Salento On the Road: Giorno 8 pt. 2
Pranzo sul mare e uno stupendo tramonto
Il nostro penultimo giorno dell’on the road del Salento era iniziato con la visita a due città dell’entroterra, Galatina e Nardò, entrambe affascinanti e deserte… La parte più meridionale della Puglia è famosa per tanti diversi motivi, dall’arte e dalla storia (il barocco di Lecce, la cattedrale di Otranto) alle curiosità geografiche (il punto più a est d’Italia, Punta Palascia, e quello più a sud, Punta Ristola) fino alle spiagge e alla natura (Baia dei Turchi, Il Ciolo, Porto Selvaggio)… Ecco la penultima parte del nostro on the road!
Sabato 2 luglio 2022
Dopo la visita a Nardò decidiamo di spostarci sulla costa: tappa imprescindibile del Salento è il famoso Porto Cesareo, che troviamo incredibilmente deserto, avvolto in una calura opprimente… Concludiamo la giornata con uno stupendo tramonto, che ammiriamo da Torre Lapillo, per poi trascorrere a Copertino la nostra ultima notte in Puglia.
- DOVE MANGIARE
Puerto Picciu
Dolci Tramonti
- DOVE DORMIRE
Royal House a Copertino
PORTO CESAREO
Ripartiamo da Nardò e in una ventina di minuti arriviamo a Porto Cesareo, dove abbiamo pensato di pranzare. Celebre per il turismo balneare, la cittadina è conosciuta anche per la flotta peschereccia. I suoi ampi e lunghi arenili la rendono la meta ideale per tutti i turisti, che possono raggiungere a piedi le numerose isolette sparse intorno al perimetro urbano; l’acqua, infatti, è molto bassa e solitamente altrettanto affollata. Noi abbiamo la fortuna di trovare il paesino deserto e il lungomare quasi completamente libero… Forse la calura ha scoraggiato la maggioranza degli avventori!
Porto Cesareo è un ex villaggio di pescatori che negli anni Settanta si sono dedicati a reinventare la città come località turistica. Oggi, infatti, abbondano gli stabilimenti balneari, i ristoranti, gli hotel e i locali estivi: si tratta del luogo ideale per le famiglie e per chiunque desideri trovare tutto a portata di mano, compreso il divertimento notturno.
Privo di grandi attrazioni turistiche (c’è una discussa statua di Manuela Arcuri in veste di dea del mare e il Museo di Biologia Marina Pietro Parenzan, che raccoglie circa 900 pesci, crostacei, conchiglie, spugne, coralli e stelle marine), Porto Cesareo è piacevole per il bel lungomare, dove possiamo ammirare il profilo dell’Isola dei Conigli, che chiude e protegge la baia, e la Torre Cesarea, un baluardo di avvistamento alto 16 metri, risalente al 1568.
A sud di Porto Cesareo merita una visita (se si ha tempo e non troppo caldo), la Penisola della Strea, allungata nel mare per ben due chilometri e larga solo 150-200 metri, dove proliferano piante di lentisco, timo e rosmarino. Qui si ergeva il Portus Sasinae di epoca romana; la zona di Porto Cesareo, infatti, era abitata sin dalla preistoria, come dimostrano i suggestivi resti di Scala di Furno.
A nord della cittadina, invece, sorge Torre Chianca: nel mare di fronte ad essa, ancora sott’acqua, si trova il carico di una nave romana affondata, costituito da cinque colonne di marmo della lunghezza di 9 metri (II sec. d.C.). Infine, l’intera fascia costiera intorno alla torre è costellata da grandi buche di acqua dolce, chiamate “spunnulate” e profonde fino a 4-5 metri: sono il risultato del crollo della volta di gallerie carsiche.
Passeggiamo fra le stradine del centro di Porto Cesareo e sul lungomare, passando di fronte alla Cappella Maria del Soccorso, e ci fermiamo finalmente a pranzo nel piccolo locale di Puerto Picciu; dopo un caffè e un pasticciotto al bar Dolci Tramonti, il caldo opprimente ci impedisce di continuare ad esplorare l’area… Siamo costretti a riparare nel nostro hotel a Copertino: le temperature e l’umidità sono eccessive e il nostro sistema nervoso (oltre al nostro fisico) non riesce più a tollerarle.
