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LA BIBLIOTECA MURATORI A CAVALESE

Un patrimonio librario nascosto e affascinante

Venerdì 4 agosto 2023

Le iniziative del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme sono un vero e proprio fiore all’occhiello della vita culturale e artistica di Cavalese e, in generale, di tutta la valle. Per questo motivo, quando possibile, cerco sempre di partecipare agli eventi e alle visite guidate che organizza.

Negli anni ho preso parte a diverse occasioni di approfondimento: ho ammirato la Pieve di Santa Maria Assunta e la Chiesa di San Vigilio; ho aderito ad un tour focalizzato sul ciclo di affreschi dello storico palazzo Casa Bertelli; ho passeggiato intorno alla Chiesetta di San Valerio e ho assistito al funzionamento dell’Antica Segheria Veneziana

Cogliendo l’opportunità al volo (i posti si esauriscono facilmente!), abbiamo aderito ad una visita guidata (a soli 5,00 euro) della Biblioteca Muratori, condotta dal preparatissimo e appassionato Dr. Roberto Daprà, responsabile delle collezioni.

La nostra visita inizia in una delle vie del centro di Cavalese, di fronte ad una palazzina moderna, di un gradevole colore rosa e i cornicioni bianchi… Siamo in via Gian Pietro Muratori e l’unico indizio del gioiello che si trova all’interno del palazzo ci viene fornito dal nome della strada…

Biblioteca Muratori - ingresso in via Gian Pietro Muratori a Cavalese.
Biblioteca Muratori - porta di accesso.

Entriamo nell’androne e da lì varchiamo la soglia custodita da una porta in ferro borchiato, che proviene dalla Pieve di Cavalese (dove è conservata la sua gemella: ve ne abbiamo parlato qui). Il fondatore della biblioteca, infatti, donò alla chiesa un calice in oro e miniature con pietre preziose; in cambio, il parroco regalò la porta che chiudeva la sagrestia minore.

Varcata la soglia, ci troviamo in un piccolo ambiente molto suggestivo, dotato di tutti gli arredi originali e soprattutto di centinaia di volumi… Un vero spettacolo!

LA STORIA

Per comprendere questa collezione, dobbiamo innanzitutto chiederci chi fosse il suo fondatore: sappiamo poco di Gian Pietro Muratori, di cui abbiamo notizia soprattutto grazie a don Giuseppe Pasquale Riccabona, il quale scrisse un inventario dei libri qui custoditi e ne fece un riassunto della vita di Muratori.

Nato a Cavalese nel 1708 in una famiglia numerosa, Gian Pietro studiò a Trento e divenne sacerdote nel 1731; trascorse cinque anni a Innsbruck, studiando la giurisprudenza e la lingua tedesca. Tornato in Trentino, fu cappellano in varie diocesi finché nel 1756 si stabilì a Isera, vicino a Rovereto, dove incontrò personaggi illustri dell’epoca. Particolarmente importante fu lo scambio di idee con Girolamo Tartatotti e Clementino Vannetti; nacque così la sfida di aprire una biblioteca pubblica in una valle di periferia, quella di Fiemme. Allo stesso anno, infatti, risale la fondazione della biblioteca di Cavalese, che Muratori volle creare nella sua città natale in quanto ad essa affettivamente legato.

Biblioteca Muratori - ritratto.
Biblioteca Muratori - volumi.

L’acquisto di volumi era iniziato già in Germania: Muratori era arrivato a vendere terreni pur di acquistare libri e creare la sua collezione personale. Spesso comprava edizioni più economiche, magari di seconda, terza o addirittura quarta mano… Nel 1756 fece portare la raccolta a Cavalese, dedicandole un apposito spazio, che mise a disposizione di tutti: la biblioteca, infatti, fu fondata come luogo aperto a chiunque volesse erudirsi, ne avesse le capacità ma non il denaro per farlo; era pubblica e disciplinata da precise norme conservate in un regolamento.

