Toscana Toscana - Attività Viaggi

3 PARCHI COSTIERI IN TOSCANA

Marina di Alberese (Parco regionale della Maremma), Torre Mozza (Sterpaia) e Rimigliano

Dopo un’intera infanzia trascorsa a Follonica con i miei nonni e, in parte, a Marina di Castagneto Carducci con i miei genitori, nella mia adolescenza non ho frequentato molto questi luoghi. Come spesso accade, li ho riscoperti più tardi! Ecco, allora, che nel 2020 io e Lorenzo abbiamo intrapreso una gita tra il Golfo di Baratti e Populonia, con itinerari enogastronomici fino a Bolgheri, e nel 2021 e 2022 siamo stati in tre parchi costieri splendidi, dove abbiamo goduto di un mare cristallino, pulito e dalle incantevoli sfumature azzurre…

Parco regionale della Maremma - Federica e Lorenzo.


Ci siamo rilassati nelle pinete, abbiamo scoperto l’importanza ambientale della duna e abbiamo persino ammirato un tramonto spettacolare da un’antica torre di avvistamento!

PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA – Marina di Alberese

Iniziamo i nostri consigli da uno dei parchi più conosciuti in Toscana e dove io sono stata per sole due volte, prima con mia mamma e poi con Lorenzo… Sempre, però, accedendo dall’entrata al parco di Marina di Alberese, partendo da Alberese stesso. Riporto la mia personale esperienza: pensiamo che sia molto comodo per la presenza del Centro Visitatori, che offre tutte le informazioni sul parco e organizza visite ed escursioni, e per la possibilità di lasciare l’auto nella piazza principale e raggiungere la spiaggia tramite il bus navetta. Infatti, il parcheggio a ridosso del mare è quasi sempre pieno e comunque molto costoso…

Il Parco regionale della Maremma è un’area protetta e il primo parco della Toscana (1975). In provincia di Grosseto, si estende per 9.800 ettari da Principina a Mare fino a Talamone. Marina di Alberese si trova in prossimità della foce dell’Ombrone, in una zona piuttosto selvatica e ricca non solo di natura ma anche di storia…

Parco regionale della Maremma - Marina di Alberese.
Parco regionale della Maremma.
Parco regionale della Maremma.

Due sono le tipologie ambientali prevalenti: le Pianure di Maremma, composte da praterie secondarie e aree agricole abbandonate, in gran parte utilizzate come pascoli per il bestiame, zone umide di acqua dolce o debolmente salmastra. Percorriamo queste zone quando ci dirigiamo verso la spiaggia e ci fermiamo ad osservare le mucche tipiche maremmane e i cavalli che pascolano nei campi riarsi dal sole. Le Pianure di Maremma comprendono il tratto fluviale prossimo alla foce (è possibile arrivarci a piedi), la macchia mediterranea, i filari e i pini domestici.

L’altra tipologia è quella delle Dune dell’Uccellina: uno dei rarissimi tratti significativi di costa sabbiosa con limitata antropizzazione. Troviamo qui sistemi dunali senza impianti balneari!

Il parco è visitabile a piedi o in bici (pagando un biglietto o partecipando ad escursioni guidate). Gratuitamente si può percorrere la costa, che ci porta alla scoperta anche di alcune torri, che vediamo affiorare tra la vegetazione. Il nostro consiglio, comunque, è quello di prenotarsi per una gita: il Centro Visite di Alberese ne organizza molte e di diverso tipo (dalla canoa sull’Ombrone alle camminate tra le rovine fino ai percorsi in notturna). Infatti, avvalendosi di una guida che spiega la vegetazione e la storia, il luogo, già di per sé splendido, acquista tutta un’altra profondità.

Parco regionale della Maremma - tramonto.
Parco regionale della Maremma - tramonto dalla spiaggia Collelungo.
Parco regionale della Maremma.

Con Lorenzo abbiamo prenotato un’escursione al tramonto e abbiamo assistito ad uno stupendo panorama dipinto dagli ultimi raggi del sole da Torre di Castelmarino (XII sec.). È incredibile poter ammirare la vasta pineta da sopra le fronde dei pini, che con la loro chioma paiono tanti cuscinetti. Rimaniamo a guardare affascinati il mare e le sagome scure delle isole dell’Arcipelago Toscano… Accanto a questa torre, ve ne è un’altra, che dà il nome pure alla spiaggia sottostante, quella di Collelungo (XVI sec.). Abbiamo fatto un’apericena con i piedi immersi nella sabbia e circondati dall’oscurità del mare e del bosco, ma protetti da un incredibile cielo stellato. L’esperienza si è conclusa con una camminata tra la vegetazione, dove abbiamo visto correre alcuni gruppi di daini.