TORRE LAPILLO
Ristorati dal fresco dell’aria condizionata della nostra camera, usciamo verso le sette di sera per andare a goderci il tramonto da Torre Lapillo. Dato che è una delle poche torri visitabili, non possiamo lasciarci sfuggire questa occasione…
Costruita nel 1568 e alta 17 metri, fa parte delle oltre 80 torri che formano una linea difensiva lungo tutta la costa del Salento. Nel 1571, con la battaglia di Lepanto e la sconfitta dell’impero Ottomano, le incursioni nemiche divennero meno pericolose e nei secoli successivi la torre divenne posto di controllo per contrastare il contrabbando del sale e, poi, residenza estiva di benestanti provenienti dai paesi dell’entroterra. L’affresco dell’uomo in tenuta da caccia, visibile sulla porta di accesso di una delle stanze, risale proprio a questo periodo. Torre Lapillo appartiene al Demanio Pubblico ed è un rarissimo esempio di restauro, riqualificazione e apertura di una torre costiera.
Appena arrivati, essa ci colpisce con il suo aspetto massiccio e l’elegante scalinata, mentre il paesaggio tutto intorno è a dir poco incantevole… Il mare cristallino si infrange sui bassi scogli e possiamo ammirare tutta la costa da entrambi i lati.
Come accennato, vale la pena impiegare una mezz’oretta per la visita, che è impreziosita e resa interessante da un dépliant distribuito alla biglietteria. Grazie ad esso scopriamo che la scalinata di accesso non risale all’epoca della costruzione della torre, ma è successiva. In effetti, la funzione difensiva della torre sarebbe stata compromessa… Prima della scalinata, si accedeva alla porta d’ingresso tramite una scala a pioli di corda e legno e, successivamente, al posto dell’ultimo arco c’era un ponte levatoio.
All’interno possiamo distinguere il camino, usato anche per far bollire la pece, e due stanzette più piccole, usate come dormitorio e dotate di sportellini di legno per chiudere delle nicchie scavate nel muro e utilizzate come armadi e ripostigli. Scendendo lungo una stretta scala interna giungiamo alla cisterna, dove veniva raccolta l’acqua piovana proveniente dal terrazzo tramite una tubatura interna, così da scongiurare avvelenamenti da parte dei nemici. Oltre alla cisterna, il piano terra, privo di aperture verso l’esterno e sormontato da una volta a botte (architettura tipica del Salento), era dotato di un deposito per viveri e armi.
La parte più spettacolare della torre, però, è il terrazzo, al quale si accede tramite una scala stretta e difficile da percorrere, rendendo così ancora meno agevole l’attacco da parte dei nemici. Gli ultimi tre gradini sono ancora gli originali e ci conducono all’incredibile terrazzo, dove subito ci colpisce il bellissimo panorama… Possiamo osservare le caditoie, situate in corrispondenza delle porte e delle finestre della torre, così che i guardiani potessero buttare giù pietre e pece bollente sui nemici. Sul pavimento è possibile distinguere l’impluvio, con il buco verso il quale l’acqua piovana scorreva per essere raccolta nella cisterna, e la meridiana, ovvero l’orologio solare.
Lo stupefacente panorama fa rimanere con il fiato sospeso: ammiriamo tutta la costa sud fino a Gallipoli e all’isola di Sant’Andrea e nord verso la Provincia di Taranto.
Ci godiamo il più bel tramonto dell’intera vacanza. Un modo eccezionale per festeggiare la nostra ultima sera nel Salento!
Oltre Torre Lapillo possiamo scorgere Punta Prosciutto, famosa per la sua bella spiaggia dalla sabbia fine e l’acqua cristallina così bassa da permettere di camminare per decine di metri senza bagnarsi oltre le caviglie… Con essa termina il Salento e inizia la provincia di Taranto, dove si trova la torre successiva, quella di Columena.
La nostra avventura sta volgendo al termine… Ci fermiamo al supermercato per comprare un po’ di viveri per la cena (anche se abbiamo qualche avanzo del pranzo) e per il pasto del giorno successivo e rientriamo in albergo.