Muratori creò un apposito fondo per pagare i costi della biblioteca e un custode e stabilì che ne fossero responsabili i suoi discendenti sacerdoti o altri sacerdoti (tra cui Giuseppe Pasquale Riccabona, che fu esecutore testamentario). Secondo le sue indicazioni, quindi, il futuro proprietario doveva curare e gestire i libri, abitare qui e garantire l’apertura di questo spazio per almeno tre giorni a settimana durante l’inverno. Tutti potevano consultare i volumi, tranne le persone che risultassero “sospette” al bibliotecario, ovvero chi era considerato un ladro oppure un bestemmiatore.

Alle pareti possiamo dare un volto a Gian Pietro Muratori, dipinto in un ritratto semplice e austero. In un angolo è esposta una bolla pontificia di papa Clemente XIV, con la quale fu vietato portare all’esterno i libri (pena la scomunica!). Gli atti con il beneficio, la documentazione inerente al catalogo e il regolamento sono stati raccolti e conservati dal sacerdote Giuseppe Pasquale Riccabona e sono custoditi nella biblioteca.

Biblioteca Muratori - testo autografo di Gian Pietro Muratori.
Biblioteca Muratori - volume dell'abate Bergier (1782).

Alla fine dell’Ottocento, purtroppo, i fondi si esaurirono: rari furono gli acquisti in questi anni e la biblioteca fu chiusa definitivamente, occultando la porta con un armadio. Il suo essere nascosta fu una vera fortuna: i libri poterono così rimanere perfettamente conservati durante le due guerre mondiali, quando numerosi volumi venivano rubati o bruciati.

Negli anni Ottanta la biblioteca è stata oggetto di un restauro, che ne ha mantenuto inalterate le caratteristiche settecentesche e nel 1985 è stata riaperta al pubblico. Nel 2007 la Soprintendenza ai Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento ha pubblicato il catalogo a cura di Laura Bragagna e Mauro Hausbergher. Attualmente è di proprietà della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Cavalese e visitabile solo in piccoli gruppi, su appuntamento, grazie all’impegno del Palazzo Magnifica Comunità di Fiemme.

I VOLUMI

Osserviamo adesso gli scaffali, originali, con in alto alcune lettere dipinte e in orizzontale dei numeri romani. Sui palchetti i volumi sono inseriti secondo la materia: abbiamo la sezione dedicata alla religione, quella del diritto, un’altra su storia e geografia, una dedicata alla letteratura… ma anche parti sull’agricoltura e altri argomenti. Ciò dimostra che la Val di Fiemme era tutt’altro che periferica e ignorante!

Alla suddivisione per discipline si aggiunge un ordine bibliometrico: i testi più grandi sono posti sotto, mentre i più piccoli sono in alto. Ciò è dovuto anche ad una questione pratica, perché così possono essere estratti più agevolmente dagli scaffali.

Biblioteca Muratori - volume del 1596.
Biblioteca Muratori - volume rilegato in pelle di capra (1785).
Biblioteca Muratori - ex libris.

La maggioranza dei libri sono in latino, qualcuno in italiano e pochi in tedesco, oltre a rari esemplari in arabo e in francese. A quando risalgono? Troviamo alcuni incunaboli, ovvero i primi editi a stampa intorno alla metà del Quattrocento, e una maggioranza di volumi pubblicati dal Cinquecento al Settecento.

La nostra attenta guida ce ne mostra alcuni, uno più incredibile dell’altro!

Biblioteca Muratori - volumi e atlanti.

Iniziamo dal piccolo scaffale individuato dalla lettera X, dove troviamo il quaderno scritto a mano dal Muratori, in latino, utilizzato per le sue prediche. Qui sono conservati materiali inediti che sarebbero utili per scoprire qualcosa in più sulla vita e sul pensiero del fondatore della biblioteca…

Ci viene mostrato un altro volume, semplice, con una legatura editoriale foderata solo con una coperta in cartone: il frontespizio ci indica che si tratta di un trattato (storico e dogmatico) della “vera religione” dell’abate Bergier, stampato a Venezia nel 1782. È un libro intonso, le cui pagine non sono state mai lette e neppure sfogliate, poiché non sono staccate. Non essendo una stampa rara, è stato deciso di non alterarla e di mantenerne la storicità.

