recante un tempo l’immagine di Sant’Antonio Abate; ci fermiamo ad osservare le buche da lettere della frazione vicina, delle deliziose cassettine rosse. La Chiesa di Pescina è ancora distinguibile nella sua struttura, ma è parte di una proprietà privata al momento in ristrutturazione. Ovviamente, l’accesso è vietato… Così ci limitiamo a osservare a debita distanza e intanto ammiriamo il panorama dolce di boschi, campi e casali.

Trekking Monte Morello - panorama a Pescina.
Trekking Monte Morello - Chiesa di Pescina.

L’edificio che riusciamo a scorgere dalla strada era parte del complesso di Santo Stefano a Pescina (497 m.), collocato lungo il primitivo tracciato della via Bolognese e antico luogo di scambi e commerci. Notizie della chiesa compaiono già nel XI secolo e nel 1790 fu aggregata come prioria alla pieve di San Pietro a Vaglia. Al suo interno era conservata una bella pala d’altare di Andrea della Robbia, ora conservata nella chiesa di Paterno.

Passato l’antico edificio, proseguiamo sul sentiero n. 6b, piuttosto stretto e tra alcuni alberi e arbusti riarsi dal sole. Inizia qui un altro dei miei tratti preferiti! Il bosco cambia completamente e sembra quasi di trovarsi vicino al mare tra pini e cipressi… Anche gli odori sono differenti, mentre le rocce affiorano dal terreno. Attraversiamo nuovamente il torrente e il bosco diventa più fitto e ombroso, con una vegetazione più verdeggiante e muschiosa. In circa un’ora arriviamo alla Fonte di Cà dei Balzi (597 m.), dove è allestita un’area picnic con un pannello illustrativo sulle specie della zona, soprattutto rettili.

Trekking Monte Morello - Pescina.
Trekking Monte Morello - panorama.
Trekking Monte Morello - Torrente Carzola.

Qui assistiamo ad uno spettacolo meraviglioso: decine e decine di farfalle, enormi o ancora piccole, posate sui fiori, svolazzanti pigramente intorno e concentrate a succhiare il nettare… Una magia!

Dal pannello illustrativo apprendiamo anche che ci troviamo a poca distanza dalla Fonte dei Ceppi, che abbiamo raggiunto con un altro trekking. Rimango colpita la quantità di sorgenti di Monte Morello!

L’intera area è molto bella, anche grazie ad un intervento di recupero da parte del Comune di Sesto Fiorentino delle fonti storiche di Monte Morello, avviato nel 2018 e che ha interessato, oltre a questa, anche quelle del Vecciolino, dei Seppi Alta, dei Seppi Bassa, di Cascina, di Lonciano. Insomma, l’ambiente è piacevole e sarebbe bello poterci fermare per pranzo…

Trekking Monte Morello - farfalle alla Fonte di Cà dei Balzi.
Trekking Monte Morello - farfalle alla Fonte di Cà dei Balzi.
Trekking Monte Morello - farfalle alla Fonte di Cà dei Balzi.

Invece, ci attendono ancora circa trenta minuti di camminata e la più grande avventura del percorso! Qualche decina di metri dopo la costruzione in pietra della fonte, infatti, troviamo il sentiero sbarrato dai rovi e da quello che ci pare un grande cespuglio… Scopriamo poi che è la chioma di un albero caduto! Con diverse peripezie riusciamo finalmente a passare e ci auguriamo che non ci siano in serbo per noi altre sorprese.

Per fortuna, arriviamo piuttosto agilmente alla strada forestale (via di Cascina), che ci condurrà fino al punto di partenza. Di nuovo ci troviamo immersi in un paesaggio simile a quello del primo tratto, in discesa. È possibile fare una piccola deviazione per passare dalla Fonte di Cascina oppure rimanere sul comodo sentiero di maggiori dimensioni.

L’ultima attrazione che colpisce la nostra attenzione è una grande costruzione abbandonata, il Vecchio Ranch di Rosy, del quale sono rimaste le ampie vetrate e il vasto spazio antistante, dedicato al parcheggio. I cartelli prometto dei lavori, ma ci è stato detto che il locale è lasciato in stato di degrado dal 2014. Peccato!

Trekking Monte Morello - Fonte di Cà dei Balzi.
Trekking Monte Morello - Vecchio Ranch di Rosy.

Passeggiamo in discesa lungo l’ultima parte del percorso, che ci conduce sulla strada asfaltata che sbuca a lato del Bar Consigli, quello opposto dal quale abbiamo iniziato il nostro trekking.

L’auto è lì ad aspettarci e noi rientriamo soddisfatti a Firenze: non solo questi sentieri sono praticamente deserti, ma è possibile distinguere diversi tipi di vegetazione, caratteristiche della fauna e particolarità geologiche di un territorio davvero molto vario.


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