La presenza delle torri, così come quella dell’Abazia di San Rabano, testimonia il passato secolare di questi luoghi: la maggioranza delle costruzioni, infatti, fu edificata con funzione anticorsara; nella metà del Cinquecento il duca Cosimo de’ Medici ristrutturò le torri di Castelmarino, Collelungo e Cala Forno, che già esistevano precedentemente.

Parco regionale della Maremma - torre.
Parco regionale della Maremma.

DOVE MANGIARE?

In corrispondenza dell’ingresso di Marina di Alberese, troviamo anche un punto ristoro, che offre diverse opzioni vegetariane e senza glutine. Immerso nella pineta, si tratta di una specie di Food Truck in stile maremmano ed è preso d’assalto durante il pranzo… Ma, se si ha pazienza o se si evita l’ora di punta, si gode di una buona pace e di un po’ di fresco.

Non possiamo non consigliare l’aperitivo al tramonto a Collelungo, realizzato dal Centro Visitatori di Alberese e che abbiamo amato non tanto per la qualità del cibo ma per il paesaggio incredibile e per l’esperienza indimenticabile…

Parco regionale della Maremma - torre.
Parco regionale della Maremma - piatto vegetariano.
Parco regionale della Maremma - torta senza glutine.

PARCO COSTIERO DELLA STERPAIA – Spiaggia di Torre Mozza

Saliamo lungo il litorale e incontriamo uno dei luoghi che maggiormente conosco, grazie a mia mamma che mi ha portata qui da piccola e ai miei nonni, che erano soliti trascorrere il mese di luglio nella vicina Follonica. La spiaggia di Torre Mozza fa parte del Parco Costiero della Sterpaia, il quale si estende per 8 chilometri nel golfo tra Piombino e Follonica, occupando 296 ettari di arenili, dune, boschi e radure agricole.

Questo lungo litorale vanta un’acqua meravigliosamente cristallina e digradante verso il mare, con sabbia chiara, delimitata da una stretta duna. I parcheggi si trovano lungo la strada che collega Piombino a Riotorto e passerelle pedonali ci portano oltre una striscia un po’ paludosa per arrivare tra i pini e sulla spiaggia.

La storia di quest’area è piuttosto antica: il primo intervento di bonifica idraulica fu opera dei Medici (1558); la zona era infatti paludosa ed era occupata dal cosiddetto “lago di Piombino”, completamente bonificato dal granduca Leopoldo II. Era un luogo anche produttivo: vi si praticavano agricoltura, pastorizia, produzione di sale dall’acqua marina, pesca, caccia, raccolta di sanguisughe per scopi terapeutici…

Torre Mozza.
Spiaggia di Torre Mozza.

Dobbiamo quello che vediamo oggi all’intervento del comune di Piombino che sottrasse il litorale maremmano alla lottizzazione abusiva degli anni ’70, istituendo un parco pubblico e lottando duramente contro le costruzioni edilizie. Nel 2000 furono demolite le ultime abitazioni abusive e la Sterpaia venne inclusa nel sistema delle aree protette della Regione Toscana, in qualità di Anpil (Area naturale protetta di interesse locale).

Non stupisce, quindi, che la maggioranza delle spiagge del parco siano libere, anche se non mancano i punti ristoro e gli stabilimenti balneari, di dimensioni sempre piuttosto contenute. Noi siamo sempre andati alla spiaggia in corrispondenza del Camping Village Pappasole, che dispone anche di un’area attrezzata e di un piccolo bar tra sabbia e pini domestici. Nel corso degli anni, infatti, io e mia mamma ci siamo innamorate della bella struttura del villaggio, immerso nella natura e relativamente silenzioso (specie a maggio e a settembre), e della spiaggia pulita, con l’acqua bassa protetta da una linea di scogli in mare.

Un’altra chicca di questo luogo è la presenza della famosa Torre Mozza, una delle diverse torri di avvistamento presenti lungo il litorale. Monolitica e tozza, subito riconoscibile sul mare azzurro, è la costruzione più antica: fu eretta nella prima metà del Cinquecento contro le incursioni saracene. Adesso è diventata un hotel extralusso… Ma mantiene inalterato il suo solido e serioso fascino di pietra.

Carbonifera.
Pappasole - aperitivo da Di cotte e di crude.
Pappasole Beach - caffè e gelato biscotto.