Il primo scaffale è dedicato alla religione. Qui è riposto un tomo di grandi dimensioni, con piatti in legno e una copertura con pelle di maiale, una decorazione di cornici fogliate con all’interno figure con cartigli, rappresentanti le virtù, e Dio Padre. Scritto in latino, ha i bordi bianchi piuttosto ampi: è una peculiarità di molti libri, poiché garantiva una maggiore salvaguardia del testo dall’azione dei topi, che mangiavano i bordi delle pagine…

A protezione del volume sono posti dei ganci di ottone, mentre il taglio è colorato di verdolino, con un tipo di legatura caratteristico del mondo germanico e detto “alla tedesca”, frequente in queste zone poiché ci troviamo vicini al confine. Appena aperto, notiamo la data (1596) e la marca di stampa con un gatto che tiene in bocca un topo; nella parte alta della pagina, leggiamo le scritte a mano, come ex libris, dei precedenti proprietari, ecclesiastici di Innsbruck del Seicento. Come è facile intuire, quindi, questo è un libro acquistato da Muratori di seconda mano.

Più costoso e prezioso è il volume successivo, del 1785: per la rilegatura con pelle di capra di un libro così grande era necessario un animale intero! Pure l’incisione sul frontespizio è molto pregiata perché di difficile realizzazione e i bordi bianchi sono molto larghi; il taglio è spruzzato di rosso.

Biblioteca Muratori - trattato di retorica del 1637.
Biblioteca Muratori - trattato di retorica del 1637.

Cambiando argomento e dimensioni, troviamo un testo piccolissimo, un trattato di retorica di ben 600 pagine condensate in un minuscolo manuale del 1637, foderato in pergamena e con ganci in metallo.

Non ci stupisce il fatto che la biblioteca custodisca numerose Bibbie… Ne vediamo una foderata in cuoio, con legacci di cuoio e ottone, stampata in lingua italiana a Norimberga nel 1712. La carta è più sottile delle precedenti e i capilettera sono disegnati per aumentare il valore dell’edizione (in alcuni casi sono persino colorati).

Un testo che invece non ci aspetteremmo di trovare qui e in generale in Val di Fiemme è il Corano! L’edizione che ci viene mostrata è foderata in pelle e cartone, con un ex libris e un atto di possesso del Muratori. Stampato a Padova, è scritto in arabo con accanto la traduzione in latino; questa stampa è incredibile perché per realizzarla era necessario avere i tasselli delle parole intere (non delle lettere).

Biblioteca Muratori - Bibbia.
Biblioteca Muratori - Corano.

Particolare è un incunabolo, ovvero uno dei primi prodotti della stampa, modellato sull’esempio dei manoscritti: è in pergamena e restaurato dalla Soprintendenza ai Beni librari e archivistici della Provincia Autonoma di Trento. In trasparenza possiamo notare i piccoli buchi lasciati da insetti, i tarli della carta, mentre altri danni sono stati prodotti dalla luce (adesso la finestra è sempre chiusa), ma anche da muffa e umidità.

Il volume riporta ancora l’indicazione del prezzo dell’epoca e un ex libris del Muratori; i capilettera sono di diversi colori e realizzati con uno stampo in legno. Notiamo, infatti, che i bordi sono irregolari, mentre le altre lettere del testo sono nitide, prodotto di stampi in metallo.

Un’altra curiosità: le parti importanti sono evidenziate da manine disegnate a lato e indicanti le righe degne di maggiore attenzione. Probabilmente esse sono state realizzate da più proprietari.

Biblioteca Muratori - incunabolo.
Biblioteca Muratori - volume di legge rilegato con pergamena di scarto.

