Salento On the Road: Giorno 9
Alla scoperta di Copertino e rientro a Firenze
Siamo arrivati all’ultimo giorno del nostro on the road nel Salento… Quante cose abbiamo visto in questi giorni! Partiti da Lecce abbiamo scoperto l’entroterra della Grecìa Salentina e non solo: Calimera, Acaya, Corigliano d’Otranto, Galatina e Nardò; abbiamo percorso la costa adriatica e quella ionica, con alcune tappe immancabili come Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli. Il tutto prestando grande attenzione al nostro budget: 100 euro al giorno!
Domenica 3 luglio 2022
Il nono giorno in Salento è quello della ripartenza: abbiamo un treno a Lecce verso l’una del pomeriggio; perciò, impieghiamo la mattina alla scoperta della bella Copertino, che ci sorprende con le innumerevoli opere presenti e la grande pulizia.
COPERTINO
Dopo il risveglio nella nostra confortevole stanza alla Royal House, ci facciamo una doccia e prepariamo le valige per l’ultima volta. Alle nove circa lasciamo l’albergo e andiamo a fare colazione al Caffè Novecento. Sinceramente il servizio e la qualità del caffè lasciano un po’ a desiderare, ma per fortuna hanno il pasticciotto senza glutine prodotto a Galatina: che meraviglia!
Seduti al tavolino, godendoci la nostra ultima colazione leccese, pianifichiamo l’itinerario della mattina: Copertino, infatti, è una cittadina di dimensioni ridotte, ma abbondano i luoghi da visitare. Ancora sonnacchiosa nel ritmo lento della domenica mattina, si offre al nostro sguardo curioso in tutta la sua semplice e ordinata bellezza.
Copertino è il comune più popolato della provincia e ha un’origine antica: fu fondato intorno all’anno Mille e per secoli rivestì un ruolo centrale nella geopolitica del Salento. Adesso vive principalmente di turismo e di agricoltura.
Lasciamo l’auto lungo i viali, in un comodo parcheggio vicino all’ufficio postale, ed iniziamo a piedi la visita del centro storico, passando subito sotto una delle principali attrazioni.
Porta San Giuseppe e Castello Angioino
L’antica porta, risalente al 1754, è il punto più scenografico da cui accedere all’abitato che si è sviluppato dentro la cinta muraria, ricco di chiese e di palazzi nobiliari.
Subito accanto cattura immediatamente la nostra attenzione il Castello Angioino, che è circondato da un profondo fossato e si struttura in una pianta quadrangolare tipica delle fortezze rinascimentali. Ci colpisce per le dimensioni (è tra i più grandi della regione) e per l’elaboratissimo portale di accesso, costruito in carparo, fiancheggiato da due colonnine e con una rigida cornice che inquadra una decorazione esuberante composta da motivi vegetali, fiori, rosoni, volti di personaggi locali e pezzi di un’armatura.
La storia del castello è ovviamente molto antica: il nucleo originario può essere individuato nel mastio, riconducibile al programma di riorganizzazione militare promosso da Carlo I d’Angiò, che nel 1266 elevò Copertino a sede amministrativa di contea. Negli anni Trenta del Cinquecento il marchese Alfondo Granai Castriota, feudatario, avviò importanti lavori di ammodernamento, realizzati dall’architetto pugliese Evangelista Menga, che conferì al castello l’aspetto odierno. Dal 1557 il forte passò diverse proprietà: la famiglia genovese degli Squarciafico, poi i Pinelli, i Pignatelli e, nell’Ottocento, i Granito di Belmonte. Nel 1885 il Castello fu dichiarato Monumento Nazionale e nel 1956 è stato acquisito al Demanio dello Stato.
Vale la pena visitare l’interno per ammirare la Cappella di San Marco, dove sono conservati i sarcofagi di due marchesi e che fu completamente affrescata nel 1560 con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Basilica della Madonna della Neve
Come abbiamo imparato in questi giorni, i borghi e le città del Salento sono quasi tutti composti da un binomio: il castello e la basilica. Nel caso di Copertino essa è dotata di un possente campanile tardorinascimentale e può vantare una storia millenaria. La chiesa fu eretta nel 1088 da Goffredo il Normanno, che rase al suolo il precedente edificio bizantino; fu ricostruita nel 1235 e modificata più volte nei secoli successivi. Purtroppo, quasi niente rimane dell’aspetto medievale; solo uno sguardo attento riesce ad individuare gli stilemi del romanico nella facciata a capanna, su cui si apre il portale principale in bronzo (anni Ottanta).