Se si vuole passeggiare, è possibile dirigersi verso Follonica, di cui si individuano subito i palazzi, passando da una stretta spiaggia libera e diversi bagni, costruiti proprio su delle insenature. Dall’altro lato, invece, in pochi minuti giungiamo fino ad un’altra torre, chiamata Carbonifera dall’antica funzione di scalo commerciale quale punto terminale della ferrovia che portava il carbone fino al mare dalle miniere di Montebamboli, ubicate nelle colline tra Suvereto e Massa Marittima. Secondo la lapide affissa sull’edificio adiacente, la casa fu costruita intorno alla metà del XVII secolo dal latifondista Franceschi, come abitazione del guardiano del deposito di carbone vegetale.

DOVE ALLOGGIARE E MANGIARE?

Per un pranzo veloce, un gelato o una merenda, noi consigliamo senza alcun dubbio il Pappasole Beach, che offre numerosi piatti pronti e gelati confezionati. I prezzi non sono alti e la pace di cui si gode è un toccasana per lo spirito.

Per l’alloggio, come anticipato, noi prediligiamo il Camping Village Pappasole che offre diverse opzioni, dalle postazioni per il campeggio e i posti roulotte ai caravan fino ai bungalow. Verdeggiante e riparato, è fornito di tutti i servizi: farmacia, supermercato, edicola, parrucchiere, piscine, parco giochi… Se vi fermate qui per un aperitivo, a noi è piaciuto in particolare il nuovo locale, Di cotte e di crude, che riserva ai suoi ospiti una delle accoglienze più veraci e calorose che abbia mai sperimentato! (Qui leggete la recensione completa.)

Torre Mozza.
Parco Costiero di Rimigliano.

PARCO COSTIERO DI RIMIGLIANO

Da Torre Mozza risaliamo oltre il promontorio di Piombino e, nel comune di San Vincenzo, incontriamo una delle spiagge più famose di quest’area: il Parco Costiero di Rimigliano, che si estende per 6 km fiancheggiato da una folta e larga pineta. Il mare è limpido e la sabbia fine; vi si trovano pochi stabilimenti balneari e alcuni punti attrezzati con docce e servizi igienici, aree picnic e punti ristoro. La superficie è di 650 ettari ed è attraversata dalla strada provinciale, al lato della quale si trova parcheggio (a pagamento e libero). L’asfalto ha diviso due settori: da una parte abbiamo il mare con la macchia mediterranea, le dune e la spiaggia, mentre dall’altra si estendono le aree agricole e un bosco misto composto prevalentemente da querce, che hanno sostituito la pineta. La strada provinciale è chiamata Via della Principessa, in onore di Elisa Bonaparte, alla quale il fratello Napoleone aveva assegnato il principato di Piombino e che si adoperò con impegno per lo sviluppo del territorio. Prima che la via prendesse questo nome, era conosciuta come Via dei Cavalleggeri: si trattava di un’antica direttrice di 200 km voluta nel Cinquecento dal Granduca di Toscana, Cosimo I de’ Medici, per i soldati addetti alla vigilanza costiera. Ancora oggi è possibile percorrere a piedi il tratto del Golfo di Baratti, sopra Populonia.

Immersi nella natura, possiamo scegliere se riposarci oppure optare per il Percorso Fitness, costituito da 18 stazioni per differenti esercizi e collocato nel bosco di lecci e pini che precede le dune.

Gli accessi pedonali sono in tutto 10 e sembra che non vi sia molta differenza tra l’uno e l’altro; noi abbiamo seguito alcuni consigli e abbiamo scelto il n. 5, che ci ha portati ad un tratto di spiaggia libera non molto affollato e con un bel mare cristallino.

Parco Costiero di Rimigliano - pineta.
Parco Costiero di Rimigliano.
Parco Costiero di Rimigliano - Lago Verde, piatto vegetariano.

Ulteriore beneficio di questo parco costiero è la possibilità di frequentarlo nelle diverse stagioni, dato che il clima si mantiene mite grazie alla protezione dai venti di terra e di mare offerta dal complesso collinare di Monte Calvi e dal Promontorio di Piombino.

Infine, nel 2018 la tartaruga Caretta caretta ha scelto questo lido per depositare le sue uova: qui sono nate 58 piccole tartarughe!

DOVE MANGIARE?

Noi ci siamo fermati al Lago Verde, che è eccezionale da un punto di vista scenografico, ma un po’ caotico… Ha diverse opzioni sia per vegetariani sia per celiaci. Si tratta di un punto di ritrovo per chiacchierare, ascoltare la musica, partecipare alle numerose iniziativa proposte…

Se volete combinare mare, passeggiate, archeologia e itinerari gastronomici, qui vi raccontiamo il nostro itinerario tra Populonia, Baratti e Bolgheri!

INFORMAZIONI


LEGGI ANCHE …

Potrebbe piacerti...