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NATALE IN VAL DI FIEMME

parte I

Panorama di valle con alcune cittadine e montagne innevate.

Innanzitutto chiariamo subito una questione fondamentale: non so sciare; anzi peggio, non ho alcuna intenzione di imparare. La ragione è semplice e quanto mai scontata: caracollare in picchiata lungo una discesa infinita mi fa tremare le midolla e risveglia nel mio profondo essere un istinto di sopravvivenza primordiale che mi tiene saldamente incollata all’inizio del pendio. Niente può convincermi a scendere. Credetemi, ci ho provato.

Bene, adesso sappiamo che quello che scriverò delle magnifiche terre trentine da visitare in inverno non riguarderà l’elenco delle spettacolari piste da sci. Cosa fare, allora? Tantissimo. Ce n’è per tutti i gusti: dalle camminate alle leccornie nelle baite, dalla visita di musei all’atmosfera natalizia dei mercatini, gustosi piatti in ristoranti tipici e panorami mozzafiato.

Comincerei con le basi.


CAVALESE

Questo grazioso paese sfoggia, a mio parere, i migliori addobbi natalizi della Val di Fiemme. Nel centro della città i tetti dei palazzi sono decorati con luci che scendono calde e accoglienti, la torre con l’orologio e il municipio svettano suggestivi e recentemente sono state aggiunte delle proiezioni a tema sulle facciate di alcuni edifici. Il Magnifico Mercatino di Natale, posto in una delle piazze principali, offre numerose scelte di prodotti tipici locali: da non perdere il banco di un allevatore locale che offre speck di ottima qualità (lo garantisce il mio ragazzo, dato che io sono vegetariana) e quello di cioccolata (Gelateria Tre Valli) le cui praline sono deliziose e tutte senza glutine.

A Cavalese si può anche pattinare nello Stadio del ghiaccio: una pista enorme e solitamente poco affollata. Essendo al chiuso forse ci si potrà lamentare che si perde un poco di atmosfera natalizia, è vero, ma la qualità della superficie ripaga abbondantemente, dato che imparare e poi pattinare è molto più agevole e divertente.

Tappe fisse a Cavalese: il bar/bistrot/ panificio Betta, soprattutto per la pizza e che crea un meraviglioso outdoor con fuochi e tavolini, e la Tana del Grillo, molto più alla mano e meno chic, ma con una cioccolata e crêpes di ottima qualità. Il bar Roma, sulla via principale, si sta progressivamente ingrandendo con uno spazio all’aperto con castagne e vin brulé; è molto carino, soprattutto perché si trova sulla strada più decorata della città. Per chi preferisse un luogo più d’élite per l’aperitivo (e, perché no?, anche per la cena), consiglio il ristorante El Molin, che ha una stella Michelin, ma permette di gustare anche solo un bicchiere di vino con alcuni piccoli stuzzichini.

Decorazioni natalizie per le vie di Cavalese.
Campanile con orologio a Cavalese.
Mercatino di Natale a Cavalese.
Interno del ristorante El Molin.


CERMIS

Impianto sciistico principale della Val di Fiemme, è una tappa obbligatoria anche per chi è “appiedato”: il panorama che si gode dalla cima del monte, dove si trova il rifugio Paion, è spettacolare. A 2250 m, dominando la valle, lo sguardo spazia oltre diverse catene montuose e il respiro è così ampio che gli occhi non sanno saziarsi di tutta quella candida meraviglia. Per chi desidera un luogo un poco più appartato, può proseguire scendendo verso un altro piccolo rifugio (10 min. a piedi), incastonato sotto un monte e immerso nel silenzio.

Prima della salita, è possibile fare una passeggiata lungo il fiume Avisio, che solca la valle. Non sono strettamente indispensabili le ciaspole, dato che si segue il percorso della pista dello sci di fondo, solitamente del tutto battuta. E’ un percorso semplice che può durare qualche centinaio di metri come qualche chilometro; tutto dipende da dove si vuole arrivare. La particolarità è che ci si inoltra in un grazioso bosco, irrorato dei torrenti che poi confluiscono nel fiume, anatre e anatroccoli accompagnano il cammino. Lontano dalle folle, è un sentiero rilassante e meditativo.

Se siete dei buoni camminatori e avete voglia e pazienza, da Masi di Cavalese potete anche prendere la strada che porta ad una delle stazioni della cabinovia per salire sul Cermis, arrivando a Baita Tonda. La strada è in salita, ma il paesaggio merita la fatica.

Panorama di montagne completamente innevate.


CARANO E VILLAGGIO VERONZA

Ok, ammetto che qui gioco in casa e che forse sono un po’ di parte ma a mio parere non si può non ammirare la valle dal Villagio Veronza, con la punta del Cermis di fronte e le Pale di San Pellegrino che chiudono il panorama a sinistra. Oltre alla deliziosa casetta con capre e pecore (a cui in inverno si può dare da mangiare senza dover schivare frotte di bambini che si accalcano al recinto come durante i mesi estivi), consiglio di seguire il breve ma suggestivo sentiero denominato “di San Francesco”, con le numerose iscrizioni riportanti citazioni dal Cantico delle creature. Silenzioso e semplice da percorrere, è l’ideale per immergersi nell’atmosfera incantata tra le betulle, mentre il sole che illumina la neve e l’odore dei camini delle case vicine riscalda l’aria. Si può scegliere se proseguire la passeggiata verso il Calvello oppure scendere nel grazioso paesino di Carano, con la caratteristica chiesetta; le strade strette sono poco trafficate durante la mattina e il paese si offre quieto a chi desidera esplorarlo.

Sentiero di San Francesco nel bosco.
Stalla con veduta dal Villaggio Veronza.
Veduta della chiesa e del paese di Carano.

[Non starò qui a nominare il ristorante Tito sia perché celeberrimo sia perché secondo me è più godibile d’estate… Per i curiosi ecco comunque il link del sito internet: www.titospeck.it]


CONTINUA …

INFORMAZIONI
Stadio del ghiaccio di Cavalese: www.sagis.tn.it/stadio-del-ghiaccio
Panificio Betta: www.botegadalpan.it
Tana del Grillo: www.tanadelgrillocavalese.it
Ristorante El Molin: www.alessandrogilmozzi.com
Alpe Cermis – Baita Tonda: www.baitatonda.it
Villaggio Veronza: www.hotelveronza.it/inverno



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