L’entrata privilegiata è quella laterale, che prende il nome dai due leoni stilofori duecenteschi posti a guardia dell’ingresso. L’interno è gradevole e luminoso; troviamo impressionante l’altare della Vergine della Neve (1630), che incornicia un piccolo affresco tardogotico della Madonna con Bambino incoronata dagli angeli.
Santuario di San Giuseppe da Copertino
Le vie del centro sono deserte e possiamo individuare facilmente tanti disegni, scritte e preghiere dedicate a San Giuseppe. Scopriamo così che Copertino è una famosa meta di pellegrinaggio per venerare la memoria del santo, un frate vissuto nel Seicento, che nei momenti di estasi levitava. La sua peculiarità è tanto celebre che in America è divenuto patrono degli aviatori cattolici statunitensi e ha ispirato il nome della città di Cupertino, in California.
Oltre alle numerose incisioni votive disseminate per la città, due sono i principali luoghi di culto: il primo è il piccolo Santuario di San Giuseppe da Copertino, dove sono conservati oggetti appartenuti al frate e un reliquiario che ne contiene il cuore. La costruzione del Santuario fu pensata nel 1753, anno della beatificazione del santo; i lavori, iniziati nel 1754 e terminati nel 1758, comportarono l’abbattimento di una precedente chiesa intitolata a San Salvatore e di un tratto di mura. Davanti alla chiesa troviamo la Stalletta, dove il santo nacque nel 1603; il tetto a capanna è fatto di paglia, canne e tegole, i muri sono scrostati e vi è solo un misero arredo seicentesco, custodito intatto fino ad oggi.
L’altro luogo legato al santo è il Santuario della Grottella, che si trova poco fuori città: torniamo, quindi, sui nostri passi, districandoci tra i vicoli e scorgendo tante altre piccole chiese, alcune restaurate, altre in stato di abbandono.
Santuario della Grottella
Ripresa l’auto, arriviamo al grande parcheggio (deserto) davanti all’imponente chiesa, dove, secondo l’agiografia, avvennero molti dei voli estatici di San Giuseppe. La basilica, di grandi dimensioni, presenta una facciata a capanna e fu costruita a metà del Cinquecento per ospitare una piccola immagine bizantina della Madonna con Bambino, che un pastorello trovò affrescata in una vicina grotta. Nel 1618 il santuario passò ai francescani, grazie all’intervento dell’insigne padre Giovanni Donato Caputo. Il santo di Copertino giunse per la prima volta alla chiesa nel 1618, felice di mettersi a servizio della Madonna della Grottella, ma, date le sue inadempienze di studio, fu mandato via poco dopo. Dopo altri fallimenti, il padre Caputo, zio di San Giuseppe, riuscì a farlo tornare alla Grottella nel 1621 e qui egli divenne frate.
È ormai mezzogiorno e comincia a tutti gli effetti il nostro rientro: laviamo l’auto e torniamo a Lecce, da cui ci separano solo una ventina di minuti. Restituita la Panda rossa che è stata la nostra fedele compagna di viaggio per nove giorni, abbiamo il tempo di acquistare una Settimana Enigmistica per il viaggio… Pranziamo già sul treno, diretti verso Firenze, mentre la mente corre ai giorni trascorsi e alle tante meraviglie che abbiamo avuto la fortuna di ammirare!
BUDGET
- Colazione al Caffè Novecento a Copertino: 7,90 euro
- Lavaggio self auto: 2,00 euro
- Settimana enigmistica: 1,90 euro
Totale: 11,80 euro
A testa: 5,90 euro
Complessivo 9 giorni per 2 persone
- Biglietto treno: 258,80 euro
- Auto: 360,00 euro di noleggio + 20,00 euro per check-in e out alla stazione
- Benzina: 80,00 euro
Al giorno: 39,93 euro a testa
Totale a testa Giorno 9: 45,83 euro
INFORMAZIONI
- Copertino: https://www.comune.copertino.le.it/
- Castello Angioino: https://musei.puglia.beniculturali.it/musei/castello-copertino/
- Basilica della Madonna della Neve: https://www.iisbacheletcopertino.edu.it/Conoscere2018/TesoridelSalento/Schede%20Web%20Copertino/05%20ASA%20SCHEDA%20Chiesa%20Matrice.htm
- Santuario della Grottella: https://www.sangiuseppedacopertino.it/la-storia/santuario-di-santa-maria-della-grottella/
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