Al settore che conserva i libri di studio del Muratori appartiene un volume di legge, rilegato con una pergamena di scarto, che gli conferisce un aspetto peculiare e interessante…

Dietro alla tendina, che prima proteggeva i mappamondi in carta (adesso in cassaforte), troviamo quattro atlanti. Dopo i fogli di guardia bianchi, ammiriamo una grande incisione raffigurante gli strumenti del mestiere, legati alla geografia, e il Dio Sole che osserva ogni cosa dall’alto.

Oltre il frontespizio, il libro è in italiano, stampato su due colonne e ornato con tavole acquarellate, realizzate con una tecnica difficile ma qui magistralmente eseguita poiché le decorazioni sono perfettamente omogenee! Sapientemente, dato che l’acquerello macchia, sono lasciate alcune pagine bianche prima e dopo le immagini. Ammiriamo il planisfero celeste con le costellazioni e, agli angoli, i principali monumenti di Pisa, Padova, Milano e Bologna.

Biblioteca Muratori - atlante.
Biblioteca Muratori - atlante.
Biblioteca Muratori - atlante.

Due pagine sono dedicate al “Mappamondo o sia descrizione generale del globo ridotto in quadro” (1774), con i confini colorati di paesi e continenti: è già presente l’Australia, ma l’autore mostra una qualche incertezza sul Canada. Una mappa specifica sull’Europa, invece, riporta le miniature che rappresentano i principali oggetti e prodotti caratteristici.

Il libro più prezioso dell’intera collezione è un volume foderato in oro zecchino, con lamine sottilissime e delicatissime, realizzato con una tecnica particolarmente difficile e perciò ancor più pregiato. La nostra guida lo maneggia con cura e delicatezza e ci mostra il contenuto: parla di arte e delle antichità di Roma. Dedicato a Urbano VIII, la cui effige domina il frontespizio, il libro, datato 1612, contiene la descrizione e le immagini di monumenti e città. Il testo è in italiano, tedesco e francese, con bellissime incisioni e didascalie in latino.

Rimaniamo incantati dalla raffigurazione del Colosseo e dell’Arco di Costantino, ma anche da una rappresentazione della lotta con gli animali nell’anfiteatro… Incredibile!

Biblioteca Muratori - volume del 1612 foderato in oro.
Biblioteca Muratori - volume del 1612, incisione raffigurante il Colosseo.

Altri scaffali sono dedicati alla letteratura, con testi di Dante e Sofocle, accanto al Decameron di Boccaccio (particolare nella biblioteca di un religioso…). Troviamo pure un trattato per gli studi delle donne, con materie quali la teologia, la morale, la storia e la legge, la poesia e la retorica, proprio come le discipline affrontate dagli uomini.

Un’ultima peculiarità di questa biblioteca: un libro di medicina di Tissot, riportante tre ex libris e datato 1766. Scorrendo l’indice individuiamo varie malattie e rimedi: dalla rogna alle scottature, dagli annegamenti alla diarrea, tutti affrontati con uno stile scorrevole e persino piacevole, che fornisce una lista di ciò che potremmo definire una serie di “rimedi della nonna”.

La nostra visita si è conclusa con questa chicca divertente. Così, lasciamo la nostra firma sul registro dove ha scritto anche Sgarbi, quando ha ammirato la biblioteca, e ringraziamo di cuore la nostra guida, Roberto Daprà, che ha saputo con passione e sapienza mostrarci questo universo nascosto…

Biblioteca Muratori - volume del 1612, incisione raffigurante l'Arco di Costantino.
Biblioteca Muratori - volume del 1612, incisione raffigurante le lotte con gli animali.

Tutti i testi sono al momento presenti nel catalogo online, ma purtroppo non ancora digitalizzati. Tuttavia, poter visitare un luogo simile, così ricco di suggestione, è davvero un privilegio eccezionale e non possiamo che essere grati al grande lavoro che lo rende possibile.

L’eccezionale valore della biblioteca è dato, infatti, dall’insieme dei volumi e la sua peculiarità di spazio settecentesco, completo di arredi originali e del patrimonio librario, dentro un moderno condominio rende la visita persino più intrigante!


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