DOVE MANGIARE
Puerto Picciu
Porto Cesareo pullula di locali e ristorantini, quindi abbiamo l’imbarazzo della scelta! Purtroppo alcuni di essi sono chiusi durante il giorno; perciò è sempre meglio telefonare e prenotare in anticipo.
Accaldati, stanchi e affamatissimi (erano le tre del pomeriggio), noi abbiamo scelto un locale semplice e con pochissimi posti a sedere proprio sul lungomare. Puerto Picciu è famoso per la gastronomia take-away anche senza glutine e per i suoi fritti (soprattutto di mare). Abbiamo deciso di dividerci una calamarata: pasta senza glutine con pesto, pomodori e stracciatella (fantastica!) e un piatto di frittini misti di verdure: arancini di riso e spinaci, polpette di funghi, polpette di melanzane, panzerotti di patate con pecorino e menta. Era tutto quisito, anche se i prezzi sono leggermente alti (ma ce lo aspettiamo, qui a Porto Cesareo…).
Non riuscendo a finire il fritto, chiediamo di portarlo via e lo mangiamo la sera… Incredibile, ma vero: pure freddo non è male! La dimostrazione che quando un piatto è fatto bene…
Dolci Tramonti
Per due caffè leccesi e un pasticciotto senza glutine, ci spostiamo alla pasticceria Dolci Tramonti, proprio davanti alle barche del porticciolo turistico e meta per gli amanti dei dessert, che qui sono davvero per tutti i gusti (dalle gassate ai mignon, dagli spumoni ai mustaccioli, dai gelati ai semifreddi). Il pasticciotto senza glutine è surgelato ed è prodotto a Galatina (ve ne abbiamo parlato qui): sublime!
DOVE DORMIRE
Royal House
Trascorriamo l’ultima notte salentina nel piccolo paese di Copertino, nell’entroterra, ma vicino a Porto Cesareo (20 minuti in auto). Molto economico e nuovissimo, Royal House è l’ideale per un soggiorno veloce oppure per rimanere più notti e usarlo come punto fisso da cui spostarsi alla scoperta dei dintorni…
Noi abbiamo soggiornato nella camera deluxe e siamo stati accolti dal proprietario, gentilissimo, che ci ha condotti nel condominio e nella nostra stanza. L’arredamento è semplice e tipico delle case di mare, con un letto comodo e una scrivania, il bagno moderno e un terrazzo da cui ci affacciamo su una piazza alberata e vivace.
Purtroppo, la colazione non è inclusa, ma il posto è comodissimo anche per parcheggiare. Dormiamo profondamente e la mattina del nostro nono giorno in Puglia ci svegliamo già un po’ malinconici per il ritorno imminente… Abbiamo, però, un’ultima meta da visitare: Copertino!
BUDGET
- Bottiglia d’acqua al supermercato di Galatina: 0,45 euro
- Pranzo a Puerto Picciu (Porto Cesareo): 31,70
- Caffè e pasticciotto senza glutine a Dolci Tramonti: 7,00 euro
- Biglietto ingresso Torre Lapillo: 4,00 euro
- Hotel Copertino Royal House: 58,50 euro [colazione non inclusa]
- Spesa Conad Torre Lapillo per cena e pranzo dell’indomani: 14,93
Totale: 116,58 euro
A testa: 58,29 euro
Complessivo 9 giorni per 2 persone
- Biglietto treno: 258,80 euro
- Auto: 360,00 euro di noleggio + 20,00 euro per check-in e out alla stazione
- Benzina: 80,00 euro
Al giorno: 39,93 euro a testa
Totale a testa Giorno 8: 96,22 euro
INFORMAZIONI
- Porto Cesareo: https://www.comune.portocesareo.le.it/
- Torre Lapillo: https://www.comune.portocesareo.le.it/vivere-il-comune/territorio/da-visitare/item/torre-di-torre-lapillo
- Puerto Picciu: https://www.facebook.com/profile.php?id=100054648810359
- Dolci Tramonti: https://www.dolcitramonti.com/
- Royal House: https://www.booking.com/hotel/it/royal-house-copertino.it.html?aid=7977114&sid=cb309d82451d0d02abfc7383b8ae05f5&dist=0&keep_landing=1&sb_price_type=total&type=total&
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